venerdì 12 febbraio 2010

Yo-wrd

Questo é il secondo racconto "nerdotaku". E' una novità assoluta persino per Mirco...


YO-WRD

Rosanna è attesa nel confessionale, annunciò la voce metallica dell’altoparlante.
“Rosanna, ti hanno chiamata!”, ribadì la D’Urso precipitandosi verso la camera da letto. “Ti hanno appena… Oh, scusate!”
Rosanna stava beatamente sdraiata a pancia in giù, occhi chiusi e sorriso di totale relax, mentre Ridge le massaggiava la schiena facendole scorrere le mani lungo la colonna vertebrale con dei gesti molto professionali.
“Volevo solo avvisarti che devi andare in confessionale”, si scusò la D’Urso allontanandosi a piccoli passi e invitando tutti gli ospiti della casa a non disturbare i due piccioncini. “Rosanna è impegnata”, spiegò agli operatori in studio, “In confessionale ci andrà più tardi”.
Scusate, non ce ne eravamo accorti, commentò l’altoparlante.
“E meno male che ci sono cento telecamere!”, ironizzò la D’Urso. “Ma i monitor li guardate o li tenete spenti?”
Silenzio. Troppo imbarazzante cercare una scusa per giustificarsi.
Rosanna intanto continuava a godersi le balsamiche mani di Ridge che carezzavano amorevolmente la sua pelle.
“Devo dirti una cosa”, azzardò lui con un certo imbarazzo.
“Ecco perché ci tenevi tanto a farmi il massaggio! Volevi rilassarmi in modo che fossi ben disposta verso ogni tua richiesta, vero?”
“Stai scherzando?”, replicò Ridge modulando la voce con un’intonazione drammaticamente perfetta. Ma dopo un lungo sospiro ammise che: “Beh, forse in parte anche per questo motivo. Si, in effetti hai ragione te”.
Rosanna sorrise soddisfatta. Lui non aveva segreti per lei, riusciva a capire le sue intenzioni come se fosse trasparente. Un uomo di vetro. Magari vetro di Murano, roba buona eh!
“Parla”, sbuffò a voce bassa come se gli stesse facendo una concessione.
Ridge si concentrò per esprimere solennemente le propria supplica. “Ti prego di non fraintendermi ma io…” (pausa carica di tensione) “vorrei proprio uscire dalla casa. Sono due settimane che sto qui dentro, ho già perso tre consigli d’amministrazione e…”
“E hai una gran voglia di rivedere Taylor”, lo interruppe Rosanna con il solito sorrisetto onnisciente.
“Taylor? Ma è morta!”
“Era morta. Poi però è tornata, non ricordi? Aveva simulato il decesso in ospedale perché sentiva la necessità di ricostruirsi una vita e volevi staccarsi da te senza dirtelo in modo brutale. Ma è ritornata dopo aver capito che aveva mancato di sensibilità nei tuoi confronti. Te ne eri dimenticato?”
“La prima volta si”, confermò Ridge, “Ma la seconda volta è morta sul serio”.
“E’ tornata anche la seconda volta”, gli rammentò Rosanna.
“Ne sei sicura?”, le chiese conferma l’uomo intonando la domanda con una straordinaria carica di potenza teatrale.
“Iess”, scherzò Rosanna sibilando la S come una coatta del Tufello.
“Ti prego”, la supplicò Ridge con lo sguardo inorridito, “Mi fai raggrinzire la pelle quando ti esprimi in modo così volgare”.
“Lo so. E’ per questo che vuoi rivedere Taylor, vero? Lei è raffinata, è elegante, è anche dottoressa… Mille volte meglio di me”.
“Ma come puoi insinuare una cosa del genere?”, si disperò Ridge gettandosi sopra di lei e stringendola forte, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. “Tu lo sai che io ti amo!”, urlò tragicamente con la voce rotta dal pianto.
“E allora puoi restare qui con me ancora qualche giorno”, tagliò corto Rosanna. Stava per aggiungere altro, ma venne interrotta dalla voce roca della De Filippi.
“Scusa Rosanna, non volevo disturbarti, ma tra poco c’è la prova di canto”.
“Uh, è vero oggi ho la sfida!”
“Si, e…” (la De Filippi si avvicinò alla ragazza con aria complice) “Se posso darti un suggerimento”, le sussurrò nelle orecchie, “i giudici oggi sono un po’ nervosi. Se ti fanno qualche critica accettala senza fiatare, vedrai che alla fine ti ripagheranno con un giudizio più che sufficiente”.
“Ma domani potrò cantare a Sanremo?”
“Questo è ovvio”, la rassicurò la De Filippi. “Ho già parlato coi dirigenti della Rai, è tutto sistemato. Parteciperai nella categoria ‘big’, hanno fatto un’eccezione esclusivamente per te”.
“Perfetto”.
“Vincerai tu, tesoro mio!”, proclamò entusiasticamente Ridge.
“Adesso però devo andare in confessionale”, notò Rosanna guardando l’orologio. Voglio dire un paio di parole su quella zoccola della Rodriguez. Oggi la nomino e la faccio eliminare. Giovedì deve uscire lei!”
“Ma non è successo niente nella sauna!”, piagnucolò Ridge implorandole di riconoscere la propria innocenza.
“Dicono tutti così”, scherzò la De Filippi.
Ma all’improvviso la casa e i suoi abitanti iniziarono a dissolversi…

Rosanna aprì gli occhi. Stefano era davanti a lei, sguardo severo e l’yo-wrd che gli penzolava dalla mano destra.  Sembrava proprio una banale cuffia con auricolari.
“Perché mi hai interrotto all’improvviso?”
Stefano inspirò profondamente prima di iniziare a elencare le ragioni. “In primo luogo, è scaduto il tuo turno. Avevamo detto ‘fino alle cinque’ e sono quasi le sei…”
“Di già?”
“… Secondo, hanno suonato venti volte e sono dovuto uscire io dalla doccia per aprire…”
“Non ho sentito il campanello”, mentì spudoratamente Rosanna.
“… Terzo, lo stavi usando in modo indegno!”
“Che vorresti dire?”, replicò la ragazza facendosi di colpo seria.
“Non ho potuto fare a meno di…”
“Hai usato la funzione ‘visualizza’?”, urlò Rosanna inferocita.
“L’hai fatta partire te. Forse non te ne eri accorta…”
Orecchie e guance in fiamme. “Le impostazioni sono complicate, troppe cose da ricordare!”
“Comunque, adesso sarebbe il mio turno e…”
“Si, tienitelo!”, gli gridò la ragazza piena di rancore. “Tanto io lo uso solo per cose indegne!”
Stefano deglutì la consapevolezza di aver usato una parola sconveniente. Contò sino a dieci prima di tentare un’autodifesa con le parole giuste e i concetti adatti.
“Mi spiego meglio. L’yo-wrd è un’invenzione straordinaria, direi la più grande nella storia dell’umanità. Permette di creare virtualmente il proprio mondo perfetto. Sai bene che mi è costata un bel po’ di soldi, ma li ho spesi volentieri. Però…”
“… Se la usa un’imbecille come la tua fidanzata sono soldi sprecati, volevi dire questo, vero?”
“Ma no! Vedi Rosanna…”
Stefano contò nuovamente fino a dieci: uno due tre quattro…
… Ma basta, cazzo! Perché giustificarla? Diciamo le cose come stanno!
“Si, hai ragione! Se la usi te sono soldi sprecati! Ma ti pare logico sfruttare un virtualizzatore di realtà per fingere di partecipare a due reality show per dementi insieme al protagonista della soap opera più idiota nella storia delle televisione? E’ un uso normale? Il tuo cervello riesce ad andare al di là delle stronzate o ti è proprio impossibile?”
Rosanna gli si parò davanti digrignando i denti. Aveva gli occhi carichi d’odio. Ma lentamente si fecero lucidi, e di colpo la bocca si contorse in un’espressione di dolore.
“Hai ragione”, singhiozzò la ragazza mentre lacrime nere di rimmel le colavano lungo gli zigomi. “Mi dispiace! Scusami! Tu lo sai che io non sono intelligente come te, sono solo una povera scema!”
Ormai piangeva a dirotto. Le parole erano intramezzate da violente convulsioni al petto. “Mi arrabbio sempre quando mi dici che guardo cose idiote perché dentro di me so che hai ragione, ma non vorrei ammetterlo! Non puoi immaginare quanto sia orribile avere la consapevolezza di essere stupida! Mi vergogno di me stessa, eppure non ci posso fare niente! Tu non te ne accorgi, ma certe volte vorrei morire! Mi sento una nullità, e so che resterò una nullità per tutta la vita!”
Si era accasciata a terra, in ginocchio. Stefano la guardava dall’alto verso il basso.
Improvvisamente suonò un allarme…

Stefano riaprì gli occhi. Si tolse la cuffia e controllò il minidisplay a cristalli liquidi. Come volevasi dimostrare:
HAI RAGGIUNTO IL LIMITE DI 30 MINUTI. OBBLIGO INTERRUZIONE PER 180 MINUTI.
Che palle questo avviso! Grande invenzione l’yo-wrd, però era insopportabile la limitazione a mezz’ora di utilizzo a causa di
sindromi quali emicrania, irritabilità, allucinazioni, tremori, spossatezza e delirio schizoide causati da un uso prolungato dell’apparato virtualizzatore
“Sicuramente nella versione A2.2 riusciranno a prolungare i tempi di esposizione”, si augurò Stefano. Intanto però lo attendevano tre ore di astinenza. Bisognava trascorrerle in qualche modo…
Mangiò del tonno in scatola. Controllò la posta elettronica. Aggiornò l’antivirus. E navigò sul suo forum preferito, quello dove aveva più amici.

http://nerdotaku.forum.it    login:         NOME UTENTE yamato    PASSWORD xxxxxxx

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L’ultimo messaggio era di MrSpock, uno dei pochissimi utenti che Stefano/yamato conosceva non solo via internet ma anche personalmente, in seguito ad un incontro abbastanza casuale durante una mostra itinerante del museo mobile di Star Trek.

MrSpock    utente n. 57    messaggi 21456
Ho appena realizzato il mio sogno più grande. Il presidente Obama in persona mi ha premiato di fronte all’assemblea delle Nazioni Unite per aver reso possibile l’accordo fra Apple e Microsoft. Steve Jobs e Bill Gates si sono stretti la mano in mia presenza, e hanno riconosciuto che la mia mediazione è stata fondamentale per raggiungere un punto d’incontro. La fusione fra le due aziende è in atto. Il mondo sta per diventare perfetto :-)

yamato        utente n. 81    messaggi 43789
Ciao Francesco. Non male come esperienza. Però avresti potuto invitarmi, eh ;-)
Io invece ho appena umiliato la mia ex fidanzata. E’ stato grandioso! Resto connesso solo un paio d’ore perché appena finisco l’interruzione obbligata torno subito a virtualizzare. Devo continuare a farla a pezzi. Poi verrà il turno di quel bestione con cui l’ho vista sbaciucchiarsi l’ultima volta che sono uscito di casa, tre mesi fa.

4 commenti:

  1. i dialoghi ti vengono bene. Secondo me dovresti curare il contorno, sembra un po' affrettato

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  2. Più che altro ho cercato la sintesi, e questo forse é andato a detrimento di altri aspetti. Magari ci rimettero mano...

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