giovedì 29 agosto 2013

Blog amici

Nell'elenco dei miei "blog amici" a sinistra sono elencati anche blog che non vengono più aggiornati.
Da un punto di vista tecnico-professionale, diciamo così, sarebbe opportuno toglierli dalla lista.
Però non me la sento. Il blog di Temistocle, per dire. Anche se solo via web (con qualche incursione nella vecchia e cartacea posta ordinaria) con lui c'è un legame speciale, e togliere dalla lista il suo blog mi darebbe la sensazione di togliere anche l'amico... E lo stesso posso dire per altri in situazione analoga (anche se Nick, per fortuna, forse sta per riprendere l'attività bloggaria).
E poi un blog, anche se composto di soli post arretrati, è pur sempre una fonte di informazioni, parole, pensieri, al pari di un sito statico, no?
Insomma, la lista resta intatta. E spero anche l'amicizia :-)

sabato 24 agosto 2013

Mads Berg

Per una volta dedico un post a un artista che non è propriamente un pittore o un illustratore, ma un designer pubblicitario (d'altronde il design spesso si confonde con l'arte, come ci ha più volte dimostrato l'amico Cyberluke. E poi, il grande Alfons Mucha non era forse un grafico pubblicitario dei suoi tempi?)

Il protagonista di oggi è il danese Mads Berg, che ha scelto uno stile semplice, con colori vivi e immagini accattivanti, ma soprattutto ha voluto ispirarsi all'Art Déco, e ciò lo rende meraviglioso ai miei occhi.
Nelle sue creazioni si nota chiaramente l'implicito omaggio al tratto pittorico di Tamara De Lempicka o alle stampe di Giovanni Meschini.


Uno stile un po' retrò, e neppure particolarmente innovativo, ma tecnicamente ineccepibile.
Doverosa la segnalazione del sito ufficiale dell'artista: http://www.madsberg.dk/


martedì 20 agosto 2013

Scoperte vacanziere

Rientro dalla villeggiatura toscana con alcune considerazioni sparse.

Anni che passano - a Firenze, moglie-munito, mentre mi accingevo al più arduo dei doveri coniugali (farle compagnia in un negozio di calzature femminili per le quattro ore che sarebbero seguite) ho cominciato a fissare gli specchi che ricoprivano praticamente ogni superficie di quel locale, dal pavimento alle pareti sino al soffitto, e ho notato una nuca i cui capelli cominciavano a sfoltirsi tratteggiando un'involontaria chierica fratesca. Purtroppo la nuca in questione era la mia :-(


Anni che passano... in modo soddisfacente - nella pineta di Montecatini ho dato lezioni di pallavolo a mia figlia, percorso chilometri in bicicletta, e persino sfidato due ragazzini a un match di scattarella. Alla fine uno dei due mi ha detto: "Ma sei sicuro di essere il padre di questa bambina? Secondo me tu hai quindici anni!"
Mi sono sentito quindicenne come non mi ci ero mai sentito neppure quando lo ero anagraficamente :-) 

Tesori sprecati - Le Terme Leopoldine sono da mesi avvolte nel telone dipinto per nascondere i restauri in corso (che in realtà non sono affatto in corso ma penosamente fermi causa errato conteggio dei fondi necessari).
Le meravigliose Terme Tamerici (io le avevo documentate in questo post) perennemente chiuse al pubblico.
Lo storico Caffé Di Simo a Lucca chiuso per problemi economici.
E la tristezza di constatare che il paese con la più grande densità mondiale di siti artistico-culturali si dimostra incapace di valorizzarli.



Shopping - Una targhetta spiritosa da appendere al mio pc, una scatola metallica di gelatine zuccherose (che darò a mia figlia, a me interessa solo la scatola e le sue decorazioni un po' retrò), e un libro illustrato su Firenze.

sabato 10 agosto 2013

giovedì 8 agosto 2013

Elogio delle capacità seduttive di Gabriele D'Annunzio


Eh sì, se lo merita proprio, perché ho visto coi miei occhi quanto sia abile nel conquistare il cuore delle donne. Anche da defunto.
Luogo dell’evento la sua villa a Gardone Riviera, il celeberrimo Vittoriale.
I visitatori vengono fatti entrare in piccoli gruppi, obbligatoriamente accompagnati da una delle guide che lavorano nella storica residenza. Quella che fa da cicerone al mio spiega come D’Annunzio sia riuscito a farsi dare la villa dallo stato italiano dopo che era stata sequestrata al suo precedente proprietario, e la visita inizia dalla sala d’attesa dove i creditori – così ci viene riferito – venivano fatti accomodare per ore e ore senza alcuna speranza di essere ricevuti perché il Vate era pieno di debiti e non pagava mai nessuno…
Ma le donne del gruppo non ci fanno caso, sono affascinate dalla residenza. Si odono commenti tipo “Guarda che finezza quelle decorazioni”… “Un’eleganza eccezionale”.
Perché, in fondo, uno che arreda casa comprando orpelli senza pagarli, ma dimostra buon gusto nello sceglierli, beh, può essere perdonato.
Intanto si passa agli aneddoti. La guida racconta della sua compagna, Luisa Baccara, che pazientemente sopportò i tanti tradimenti e suonava musica solo per lui nell’apposita stanza.
“Noi donne siamo fatte così: sappiamo amare in qualunque circostanza”, sento sussurrare in sottofondo.
“Lei credeva incondizionatamente in D’Annunzio perché scorgeva le sue enormi potenzialità di compagno fedele, anche se lui non le metteva in pratica”.
Per un attimo mi chiedo se mia moglie sarebbe disposta a perdonarmi un tradimento in nome delle mie enormi potenzialità di fedeltà non messe in pratica… ma temo di conoscere già la risposta.
Finalmente si passa all’incontro (quasi) diretto: le sale con le foto, i ritratti, le immagini.
“Questo era D’annunzio?”
“Ma era così basso?”
“E calvo?”
“E aveva perso molti denti perché non se li curava” infierisce la guida.
Sembrerebbe che, venuto meno lo scenario obnubilante della villa con le sue migliaia di soprammobili, cuscini, stampe, decorazioni e libri, la brutalità della realtà visiva sia infine emersa per mettere in difficoltà il Vate.
E invece no.
“Però vedi: non era ricco, non era bello, ma con l’astuzia e un po’ di faccia tosta riusciva a ottenere tutto”.
“Davvero! Un uomo che sopperiva ai propri limiti con l’eleganza e la classe”.
E mentre le donne continuano a elogiarlo sento le loro voci sciogliersi, e di colpo il cranio pelato di D’Annunzio, il suo corpo così gracile e minuto e la bocca sdentata ispirano tenerezza come se fosse un bimbo di pochi mesi da amare e coccolare in tutta la sua tenera fragilità.
Che dire? Gentile Vate, ancora complimenti le sue capacità seduttive addirittura postume. E glielo dico con una punta d’invidia che Lei vorrà sicuramente perdonarmi.


venerdì 2 agosto 2013

Tè pomeridiano in una giornata estiva ma lavorativa...

La degustazione di una tazza di tè dovrebbe costituire l’occasione propizia per ritagliarsi un momento piacevole nel corso della giornata.
Un bel tavolino apparecchiato all’aperto con un raffinato servizio di porcellana, tanto rinfrescante verde e profumo di rose, il suono argentino di una fonte d’acqua fresca alla quale attingere per riempire il bricco…


Ovviamente può capitare che ci si debba adattare a uno scenario un po’ meno poetico, anche se comunque corredato da un bel campo di girasoli in lontananza…


Vabbé, pazienza. L’importante è poter bere il tè, e mentre lo assaporo chiudo gli occhi e immagino di essere altrove…