mercoledì 18 maggio 2022

Presentazione del mio nuovo e-comic


Quando mi metto in testa di fare una certa cosa in genere vado fino in fondo.
E io mi ero messo in testa di creare un fumetto ambientato in una città alla quale sono molto legato, ovvero Montecatini Terme.
Certo, un fumetto ambientato a Venezia, Parigi, Londra, Tokyo, è decisamente più accattivante.
Ma come dicevo sono un testardo. Però ho anche preso spunto da alcuni autori che hanno voluto trasformare in luoghi letterari (o fumettistici) località non molto celebri e apparentemente inadeguate a fare da palcoscenico, e sono riusciti nell'intento con ottimi risultati.
Peraltro Montecatini Terme, sebbene sia una città adatta a una vecchia zia come il qui presente, offre innegabilmente degli scorci interessanti e ha architetture storiche pregevoli.
Ed ecco quindi il risultato della mia ostinazione, ovvero: tre storie che fluttuano dal passato al presentano e si intersecano fra realtà e sogno.
Come sempre l'e-comic è disponibile su amazon dove potete "sfogliare" le prime pagine.

34 commenti:

  1. Molto interessante anche perché, a mio modesto parere, non è l'ambientazione che fa il libro (sia esso un romanzo tradizionale o un comic) ma la storia a fare l'ambientazione che quindi diventa efficace, avvolgente, coinvolgente ed importante nella misura in cui la storia si incastra in essa perfettamente. Pensa solo ai primi film di Pupi Avati girati a Bologna se non ricordo male. Ora con tutto il rispetto e l'amore che nutro per Bologna ed i bolognesi, Londra, Madrid New York saranno più intriganti no? Eppure tu prova a collocare quelle storie di provincia dentro a queste metropoli, impossibile, suonerebbe irreale e perderebbero appeal sia la location che la storia in sé. Quindi W Montecatini Terme!!!!!

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    1. Beh, Pupi Avati è un grande regista, siamo a livelli decisamente più elevati.
      Nel mio piccolo, in modo amatoriale, ho voluto creare una storia che unisse lo splendido passato e il tranquillo presente della città termale toscana.

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  2. Io sono innamorato di Montecatini Alto, un gioiellino davvero.. che poi sarebbe come parlare di Chianciano vecchia e Chianciano terme.. luoghi separati e ben distinti.. ;)

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    1. Conosco bene (ci sono stato più volte) anche Chianciano, un luogo ugualmente incantevole anche se la zona a valle ora è in una fase di decadenza, peccato. Chianciano Vecchia è sempre graziosa.

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    2. ..frequento da anni Chianciano.. e vederla così..decaduta..fa davvero malinconia..

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  3. Trovo alquanto originale che tu abbia ambientato i tuoi fumetti a Montecatini, questi paesi piccoli inoltre offrono scenari anche più intimistici, più particolari. Per cui ho davvero apprezzato l’idea che hai avuto, Ariano.

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  4. Complimenti Ariano per questa tua ultima produzione, andrò a sfogliare l'anteprima. Sono stata una volta a Montecatini Terme e in realtà non per le terme ma perché mi incuriosiva come paese. Ne ho un bel ricordo, mi aveva colpito in particolare l'atmosfera "dolce" (non saprei come altro definirla) e alcuni squarci.

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    1. Montecatini si è sviluppata tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 come città termale rivolta a una clientela di classe elevata, quindi era una città abituata ad accogliere turisti piuttosto esigenti. Infatti le strutture termali e gli alberghi più importanti hanno tutta la raffinata eleganza e maestosità della Belle Epoque.
      I tempi sono cambiati, ora le terme e i palazzi sono piuttosto delle vestigia di quel periodo aureo, però mantengono intatto il loro fascino storico e tutte le suggestioni che ne derivano.

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  5. Bello, credo che lo leggerò, tra l'altro l'ambientazione in una piccola città toscana la trovo meravigliosa (non sono stata ancora a Montecatini ma conosco tanti piccoli borghi toscani che amo e apprezzo). La provincia in letteratura è molto apprezzata, cosa sarebbe stato Don peppone e Camillo ambientato a New York? E il boom de I delitti del Barlume (dai romanzi di Malvaldi) nella piccola città Toscana immaginaria di Pineta (isola d'Elba nella fiction TV mica male come scelta). Le piccole città italiane ben si prestano alla letteratura romantica e gialla.

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    1. Hai ragione, anche la provincia può avere il suo fascino. Spero di averlo ben reso nelle immagini.

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  6. È bello non seguire i solito stereotipi per le ambientazioni; è anche un modo per conoscere altri luoghi! ;)

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    1. Sì, l'obiettivo è anche quello. Però c'è sempre il timore di non essere riuscito a farlo in modo accattivante...

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  7. Sei davvero instancabile! Accogliamo con gioia questa nuova creatura!

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  8. Complimenti, Ariano! Appena ho un attimo di tempo andrò sicuramente a sfogliare l'anteprima.
    Non ho mai visitato Montecatini Terme, ma la tua risposta a Maria Teresa mi ha ricordato anche Abano Terme, o certi luoghi frequentati dalla nobiltà mitteleuropea desiderosa di cure e di svaghi.
    Secondo me le piccole città italiane hanno degli assi nella manica di tutto rispetto, sia per ambientare storie "dove niente è come sembra" sia per ambientarvi dei gialli. Un po' come le storie di Peyton Place, per fare un paragone americano.

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    1. Sono stato anche a Abano Terme, altro paesino incantevole.
      Nel mio caso non ci sono scheletri nell'armadio, solo un po' di... magia.

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  9. In bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro. La testardaggine paga sempre. Non conosco la città, davvero è un paese per vecchie zie?

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  10. Anche qui si è perso il mio commento...

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    1. Blogger ha cambiato le impostazioni e questo tipo di problemi sta capitando un po' a tutti, non ti preoccupare, conta il pensiero :-)

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  11. Che bello Ariano, complimenti davvero.
    L'idea di ambiantarlo in un luogo originale per me è superlativo. Oggi è meglio far prevalere i propri gusti che affidarsi ai soliti stereotipi. 😉
    Andrò sicuramente a curiosare. Abbraccio enorme e buona Domenica.

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  12. Intanto, per cominciare, in bocca al lupo per la pubblicazione. :)

    Hai aperto su un grosso tema di discussione, ovvero l'ambientazione più consona a un'opera. Io, soprattutto agli inizi, utilizzavo un'ambientazione americana con l'intento di far rientrare i miei racconti nella scia di opere come Alfred Hitchcock Presenta e Ai Confini della Realtà.
    Ricordo una mia amica scrittrice che mi criticava per questo, avendo lei scritto una serie ambientata a Torino. Però poi la beccavi a storcere il naso di fronte a prodotti come Il Ragazzo Invisibile. Ci va anche coerenza, insomma.
    Comunque poi ho ambientato un libro a Torino e nel Piemonte (compresi la mia Moncalieri e Cavallermaggiore). Ritengo ci vada l'opera (e il genere) giusto per poterlo fare: sono per la massima libertà, ambientare un'opera dove si ritiene più opportuno, senza vincoli di sorta.

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    1. Sì, dici bene, l'ambientazione deve essere adatta al genere. Nel caso di Montecatini ci vedo bene una storia d'amore sospesa fra passato e presente (che infatti è la trama del fumetto) ma non ci vedrei affatto un noir o un fantasy.
      "Il ragazzo invisibile" non ha convinto neanche me, ma solo per i soliti limiti tecnici di un certo cinema italiano (recitazione pessima, sceneggiatura tipo favola, mellifluo buonismo, etc.) invece ho adorato "Lo chiamavano Jeeg Robot", molto più riuscito ma di scarso successo commerciale proprio perché non era un film per bambini e non era ambientato in un comicverse della Marvel, quindi è stato snobbato dalla massa.

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  13. Come sempre sono felice di segnalarlo a breve.

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  14. Come sempre instancabile... vedremo come hai saputo dipingere l'amore... sono curioso!

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    1. Certamente in un modo molto... profano, ma ormai lo sai che io sono un eretico, come il mio stesso nick suggerisce :-D

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  15. Penso che ci sono tante storie ambientate a Venezia, a NY e a Parigi, ma quelle ambientate in un luogo tranquillo saranno poche anche per cui attirano l'interesse, no?
    Comunque complimenti per il tuo nuovo fumetto!

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