mercoledì 7 aprile 2010

Tanto per riprendere il ritmo...

A breve apporterò alcune modifiche al blog e alla disponibilità dei miei scritti.
Nel frattempo, i post confezionati in epoca precedente alla mia crisi esistenzial-letteraria mi tornano d'aiuto... Amici quarantenni, io vi penso sempre!

Evitate l’odiosa frase “Eh, i giovani d’oggi!”
Intanto perché è un’ammissione implicita di vecchiaia: se deplorate i giovani di “oggi”, evidentemente voi non lo siete più (e invece siamo ancora giovani anche noi quarantenni, giusto?... vabbé, io ci ho provato).
E’ una frase da evitare soprattutto perché i giovani di oggi non sono poi tanto diversi dai giovani di sempre.
Guardano il Grande Fratello? Si, però noi guardavamo i film con Alvaro Vitali e Bombolo…
Vanno su internet solo per vedere siti porno? Beh, noi compravamo “Le ore” di nascosto…
Sono maleducati, ignoranti, prepotenti, arrivisti e superficiali? Esattamente come i loro genitori.
Non hanno voglia di studiare né di lavorare? D’altronde sono nati in Italia, bisognava farli nascere in Giappone o in Germania.
E poi c’è sempre da imparare dai giovani. Mettiamo, ad esempio, che volete chattare con una donna conosciuta su internet e lei vi invita in un forum dove la stanza chat funziona solo coi codici HTML. Se volete impararli avete due possibilità: comprate un manuale e perdete sei giorni a leggerlo, oppure ve li fate spiegare in dieci minuti dal cuginetto quindicenne. Già che ci siete, dategli altri dieci minuti e fatevi insegnare come si usano emule e utorrent, così la prossima volta evitate di stare inutilmente connessi per 72 ore senza aver selezionato la funzione di download…

4 commenti:

  1. " maleducati, ignoranti, prepotenti, arrivisti e superficiali"... ecco, qui non ti quoto... le new generations ci sorpassano e ci danno parecchi giri di pista, in queste specialità, t'assicuro.

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  2. Però evidentemente riflettono ciò che hanno appreso dai "grandi", e non solo dai genitori... anche dal sistema socio-mediatico che li guida, che di sicuro non hanno costruito loro, ma gente di qualche generazione prima come Costanzo, la De Filippi, i vari Vanzina, De Sica, etc.
    Era quello il senso della frase.

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  3. Sono curioso di sapere cosa cambierai. Non fare cavolate o ti vengo a cercare :D

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  4. Cadere negli stessi errori dei genitori è un classico.
    E il pensiero di aver tacitamente approvato l'esistenza e di personaggi come quelli da te citati mi fa sentire colpevole.
    Basta, vado a vedermi una retrospettiva di Jerry Calà per espiare.

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