PAGINE
▼
martedì 30 giugno 2015
giovedì 25 giugno 2015
Post vacanziero e urban art
Il qui presente blogger è ancora in soggiorno vacanziero, ma la graziosa cittadina di Abano gli ha offerto un irrinunciabile spunto di tipo artistico per un post.
Nel contesto urbano della nota località termale ho potuto infatti scoprire Rabarama, pseudonimo di Paola Epifani, artista lievemente kitsch ed elegantemente easy, due caratteristiche ideali per piacermi ;-)
Le sue sculture sono presenti in vari punti della città caratterizzati da un livello di modernità architettonica tale da renderle perfettamente adeguate al contesto.
Nel contesto urbano della nota località termale ho potuto infatti scoprire Rabarama, pseudonimo di Paola Epifani, artista lievemente kitsch ed elegantemente easy, due caratteristiche ideali per piacermi ;-)
Le sue sculture sono presenti in vari punti della città caratterizzati da un livello di modernità architettonica tale da renderle perfettamente adeguate al contesto.
Chiedo scusa per la qualità dilettantesca delle foto che non valorizza le opere.
sabato 20 giugno 2015
Una camera d'albergo, valigia sfatta...
... e naturalmente una connessione wi-fi ;-)
Visto che la ripartenza lavorativa è al piccolo (anzi, piccolissimo) trotto, in fin dei conti una settimana di vacanza è quel che ci vuole per rimettere a fuoco il presente e lasciare nel congelatore il futuro incerto.
E poi, chissà, le cose potrebbero evolversi positivamente...
Visto che la ripartenza lavorativa è al piccolo (anzi, piccolissimo) trotto, in fin dei conti una settimana di vacanza è quel che ci vuole per rimettere a fuoco il presente e lasciare nel congelatore il futuro incerto.
E poi, chissà, le cose potrebbero evolversi positivamente...
domenica 14 giugno 2015
Repliche estive
Visto che non ho ancora metabolizzato la situazione (da lunedì rientro al lavoro a tempo pieno, ma avrò sette colleghi in meno che hanno ricevuto la lettera di licenziamento e qualche perplessità in più sulle reali prospettive future dell'azienda) per adesso non saprei cosa scrivere di nuovo sul blog, perciò faccio come i canali televisivi in estate: mando in onda delle repliche.
Per chi ha voglia di leggerezza questi sono i divertissment, articoli poco seri improntati all'umorismo (ovviamente richiamandoli tramite il tag appaiono in senso cronologico inverso, dall'ultimo al primo):
Compendio sui centri commerciali
Come diventare quarantenni senza affanni
Vita (a)sociale
Come essere paranoico
Le macchinette self-service
Le mie debolezze
La fine del mondo del 2012 (il famigerato calendario Maya)
Storia del progresso umano - un nonsense
Utili consigli per la vita di coppia
Filosofia di un automobilista bastardo
Per chi preferisce le curiosità letterarie, l'architettura e la pittura, i link sono questi che seguono:
Curiosità letterarie
Post sulla pittura
Post sull'architettura
Per chiunque si fosse perso le "puntate precedenti", il blog è sempre disponibile :-)
Per chi ha voglia di leggerezza questi sono i divertissment, articoli poco seri improntati all'umorismo (ovviamente richiamandoli tramite il tag appaiono in senso cronologico inverso, dall'ultimo al primo):
Compendio sui centri commerciali
Come diventare quarantenni senza affanni
Vita (a)sociale
Come essere paranoico
Le macchinette self-service
Le mie debolezze
La fine del mondo del 2012 (il famigerato calendario Maya)
Storia del progresso umano - un nonsense
Utili consigli per la vita di coppia
Filosofia di un automobilista bastardo
Per chi preferisce le curiosità letterarie, l'architettura e la pittura, i link sono questi che seguono:
Curiosità letterarie
Post sulla pittura
Post sull'architettura
Per chiunque si fosse perso le "puntate precedenti", il blog è sempre disponibile :-)
domenica 7 giugno 2015
Sesto anniversario e possibile periodo sabbatico del blog
Nel mese di giugno del 2009 il blog ha aperto i battenti col suo primo post.
Sei anni dopo festeggio un anniversario in tono minore, non tanto per i risultati del blog che sono comunque in linea con quel che mi attendevo - non sono un uomo ambizioso - quanto piuttosto per problematiche private.
Avevo già proclamato più volte che la mia vita privata sarebbe rimasta fuori da queste pagine, altrettante volte ho derogato. E stavolta la deroga è tanto più inevitabile in quanto la mia situazione lavorativa mi sta stressando.
L'amico blogger Nick ha già raggiunto una fase più avanzata della mia, e tuttavia mantiene ottimismo e voglia di credere nel dopo, io sono a un passo da un esito più favorevole del suo ma sono inquieto. Fra pochi giorni scade la cassa integrazione in deroga della ditta in cui lavoro, quasi certamente sarò tra quelli che rimarranno ma il futuro rimane incerto poiché gli ordinativi sono quasi a zero e la nostra azienda non ha l'aria di essere in salute. Questa incertezza su ciò che accadrà da qui alla fine dell'anno mi sta logorando mentalmente, da sei mesi non ricevo le indennità di cassa integrazione perché l'INPS purtroppo ha i suoi tempi, se non avessi alle spalle i miei genitori (e mia moglie sua madre) non so proprio come farei.
É possibile che decida di concedermi un periodo sabb(blog)atico, in certi momenti mi sento demoralizzato e in altri ho un'ansia addosso che la metà basterebbe, così persino il pensiero di aggiornare il blog ogni settimana sta diventando una piccola forma di stress.
Ma sicuramente non scomparirò dal web. E non intendo neppure lasciare inconclusi i due ebook ai quali sto lavorando da alcuni mesi: almeno quelli non voglio metterli in modalità standby.
Buona domenica a tutti.
Sei anni dopo festeggio un anniversario in tono minore, non tanto per i risultati del blog che sono comunque in linea con quel che mi attendevo - non sono un uomo ambizioso - quanto piuttosto per problematiche private.
Avevo già proclamato più volte che la mia vita privata sarebbe rimasta fuori da queste pagine, altrettante volte ho derogato. E stavolta la deroga è tanto più inevitabile in quanto la mia situazione lavorativa mi sta stressando.
L'amico blogger Nick ha già raggiunto una fase più avanzata della mia, e tuttavia mantiene ottimismo e voglia di credere nel dopo, io sono a un passo da un esito più favorevole del suo ma sono inquieto. Fra pochi giorni scade la cassa integrazione in deroga della ditta in cui lavoro, quasi certamente sarò tra quelli che rimarranno ma il futuro rimane incerto poiché gli ordinativi sono quasi a zero e la nostra azienda non ha l'aria di essere in salute. Questa incertezza su ciò che accadrà da qui alla fine dell'anno mi sta logorando mentalmente, da sei mesi non ricevo le indennità di cassa integrazione perché l'INPS purtroppo ha i suoi tempi, se non avessi alle spalle i miei genitori (e mia moglie sua madre) non so proprio come farei.
É possibile che decida di concedermi un periodo sabb(blog)atico, in certi momenti mi sento demoralizzato e in altri ho un'ansia addosso che la metà basterebbe, così persino il pensiero di aggiornare il blog ogni settimana sta diventando una piccola forma di stress.
Ma sicuramente non scomparirò dal web. E non intendo neppure lasciare inconclusi i due ebook ai quali sto lavorando da alcuni mesi: almeno quelli non voglio metterli in modalità standby.
Buona domenica a tutti.
lunedì 1 giugno 2015
Celebrazione della nazione e mondi ideali
Domani è festa nazionale, una celebrazione della nostra patria e della sua storia, implicitamente anche di tutti i cittadini che ci vivono.
Personalmente ho sempre avuto un rapporto conflittuale con l'Italia: da un lato è il mio paese, dall'altro denota mentalità e atteggiamenti che onestamente non apprezzo. É un po' come la famiglia: puoi anche non essere fiero dei tuoi genitori, dei tuoi fratelli e delle tue sorelle, ma loro rimarranno sempre e comunque i tuoi famigliari più stretti, che a te piaccia o no.
Potrei scrivere un libro su quel che ha significato e che continua a significare per me vivere in Italia (forse un giorno lo farò), però il discorso ha connotazioni anche utopiche per così dire, una riflessione che mi ha ispirato una novella che spero di pubblicare entro la fine dell'anno.
Il concetto è semplicissimo: tutti abbiamo in mente un mondo ideale, probabilmente il grado di soddisfazione o insoddisfazione verso il paese nel quale viviamo deriva dal livello di similitudine col mondo ideale che consciamente o inconsciamente vagheggiamo.
Ho già scritto due ebook che in qualche modo sono scaturiti dal mio complicato rapporto con la nazione in cui vivo: Bilogia del Bicentenario, due brevi romanzi distopici che raccontano un'Italia futura ma non troppo diversa da quella di oggi (il secondo ambientato proprio il 2 giugno, ma nell'anno 2061) e Un sabato diverso, una novella mainstream ambientata ai giorni nostri. Anche se sono due libri molto diversi fra loro, sono comunque uniti dalla comune ispirazione (o piuttosto dalla mia necessità interiore) di dare sfogo all'ambivalente stato d'animo che mi procura il fatto di appartenere all'Italia, alla sua storia, alla sua società. L'elemento tricolore riconoscibile nelle copertine è fin troppo esplicito.
Comunque, chi frequenta il mio blog sa che le polemiche non mi piacciono e neppure le provocazioni, perciò niente messaggi distruttivi e neppure retorica patriottica "a prescindere". Per la giornata di domani non scandirò nessuno slogan pro o contro, ma come sempre mi limiterò a partecipare per quel che sono e sarò sempre: un cittadino di questo paese.
Personalmente ho sempre avuto un rapporto conflittuale con l'Italia: da un lato è il mio paese, dall'altro denota mentalità e atteggiamenti che onestamente non apprezzo. É un po' come la famiglia: puoi anche non essere fiero dei tuoi genitori, dei tuoi fratelli e delle tue sorelle, ma loro rimarranno sempre e comunque i tuoi famigliari più stretti, che a te piaccia o no.
Potrei scrivere un libro su quel che ha significato e che continua a significare per me vivere in Italia (forse un giorno lo farò), però il discorso ha connotazioni anche utopiche per così dire, una riflessione che mi ha ispirato una novella che spero di pubblicare entro la fine dell'anno.
Il concetto è semplicissimo: tutti abbiamo in mente un mondo ideale, probabilmente il grado di soddisfazione o insoddisfazione verso il paese nel quale viviamo deriva dal livello di similitudine col mondo ideale che consciamente o inconsciamente vagheggiamo.
Ho già scritto due ebook che in qualche modo sono scaturiti dal mio complicato rapporto con la nazione in cui vivo: Bilogia del Bicentenario, due brevi romanzi distopici che raccontano un'Italia futura ma non troppo diversa da quella di oggi (il secondo ambientato proprio il 2 giugno, ma nell'anno 2061) e Un sabato diverso, una novella mainstream ambientata ai giorni nostri. Anche se sono due libri molto diversi fra loro, sono comunque uniti dalla comune ispirazione (o piuttosto dalla mia necessità interiore) di dare sfogo all'ambivalente stato d'animo che mi procura il fatto di appartenere all'Italia, alla sua storia, alla sua società. L'elemento tricolore riconoscibile nelle copertine è fin troppo esplicito.
Comunque, chi frequenta il mio blog sa che le polemiche non mi piacciono e neppure le provocazioni, perciò niente messaggi distruttivi e neppure retorica patriottica "a prescindere". Per la giornata di domani non scandirò nessuno slogan pro o contro, ma come sempre mi limiterò a partecipare per quel che sono e sarò sempre: un cittadino di questo paese.