domenica 19 maggio 2013

Il punto della situazione

Quando propongo "il punto della situazione" significa che le idee sono davvero a zero.

Quest'anno è iniziato malissimo sul piano privato, e anche a livello professionale posso solo constatare che l'azienda in cui lavoro continua a subire l'onda lunga della crisi e della mancanza di liquidità. Abbiamo clienti che stanno a loro volta in difficoltà e propongono una rinegoziazione del debito che implica il pagamento del dovuto in due rate a 12 e 24 mesi.... Abbiamo clienti in amministrazione controllata i cui debiti (che per noi sono crediti) rimarranno bloccati e non incassabili per chissà quanto... Abbiamo clienti appaltatori di opere pubbliche che lamentano ritardi nell'erogazione del denaro da parte del ministero e pagano ormai con tempistiche che vanno dai 180 ai 210 giorni...
Parlando invece della mia amata - ma traballante - torre d'avorio in cui il tempo è fermo all'anno 1908, in questo periodo sto leggendo un romanzo abbastanza recente un classico che mi mancava, "Il ritratto di Dorian Gray". L'attività scrittoria procede lenta ma con continuità, ed è incentrata nuovamente su una traduzione di opere di Hiroshi Miura. Due racconti sono ultimati, un terzo è in gestazione.
Sicuramente nessuno si sta domandando perché io, da un po' di tempo, mi sono fissato su queste traduzioni in modo ossessivo, ma fingo che qualcuno me lo abbia chiesto e gli rispondo: se dovessi spiegare come si è sviluppata la mia passione per tradurre Hiroshi Miura non basterebbero poche parole, ci vorrebbe un post apposito...
[simulando che sia un'idea improvvisa e non pianificata] Accidenti, e perché no? Sì, faro proprio così: pubblicherò un post su tale interessantissimo(*) argomento nei prossimi giorni.

(*) siate buoni e fate finta di crederci

19 commenti:

  1. Ahahah.. avrei intitolato questo post "IL MONOLOGO".. ahahah!

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    1. Sai, ho imparato che se devo fare un dialogo è meglio scegliere un interlocutore in grado di sopportarmi. L'unico che ci riesce è... me stesso ;-)

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    2. Io ho il mio gatto, o il cane.. o le tartarughe.. mi ascoltano sempre con attenzione! xD

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    3. A me probabilmente mi morderebbero :-D

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  2. Mi dispiace per la tua situazione lavorativa, credimi comprendo benissimo.
    Meglio concentrarsi sulla torre d' Avorio, và!
    Un grossissimo abbraccio.

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    1. Tu mi puoi capire bene. Speriamo che le cose migliorino.

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  3. Ciao, te lo chiedo io che sono nuova e mi sarà sfuggito qualcosa sicuramente...come mai questa passione per le traduzioni di...?? Racconta bene! :)
    Veronica

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    1. Guarda, sei fortunata: il giorno 23 è programmato un post con tutte le spiegazioni del caso.
      Quanto a Hiroshi Miura, tutte le notizie sono qui:
      http://arianogeta.blogspot.it/2010/05/prima-presentazione.html

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    2. Ho seguito gli indizi e ho trovato un racconto...letto, piaciuto. Grazie.

      Veronica

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  4. "... simulando che sia un'idea improvvisa e non pianificata..." :D

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  5. Capisco bene la situazione a cui hai accennato, figlia di una crisi che non conosce davvero confini. Meglio conservare un proprio spazio mentale, on'oasi da dedicare a cose belle come quelle che traduci.

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    1. Sì, infatti lo scopo è proprio far staccare la mente dalle situazioni contingenti.

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  6. Sono tempi duri per molto.
    Le torri d'avorio comunque aiutano a tirare avanti (almeno, per come la vedo io).

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    1. Conidera che io mi sono "salvato" in certi periodi difficili della mia vita solo grazie alla possibilità di arrampicarmi in cima alla mia immaginazione isolandomi dal resto.

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    2. Ecco. In questa tua affermazione ti riconosco come mio fratello spirituale.
      Non hai idea di quanto sia stata vera questa constatazione per il sottoscritto.

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    3. Il giorno in cui finalmente ci incontreremo per il famoso caffé in un bar malfamato, magari ne parleremo ;-)

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  7. devo dire che ho creduto fino a pochissimo tempo fa che fosse tutto vero (non avevo letto questo post così "vecchio"!), poi tu me lo hai spiegato... a volte non fa male crearsi una turris eburnea in cui far vivere le proprie apsirazioni; se poi si fa bene così come lo fai tu!

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