lunedì 2 settembre 2013

Scrittori e pittori

Visto che questo blog si occupa prevalentemente di scrittura e si concede frequenti incursioni nel mondo delle arti figurative, dovevo necessariamente dedicare un post ai letterati che si dilettano a dipingere, o ai pittori che talvolta diventano autori.
Nel Rinascimento, epoca in cui le arti costituivano un mestiere completo appreso a trecentosessanta gradi nelle botteghe dei maestri, era normale che l’artista fosse pittore, architetto, scultore e persino musicista e scrittore. Michelangelo Buonarroti componeva sonetti, e sebbene non venga ricordato per questa sua attività letteraria, costituisce un primo valido esempio di pittore-letterato.
Nell’Inghilterra di fine ‘800 un suo emulo è stato Dante Gabriel Rossetti, noto per le sue splendide tele con le quali ha dato il via al movimento Preraffaellita, ma conosciuto anche per le sue struggenti poesie dedicate alle donne che ha amato.
Massimo D’Azeglio, ricordato soprattutto per il suo ruolo di uomo politico negli anni del Risorgimento, è stato scrittore e pittore di successo. Romanzi come ‘Ettore Fieramosca’ o ‘Niccolò de Lapi’ ormai vengono letti esclusivamente dagli studiosi di letteratura italiana del diciannovesimo secolo, ma quando vennero pubblicati riscossero un enorme successo. Anche le sue opere pittoriche sono considerate secondarie rispetto ad altri artisti coevi, tuttavia molti dei suoi quadri sono ancora oggi esposti nella Galleria di Arte Moderna di Torino.
L’austriaco Alfred Kubin viene ricordato principalmente per la sua attività da illustratore. I suoi disegni inquietanti hanno decorato edizioni in lingua tedesca delle opere di Edgar Allan Poe e E.T.A. Hoffman, ma anche un libro concepito da lui stesso, ‘L’altra parte’, claustrofobico romanzo dallo stile kafkiano che è stato quindi scritto e illustrato dalla stessa mano.
Il polacco Bruno Schulz, uomo alquanto schivo morto tragicamente durante l’occupazione nazista della sua città, ha scritto varie raccolte di racconti tra cui ‘Le botteghe color cannella’, ancora oggi pubblicato e tradotto, e ha contemporaneamente dato sfogo alla sua oscura fantasia grafica creando illustrazioni a china successivamente raccolte nel ‘Libro idolatra’.
Anche Dino Buzzati si è cimentato in entrambi i campi. Famoso soprattutto come scrittore, ha comunque dipinto per quasi tutta la vita, ottenendo giudizi lusinghieri da parte di alcuni critici d’arte.
Carlo Levi, di cui si rammenta il romanzo di grande successo ‘Cristo si è fermato a Eboli’, è stato un altro scrittore-pittore. Alcune sue tele sono esposte nel Museo di Arte Medievale e Moderna della Basilicata, la regione in cui trascorse un periodo di confino obbligatorio durante la dittatura fascista.

6 commenti:

  1. Ma quanti grandi talenti ci sono...

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    1. Saper scrivere e dipingere bene è un talento raro. Posso solo provare invidia per chi ce l'ha.

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  2. Io credo che quando due arti si contaminano a vicenda trovano entrambe una forza espressiva maggiore. Bel post.

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  3. Molto interessante! Ero del tutto ignara della "doppia vita artistica" di questi conosciutissimi personaggi.
    I sonetti di Michelangelo sarei davvero curiosa di leggerli…

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    1. Non ha l'ottimo artista alcun concetto
      c'un marmo solo in sé non circonscriva
      col suo superchio, e solo a quello arriva
      la man che ubbidisce all'intelletto.
      Il mal ch'io fuggo, e 'l ben ch'io mi prometto,
      in te, donna leggiadra, altera e diva,
      tal si nasconde; e perch'io più non viva,
      contraria ho l'arte al disïato effetto.
      Amor dunque non ha, né tua beltate
      o durezza o fortuna o gran disdegno,
      del mio mal colpa, o mio destino o sorte;
      se dentro del tuo cor morte e pietate
      porti in un tempo, e che 'l mio basso ingegno
      non sappia, ardendo, trarne altro che morte.

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