venerdì 17 giugno 2011

Rete distributiva on demand?

Autoprodurre un romanzo e disporre di una rete nazionale di librerie pronte a esporlo (ovviamente con qualche spesa, purtroppo inevitabile). Sarebbe l'aggiramento completo della filiera tradizionale. Non più solo sul web, ma anche nel mercato tradizionale.
Ho scoperto casualmente che qualcosa di simile già esiste: si chiama autocircuito. Purtroppo le sue potenzialità sono basse poichè il numero delle librerie aderenti è ancora piuttosto limitato.
Non voglio esprimere giudizi su questa specifica organizzazione, anche perchè non ho il dettaglio dei loro servizi e tariffe (sul sito non sono riportati) e la prudenza è d'obbligo. Quello che volevo sottolineare è il principio su cui si basa. Permette a chiunque di diventare indipendente, nel vero senso della parola: si autoproduce il proprio libro col print-on-demand, si vende tramite web, e si espongono anche copie cartacee nelle librerie di varie città d'Italia. Il tutto senza dover ricorrere ad alcun editore.
Mi chiedo se uno sviluppo del genere non possa permettere una migliore circolazione di certi pamphlets o libri scomodi prodotti autonomamente da organizzazioni indipendenti...

4 commenti:

  1. Sicuramente è un'idea buona e che, penso, possa funzionare, almeno fino a quando le major non ci metteranno sopra le mani. In questo modo ognuno potrà giocarsi le proprie carte e andrà avanti solo chi piacerà al pubblico.
    Temistocle

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  2. Conosco autocircuito. Esiste già da qualche anno. Credo anche di averne parlato sul blog... in tempi assai remoti. Ricordo di aver fatto una presentazione di '31 Ottobre', a Milano, millemila anni fa, in una libreria che aveva anche il box espositore di autocircuito. Mamma mia... era il 2008. Quella libreria, ahimè, ha chiuso i battenti (e anche su questo scrissi un post).

    L'idea è buona ma l'autoproduzione è mal vista dai circuiti librari tradizionali. E' davvero difficile riuscire a forare certi muri. Auguro ogni bene ad autocircuito ma, da allora a oggi, non ho notato grossi miglioramenti. Nelle librerie bolognesi, ad esempio, non ho mai visto il loro box. :(

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  3. Sarebbe senz'altro una buona iniziativa ma, come hanno detto già gli altri, la vedo di difficile "esplosione".

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  4. Meglio un blog e un pdf con il libro, altro che autocircuito e stampe varie. Così si alimentano chi vuole speculare sugli esordienti, e sono in tanti.

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