C’era una volta un blogger a corto di idee che, dopo aver trascorso tanto tempo a pubblicare post, all’improvviso non sapeva più di cosa parlare.
La sua mamma gli disse: “Porta dei biscotti alla nonna e magari ti tornerà l’ispirazione, ma mentre passi per il bosco non fermarti a parlare col lupo cattivo! É molto infido e pericoloso!”
Il blogger si incamminò verso la casa di sua nonna e lungo il sentiero incontrò proprio il lupo. La mamma gli aveva proibito di rivolgergli la parola, ma il blogger era alla disperata ricerca di idee per un buon post, perciò gli venne in mente che avrebbe potuto scriverne uno proprio su quella bestia, qualcosa tipo: “Lui mi inseguiva feroce e rabbioso, ma io sono riuscito a sfuggire alle sue avide grinfie... etc. etc.”.
Però la bestia non era affatto feroce. Anzi, si presentò educatamente e invitò il blogger al bar a prendere un caffè insieme.
Dopo qualche minuto era sorta una bella confidenza. Il blogger aprì il proprio cuore e spiegò al lupo che era assai crucciato per l’incapacità di trovare uno spunto interessante per il post settimanale del suo blog.
“Posso darti qualche suggerimento”, spiegò la belva mentre continuava a sorseggiare caffè. “Per creare interesse non c’è niente di meglio del sesso: ti inventi una storia erotica da paura che ti sarebbe capitata nel fine settimana, piazzi un bel titolo click-baiting e magari ci metti pure un'immagine di repertorio con una signorina mezza nuda. Vedrai che raddoppi i contatti! Oppure”, continuò il lupo con lo sguardo ammiccante “visto che anch'io ho un blog, possiamo simulare una bella polemica a distanza: tu mi accusi di aver plagiato un tuo racconto e io ti rispondo per le rime; andiamo avanti per qualche giorno finché io annuncio che modificherò la storia che ho scritto pur di non sentire più le tue lamentele e tu a tua volta annunci che ritiri la querela che in effetti non avevi neppure sporto. Effetto pubblicità garantito per entrambi!”
Il blogger cominciò a capire perché la mamma si era raccomandata di non dare confidenza al lupo. Fedele alla sua nomina di bravo ragazzo, rispose che lui aveva dei principi morali in cui credeva profondamente e non avrebbe mai potuto ricorrere a quei suggerimenti perché erano eticamente disonesti.
Il lupo commentò: “Sei proprio un coglione e rimarrai per sempre un perdente!”
Il blogger uscì dal bar e portò i biscotti a sua nonna compiendo il proprio dovere.
Quella sera però dovette ammettere che il lupo aveva ragione, perché in effetti il giorno seguente non sapeva proprio cosa scrivere. Alla fine non trovò niente di meglio da fare che dire la verità, così il giorno 27 luglio 2017 pubblicò il seguente messaggio:
Mi spiace ma non ho nessuna cosa interessante da dire.
(n.b.: questo post fa parte del progetto "riciclaggio di vecchi post scritti quando praticamente nessuno degli attuali lettori seguiva questo blog" ;-)
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giovedì 27 luglio 2017
giovedì 20 luglio 2017
Vai col Liebster!
E così sono stato insignito del Liebster Award da Ivano.
Insomma, ho appena confessato i dettagli principali della mia vita e già devo fracassarvi i maroni con nuove sconvolgenti rivelazioni...
Ma andiamo con ordine.
Le regole le conoscete, no? Quando si riceve il Liebster bisogna:
- ringraziare chi ti ha premiato e rispondere alle undici domande che ti rivolge;
- premiare altri undici blogger che abbiano meno di 200 follower e che siano degni di nota
- comunicare la premiazione ai destinatari.
- proporre altre undici domande.
Ora, giacché siamo in periodo estivo e molti blog sono chiusi per ferie, considerato anche che c'è chi non ama partecipare a questi me.me., essendo evidente che tutta questa premessa la sto imbastendo solo perché sono troppo pigro per partecipare in modo decente ;-) invito a partecipare chiunque voglia farlo, purché non abbia superato il tetto dei duecento followers. Anzi, può partecipare pure chi lo ha superato :-D
E ora rispondo alle domande di Ivano:
1. Da quale pittore o scultore ti piacerebbe farti immortalare in un ritratto? (vale anche citare un artista del passato).
A me sarebbe piaciuto - se fossi vissuto un bel po' di decenni fa - essere dipinto da Giovanni Boldini, uno dei pochi artisti italiani capaci, con le sue pennellate, di infondere realmente la vita nella tela e mettere a nudo l'anima della persona ritratta.
2. La tragedia occupa da secoli un posto più alto rispetto alla commedia nella considerazione degli uomini considerati di cultura. Questo vale per il teatro greco e elisabettiano come per il cinema. Si può quindi dire, parafrasando Kundera, che più qualcosa è pesante più è intellettualmente comodo da portare in giro?
Se prendi spunto dal grande romanziere ceco è difficile darti torto ;-) Direi che ciò che è tragico rende più eroica la sofferenza che talvolta la vita riserva, un effetto che per la commedia è assai più difficile da raggiungere.
3. Woody Allen dice, in un celebre momento del suo film Manhattan:
Cosa rende la vita degna di essere vissuta?... Per me, Groucho Marx, per dirne una... e Willie Mays… il secondo movimento della sinfonia Jupiter [la quarantunesima e ultima di Mozart]... l’incisione discografica di Potatohead Blues di Louis Armstrong... i film svedesi, naturalmente… L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra... le incredibili mele e pere di Cézanne... i granchi serviti nella catena di ristoranti Sam Woo...
Ti invito a sostituire nomi e opere a piacere e creare, sulla base di questo, il tuo personale elenco di cosa rende la vita degna di essere vissuta (può essere anche più breve o più lungo di così).
La musica rock (io amo in particolare l'ormai vecchio grunge e l'alternative), le stampe shin-hanga dell'era Taisho, il design chiamato dai nostri bisnonni "stile liberty", le chiese rinascimentali e barocche di Roma, i quadri dei preraffaelliti, le poesie dei cosiddetti crepuscolari, gli arrosticini abruzzesi....
4. Quale fiaba associate più di tutte le altre alla vostra infanzia?
Quella di Cenerentola, non tanto per il film Disney quanto per tutte le volte che mia madre me la ha raccontata quando ero molto piccolo.
5. Un mostro sacro della letteratura, uno dell’arte e uno del cinema, anche se già passati a miglior vita, che secondo te avrebbero reso un servizio più utile a zappare la terra…
So già che molti storceranno il naso, ma dico Eco, Picasso e Sorrentino.
6. Dì solo
no ai Valori della Famiglia
Un giorno che
vai per strada
e vedi un carro funebre
con una bara,
seguita da un’auto piena di fiori
e da limousines;
sai che il giorno è favorevole
e che i tuoi piani avranno
successo;
ma il giorno che
vedi una sposa e lo sposo,
e una festa di nozze,
fa’ attenzione;
guardati bene,
può essere un cattivo segno.
Dì solo no
ai valori della famiglia,
e non lasciare
il lavoro quotidiano
Questo è l’inizio di una lunga poesia di John Giorno, da lui composta il giorno della morte di William S. Burroughs. Gliela sentii recitare (in italiano) molti anni fa, a un reading di poesia beat. Sei d'accordo con lui o no? Viva o abbasso i valori tradizionali?
Io sono più per il "viva", quantunque l'argomento meriterebbe maggiori precisazioni che non possono essere racchiuse in poche righe.
Nel caso della poesia che citi si fa riferimento ai "valori della famiglia". Se l'autore intende l'amore filiale, il rispetto per i genitori e la solidarietà coi propri parenti, beh, sono valori che a me piacciono.
Se poi lui magari è vissuto in una famiglia in cui, che so, suo padre tradiva la moglie che avrebbe voluto divorziare ma è stata costretta a mantenere il legame coniugale per salvare le apparenze, il figlio era costretto a vestirsi come gli dicevano a casa e ha dovuto frequentare una scuola che gli è stata imposta dall'autorità genitoriale, beh, cosa posso dire? Solo che io ho avuto la fortuna di crescere con genitori che a ottant'anni vanno ancora in giro tenendosi a braccetto come due fidanzatini e che quando a tredici anni ho smesso di andare in chiesa si sono dichiarati dispiaciuti ma non mi hanno minimamente forzato a cambiare idea.
7. Ti sentiresti più a tuo agio ad abitare una casa progettata da Antoni Gaudì o una progettata da Frank Lloyd Wright?
Gaudì tutta la vita. La sua architettura può aggiungersi all'elenco della risposta alla domanda n. 3
8. Disponi nell’ordine dal preferito al meno preferito i seguenti generi letterari, da me elencati in ordine alfabetico: Erotico, Fantascienza, Fantasy, Giallo, Horror, Noir, Rosa, Storico, Western.
Storico, Noir, Fantascienza, Fantasy, Giallo, Rosa, Horror, Western, Erotico.
9. Qual è il tuo rapporto con i moderni blockbuster cinematografici?
A volte li vado a vedere e non parto con un atteggiamento preconcetto, sebbene in molti casi risultino davvero troppo prevedibili in ogni singola scena.
10. Metti di trovarti a partecipare a una serata di visioni obbligate ma a maggioranza democratica tra amici, voti per un classico Disney o per un anime giapponese?
Possono piacermi entrambi. Perciò seguirei l'umore: se sono in una fase di giovialità scelgo la Disney, se prevale l'inquietudine voto per l'anime (purché non sia un majokko!)
11. Bevi acqua contaminata e all'improvviso ti salta in testa l'idea di fare il cosplayer (si scherza, eh?). Quale personaggio dei fumetti e/o dei cartoni animati scegli di omaggiare?
In realtà avrei potuto farlo lo scorso anno: mi stavo attrezzando per crearmi un travestimento da Hellboy ma per varie ragioni è saltato tutto. Forse ci riproverò, chissà...
E infine ecco le mie domande alle quali dovrà rispondere chiunque intenda liebstersizzarsi dopo aver letto questo post ;-)
-Qual è il fumettista che secondo te avrebbe potuto essere un ottimo pittore?
-E qual è il pittore che ti sarebbe piaciuto vedere all'opera come disegnatore di fumetti?
-Mettono all'asta un'opera del tuo artista preferito. Fino a quanto saresti disposto a spendere per comprarla?
-Hai mai provato a scrivere un'autobiografia?
-Qual è la cosa più adulta che hai fatto da bambino?
-E la cosa più infantile che hai fatto da "grande"?
-Il canale televisivo che sei contento che esista?
-Il social network nel quale più ti piace interagire con altri utenti?
-Parteciperesti a un talent show?
-Qual è la tua attrazione preferita nei parchi giochi?
-C'è qualcosa che, a tuo avviso, la maggior parte delle persone non riesce proprio a capire?
EDIT: Anche Cristina mi ha nominato. Le risposte alle sue domande sono nei commenti al suo post :-)
Insomma, ho appena confessato i dettagli principali della mia vita e già devo fracassarvi i maroni con nuove sconvolgenti rivelazioni...
Ma andiamo con ordine.
Le regole le conoscete, no? Quando si riceve il Liebster bisogna:
- ringraziare chi ti ha premiato e rispondere alle undici domande che ti rivolge;
- premiare altri undici blogger che abbiano meno di 200 follower e che siano degni di nota
- comunicare la premiazione ai destinatari.
- proporre altre undici domande.
Ora, giacché siamo in periodo estivo e molti blog sono chiusi per ferie, considerato anche che c'è chi non ama partecipare a questi me.me., essendo evidente che tutta questa premessa la sto imbastendo solo perché sono troppo pigro per partecipare in modo decente ;-) invito a partecipare chiunque voglia farlo, purché non abbia superato il tetto dei duecento followers. Anzi, può partecipare pure chi lo ha superato :-D
E ora rispondo alle domande di Ivano:
1. Da quale pittore o scultore ti piacerebbe farti immortalare in un ritratto? (vale anche citare un artista del passato).
A me sarebbe piaciuto - se fossi vissuto un bel po' di decenni fa - essere dipinto da Giovanni Boldini, uno dei pochi artisti italiani capaci, con le sue pennellate, di infondere realmente la vita nella tela e mettere a nudo l'anima della persona ritratta.
2. La tragedia occupa da secoli un posto più alto rispetto alla commedia nella considerazione degli uomini considerati di cultura. Questo vale per il teatro greco e elisabettiano come per il cinema. Si può quindi dire, parafrasando Kundera, che più qualcosa è pesante più è intellettualmente comodo da portare in giro?
Se prendi spunto dal grande romanziere ceco è difficile darti torto ;-) Direi che ciò che è tragico rende più eroica la sofferenza che talvolta la vita riserva, un effetto che per la commedia è assai più difficile da raggiungere.
3. Woody Allen dice, in un celebre momento del suo film Manhattan:
Cosa rende la vita degna di essere vissuta?... Per me, Groucho Marx, per dirne una... e Willie Mays… il secondo movimento della sinfonia Jupiter [la quarantunesima e ultima di Mozart]... l’incisione discografica di Potatohead Blues di Louis Armstrong... i film svedesi, naturalmente… L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra... le incredibili mele e pere di Cézanne... i granchi serviti nella catena di ristoranti Sam Woo...
Ti invito a sostituire nomi e opere a piacere e creare, sulla base di questo, il tuo personale elenco di cosa rende la vita degna di essere vissuta (può essere anche più breve o più lungo di così).
La musica rock (io amo in particolare l'ormai vecchio grunge e l'alternative), le stampe shin-hanga dell'era Taisho, il design chiamato dai nostri bisnonni "stile liberty", le chiese rinascimentali e barocche di Roma, i quadri dei preraffaelliti, le poesie dei cosiddetti crepuscolari, gli arrosticini abruzzesi....
4. Quale fiaba associate più di tutte le altre alla vostra infanzia?
Quella di Cenerentola, non tanto per il film Disney quanto per tutte le volte che mia madre me la ha raccontata quando ero molto piccolo.
5. Un mostro sacro della letteratura, uno dell’arte e uno del cinema, anche se già passati a miglior vita, che secondo te avrebbero reso un servizio più utile a zappare la terra…
So già che molti storceranno il naso, ma dico Eco, Picasso e Sorrentino.
6. Dì solo
no ai Valori della Famiglia
Un giorno che
vai per strada
e vedi un carro funebre
con una bara,
seguita da un’auto piena di fiori
e da limousines;
sai che il giorno è favorevole
e che i tuoi piani avranno
successo;
ma il giorno che
vedi una sposa e lo sposo,
e una festa di nozze,
fa’ attenzione;
guardati bene,
può essere un cattivo segno.
Dì solo no
ai valori della famiglia,
e non lasciare
il lavoro quotidiano
Questo è l’inizio di una lunga poesia di John Giorno, da lui composta il giorno della morte di William S. Burroughs. Gliela sentii recitare (in italiano) molti anni fa, a un reading di poesia beat. Sei d'accordo con lui o no? Viva o abbasso i valori tradizionali?
Io sono più per il "viva", quantunque l'argomento meriterebbe maggiori precisazioni che non possono essere racchiuse in poche righe.
Nel caso della poesia che citi si fa riferimento ai "valori della famiglia". Se l'autore intende l'amore filiale, il rispetto per i genitori e la solidarietà coi propri parenti, beh, sono valori che a me piacciono.
Se poi lui magari è vissuto in una famiglia in cui, che so, suo padre tradiva la moglie che avrebbe voluto divorziare ma è stata costretta a mantenere il legame coniugale per salvare le apparenze, il figlio era costretto a vestirsi come gli dicevano a casa e ha dovuto frequentare una scuola che gli è stata imposta dall'autorità genitoriale, beh, cosa posso dire? Solo che io ho avuto la fortuna di crescere con genitori che a ottant'anni vanno ancora in giro tenendosi a braccetto come due fidanzatini e che quando a tredici anni ho smesso di andare in chiesa si sono dichiarati dispiaciuti ma non mi hanno minimamente forzato a cambiare idea.
7. Ti sentiresti più a tuo agio ad abitare una casa progettata da Antoni Gaudì o una progettata da Frank Lloyd Wright?
Gaudì tutta la vita. La sua architettura può aggiungersi all'elenco della risposta alla domanda n. 3
8. Disponi nell’ordine dal preferito al meno preferito i seguenti generi letterari, da me elencati in ordine alfabetico: Erotico, Fantascienza, Fantasy, Giallo, Horror, Noir, Rosa, Storico, Western.
Storico, Noir, Fantascienza, Fantasy, Giallo, Rosa, Horror, Western, Erotico.
9. Qual è il tuo rapporto con i moderni blockbuster cinematografici?
A volte li vado a vedere e non parto con un atteggiamento preconcetto, sebbene in molti casi risultino davvero troppo prevedibili in ogni singola scena.
10. Metti di trovarti a partecipare a una serata di visioni obbligate ma a maggioranza democratica tra amici, voti per un classico Disney o per un anime giapponese?
Possono piacermi entrambi. Perciò seguirei l'umore: se sono in una fase di giovialità scelgo la Disney, se prevale l'inquietudine voto per l'anime (purché non sia un majokko!)
11. Bevi acqua contaminata e all'improvviso ti salta in testa l'idea di fare il cosplayer (si scherza, eh?). Quale personaggio dei fumetti e/o dei cartoni animati scegli di omaggiare?
In realtà avrei potuto farlo lo scorso anno: mi stavo attrezzando per crearmi un travestimento da Hellboy ma per varie ragioni è saltato tutto. Forse ci riproverò, chissà...
E infine ecco le mie domande alle quali dovrà rispondere chiunque intenda liebstersizzarsi dopo aver letto questo post ;-)
-Qual è il fumettista che secondo te avrebbe potuto essere un ottimo pittore?
-E qual è il pittore che ti sarebbe piaciuto vedere all'opera come disegnatore di fumetti?
-Mettono all'asta un'opera del tuo artista preferito. Fino a quanto saresti disposto a spendere per comprarla?
-Hai mai provato a scrivere un'autobiografia?
-Qual è la cosa più adulta che hai fatto da bambino?
-E la cosa più infantile che hai fatto da "grande"?
-Il canale televisivo che sei contento che esista?
-Il social network nel quale più ti piace interagire con altri utenti?
-Parteciperesti a un talent show?
-Qual è la tua attrazione preferita nei parchi giochi?
-C'è qualcosa che, a tuo avviso, la maggior parte delle persone non riesce proprio a capire?
EDIT: Anche Cristina mi ha nominato. Le risposte alle sue domande sono nei commenti al suo post :-)
giovedì 13 luglio 2017
Un fatto per ogni anno della mia vita (seconda parte)
(segue dal post precedente; abbiate pazienza ma sono un vecchiaccio e il giorno del compleanno soffio parecchie candeline, anche scegliendo un solo fatto all'anno la lista è bella lunga...)
1994 - Durante una lezione una studentessa si gira per chiedermi un'informazione. Il mio primissimo pensiero è: "Quanto è bella, non potrei mai sperare di uscire con lei". Dopo pochi mesi iniziamo a uscire insieme e poi ci fidanziamo.
1995 - Ottengo la laurea ma finisce la storia d'amore con la ragazza.
Prima che finisca l'estate vado a Roma per ritirare dei documenti all'università, consapevole che stavolta non c'è lei ad aspettarmi... Durante il viaggio in treno comincio a sentirmi male, il primo crollo nervoso di una lunga serie.
1996 - Se potessi lo cancellerei.
1997 - Trovo il mio primo impiego a tempo determinato, un lavoro operativo nel porto con orari lunghissimi (sabati e domeniche compresi). Il giorno della cresima della nipote nata mentre ero in Inghilterra non posso andare né alla cerimonia né al pranzo.
1998 - Tra un co.co.co. che finisce a maggio e un altro che inizia a ottobre, trascorro la mia ultima estate completamente libera da ogni impegno lavorativo e vado ogni giorno al mare, talvolta col ragazzo conosciuto in palestra e altre volte con un variegato gruppo di quasi coetanei. Le serate le passiamo tra i pub e i luoghi dello "struscio" (*) lungo il litorale, rientrando a casa sempre tardissimo.
(*) lo struscio è la passeggiata in un punto di ritrovo in cui tutti vanno perché c'è vita, movimento, gente da incontrare.
1999 - Causando stupore generalizzato decido di sposarmi con una ragazza con cui esco da poco tempo. Ricevo molte profezie catastrofiche, sicuramente non siamo una coppia ben assortita, ma il matrimonio si fa e la cerimonia e la cena hanno un'ottima riuscita (per la cronaca: a oggi siamo ancora sposati).
2000 - Tanti ricordi belli, sceglierne solo uno sarebbe limitativo.
2001 - Io e mia moglie trascorriamo una giornata indimenticabile navigando in battello lungo il Brenta e visitando alcune storiche ville venete.
2002 - Trattato come uno schiavo nella ditta dove presto servizio da circa tre anni, un giorno in cui provo a spiegare quanto sia difficile lavorare a certi ritmi ricevo una risposta da denuncia penale. Purtroppo lo stipendio a fine mese mi serve...
2003 - A marzo mia madre ha un infarto. Trascorro le 48 ore successive in uno stato di tensione enorme, per fortuna il decorso si risolverà positivamente.
2004 - Divento padre. La principessina esordisce imitandomi (nasce con trenta giorni di anticipo, dieci in più rispetto al suo papà) e a me basta guardarla un istante prima che l'infermiera la metta nell'incubatrice per capire che da parte mia ci sarà solo amore incondizionato.
2005 - Il 30 agosto mi prendo una soddisfazione gigantesca consegnando una lettera agli schiavisti con la quale presento le mie irrevocabili dimissioni con decorrenza immediata. Inizio a lavorare in una ditta gestita da un imprenditore che tratta bene i suoi dipendenti.
2006 - Per la prima volta posso comprarmi un'automobile a spese mie, senza l'aiuto economico di mio padre. Trattasi di una Honda Jazz che ad oggi continua a fare egregiamente il suo dovere, pur con qualche ammaccatura qua e là, come ben dimostrerà nel 2016...
2007 - Trascorro una bellissima settimana a Montecatini che da quel momento diventa il mio buen retiro preferito.
2008 - Sin dal giorno della sua nascita passo tantissimo tempo con mia figlia. Per divertirla un giorno utilizzo tre marionette dando a ognuna una voce diversa e facendole dialogare con lei. Nei mesi successivi mi chiederà di ripetere questo gioco per un'infinità di volte.
2009 - Nel mese di giugno apro questo blog.
2010 - Nel corso di una giornata festiva in cui mi sento come sospeso tra il mondo reale e la mia immaginazione, inizio a scrivere a ruota libera e con un trasporto emotivo febbrile, quasi allucinato, una storia che fingo essere opera di uno scrittore giapponese vissuto a cavallo fra XIX e XX secolo.
2011 - Dopo aver fatto ricorso a varie piattaforme per l'autopubblicazione, il 2 marzo decido di provare anche con amazon. Si rivelerà una scelta azzeccata.
2012 - Il 10 febbraio nevica copiosamente. É un fenomeno meteorologico rarissimo nella mia città, viviamo una giornata speciale vedendo l'insolito manto bianco che dona un'aria irreale a ogni via.
2013 - Due lutti gravi in famiglia subito a inizio anno e poco dopo mia madre ha nuovamente problemi cardiovascolari. Io e mio padre passiamo una nottata interminabile nella sala d'attesa dell'ospedale in cui è ricoverata sperando che il famoso adagio del "non c'è due senza tre" stavolta si sbagli. (Lei continuerà ad avere qualche fastidio con conseguenti ricoveri ospedalieri e la cosa proseguirà anche negli anni successivi, ma ringraziando Dio a oggi posso ancora contare sui miei genitori).
2014 - La crisi economica ha colpito già da alcuni anni la ditta in cui lavoro da quando ho mollato gli schiavisti. Una mattina vengo informato che è arrivato anche il mio turno: dovrò stare in cassa integrazione per molti mesi. Faccio del mio meglio per tranquillizzare i miei famigliari e mostrarmi sereno e fiducioso per il futuro, ma dentro di me non lo sono mica tanto.
2015 - Per la prima volta in vita mia vado al Lucca Comics e trascorro una giornata straordinaria.
2016 - Per non fare tardi a un evento al quale tengo in modo particolare guido per due ore e mezza a 180 km/h in autostrada, con qualche frenata brusca all'altezza degli autovelox e acceleratore a tavoletta non appena li ho superati. Riesco nell'ordine a:
-arrivare in orario :-)
-non prendere nessuna multa :-)
-far venire la nausea a mia figlia :-\
-a distanza di un'ora rendermi conto di quanto sia stato incosciente :-(
Per quanto riguarda il 2017 preferisco attendere che sia finito prima di scegliere l'evento da tramandare ;-)
1994 - Durante una lezione una studentessa si gira per chiedermi un'informazione. Il mio primissimo pensiero è: "Quanto è bella, non potrei mai sperare di uscire con lei". Dopo pochi mesi iniziamo a uscire insieme e poi ci fidanziamo.
1995 - Ottengo la laurea ma finisce la storia d'amore con la ragazza.
Prima che finisca l'estate vado a Roma per ritirare dei documenti all'università, consapevole che stavolta non c'è lei ad aspettarmi... Durante il viaggio in treno comincio a sentirmi male, il primo crollo nervoso di una lunga serie.
1996 - Se potessi lo cancellerei.
1997 - Trovo il mio primo impiego a tempo determinato, un lavoro operativo nel porto con orari lunghissimi (sabati e domeniche compresi). Il giorno della cresima della nipote nata mentre ero in Inghilterra non posso andare né alla cerimonia né al pranzo.
1998 - Tra un co.co.co. che finisce a maggio e un altro che inizia a ottobre, trascorro la mia ultima estate completamente libera da ogni impegno lavorativo e vado ogni giorno al mare, talvolta col ragazzo conosciuto in palestra e altre volte con un variegato gruppo di quasi coetanei. Le serate le passiamo tra i pub e i luoghi dello "struscio" (*) lungo il litorale, rientrando a casa sempre tardissimo.
(*) lo struscio è la passeggiata in un punto di ritrovo in cui tutti vanno perché c'è vita, movimento, gente da incontrare.
1999 - Causando stupore generalizzato decido di sposarmi con una ragazza con cui esco da poco tempo. Ricevo molte profezie catastrofiche, sicuramente non siamo una coppia ben assortita, ma il matrimonio si fa e la cerimonia e la cena hanno un'ottima riuscita (per la cronaca: a oggi siamo ancora sposati).
2000 - Tanti ricordi belli, sceglierne solo uno sarebbe limitativo.
2001 - Io e mia moglie trascorriamo una giornata indimenticabile navigando in battello lungo il Brenta e visitando alcune storiche ville venete.
2002 - Trattato come uno schiavo nella ditta dove presto servizio da circa tre anni, un giorno in cui provo a spiegare quanto sia difficile lavorare a certi ritmi ricevo una risposta da denuncia penale. Purtroppo lo stipendio a fine mese mi serve...
2003 - A marzo mia madre ha un infarto. Trascorro le 48 ore successive in uno stato di tensione enorme, per fortuna il decorso si risolverà positivamente.
2004 - Divento padre. La principessina esordisce imitandomi (nasce con trenta giorni di anticipo, dieci in più rispetto al suo papà) e a me basta guardarla un istante prima che l'infermiera la metta nell'incubatrice per capire che da parte mia ci sarà solo amore incondizionato.
2005 - Il 30 agosto mi prendo una soddisfazione gigantesca consegnando una lettera agli schiavisti con la quale presento le mie irrevocabili dimissioni con decorrenza immediata. Inizio a lavorare in una ditta gestita da un imprenditore che tratta bene i suoi dipendenti.
2006 - Per la prima volta posso comprarmi un'automobile a spese mie, senza l'aiuto economico di mio padre. Trattasi di una Honda Jazz che ad oggi continua a fare egregiamente il suo dovere, pur con qualche ammaccatura qua e là, come ben dimostrerà nel 2016...
2007 - Trascorro una bellissima settimana a Montecatini che da quel momento diventa il mio buen retiro preferito.
2008 - Sin dal giorno della sua nascita passo tantissimo tempo con mia figlia. Per divertirla un giorno utilizzo tre marionette dando a ognuna una voce diversa e facendole dialogare con lei. Nei mesi successivi mi chiederà di ripetere questo gioco per un'infinità di volte.
2009 - Nel mese di giugno apro questo blog.
2010 - Nel corso di una giornata festiva in cui mi sento come sospeso tra il mondo reale e la mia immaginazione, inizio a scrivere a ruota libera e con un trasporto emotivo febbrile, quasi allucinato, una storia che fingo essere opera di uno scrittore giapponese vissuto a cavallo fra XIX e XX secolo.
2011 - Dopo aver fatto ricorso a varie piattaforme per l'autopubblicazione, il 2 marzo decido di provare anche con amazon. Si rivelerà una scelta azzeccata.
2012 - Il 10 febbraio nevica copiosamente. É un fenomeno meteorologico rarissimo nella mia città, viviamo una giornata speciale vedendo l'insolito manto bianco che dona un'aria irreale a ogni via.
2013 - Due lutti gravi in famiglia subito a inizio anno e poco dopo mia madre ha nuovamente problemi cardiovascolari. Io e mio padre passiamo una nottata interminabile nella sala d'attesa dell'ospedale in cui è ricoverata sperando che il famoso adagio del "non c'è due senza tre" stavolta si sbagli. (Lei continuerà ad avere qualche fastidio con conseguenti ricoveri ospedalieri e la cosa proseguirà anche negli anni successivi, ma ringraziando Dio a oggi posso ancora contare sui miei genitori).
2014 - La crisi economica ha colpito già da alcuni anni la ditta in cui lavoro da quando ho mollato gli schiavisti. Una mattina vengo informato che è arrivato anche il mio turno: dovrò stare in cassa integrazione per molti mesi. Faccio del mio meglio per tranquillizzare i miei famigliari e mostrarmi sereno e fiducioso per il futuro, ma dentro di me non lo sono mica tanto.
2015 - Per la prima volta in vita mia vado al Lucca Comics e trascorro una giornata straordinaria.
2016 - Per non fare tardi a un evento al quale tengo in modo particolare guido per due ore e mezza a 180 km/h in autostrada, con qualche frenata brusca all'altezza degli autovelox e acceleratore a tavoletta non appena li ho superati. Riesco nell'ordine a:
-arrivare in orario :-)
-non prendere nessuna multa :-)
-far venire la nausea a mia figlia :-\
-a distanza di un'ora rendermi conto di quanto sia stato incosciente :-(
Per quanto riguarda il 2017 preferisco attendere che sia finito prima di scegliere l'evento da tramandare ;-)
lunedì 10 luglio 2017
Un fatto per ogni anno della mia vita (prima parte)
L'idea è partita da Marco Lazzara estendendosi poi ad altri bloggers, tutti più giovani di me e quindi con la memoria ancora fresca sui fatti salienti della loro vita.
Io ormai sono abbastanza rincoglionito, i due neuroni funzionanti danno segni di cedimento e scovare 46 eventi significativi riguardanti la mia piatta e inutile vita è quasi una sfida impossibile. Però ci provo ugualmente ;-)
1970 - Nasco con venti giorni di anticipo, una fretta decisamente inspiegabile considerati i pessimi risultati che seguiranno nel quasi mezzo secolo che segue.
1971 - Mia sorella mi attacca il morbillo. Da quanto mi è stato riferito ho rischiato seriamente di interrompere prematuramente la mia esperienza in questo mondo.
1972 - Imparo a parlare ma non faccio grande uso della comunicazione verbale, un'abitudine che ho mantenuto.
1973 - Il mio primo ricordo nitido: mio padre mi porta a far visita alla mamma in un luogo tutto bianco dove lei sta seduta su un lettino. É chiaramente stanca ma mi sorride felice (scoprirò anni dopo che si trattava di una clinica dove aveva subito un piccolo intervento di routine).
1974 - Mi portano all'asilo ma io rifiuto di rimanerci (la mia sociopatia si manifesta subito).
1975 - La colonna sonora di "Profondo rosso" ascoltata alla radio mi piace talmente tanto che chiedo ai miei genitori di comprarmi il 45 giri con la celebre musica dei Goblin (è opportuno specificare che il film non lo avevo visto).
1976 - Inizio la scuola con parecchio timore, ma all'atto pratico ottengo subito buoni risultati.
1977 - Dopo aver seguito in televisione la palpitante finale di ritorno di Coppa Uefa divento definitivamente tifoso della Juventus.
1978 - Imparo a dattilografare con una vecchia Olivetti di mio padre. Col suo permesso la uso per scrivere storie di guerre e conquiste ambientate in un continente immaginario. Mi premuro anche di creare delle "schede" con le caratteristiche dei popoli e delle nazioni, nonché i profili biografici di re e condottieri.
1979 - La maestra sceglie me per rappresentare la classe in un'iniziativa del comune: alcuni bimbi delle elementari dipingeranno il muro di un parco cittadino con murales creati dalla loro fantasia. Mi sento onorato e provo una grande soddisfazione quando vedo il mio lavoro ultimato. (Una decina di anni dopo il muro in questione verrà imbiancato, come a voler dire: sic transit gloria mundi).
1980 - Durante le vacanze estive in campagna accendo la televisione per guardare i cartoni animati, ma ci sono i signori del telegiornale anche se non è il loro orario. Dicono che c'è stato un attentato a Bologna in cui hanno perso la vita almeno sessanta persone. Lo riferisco subito a mia madre che terrorizzata balbetta: "Avrai capito male, non possono esserci stati sessanta morti..." Purtroppo saranno persino di più.
1981 - Due compagni di classe coi quali esco hanno l'abitudine di "taccheggiare" un grande magazzino, più che altro come prova di coraggio visto che prendono solo oggettini di poco valore. Mi invitano a fare altrettanto per dimostrare che non ho paura (per fortuna non ci beccheranno mai, e d'altronde infrangerò ancora la legge anche in futuro, ad esempio nel 2016...)
1982 - L'Italia partecipa ai mondiali di calcio in Spagna e li vince. Per motivi anagrafici vivo l'evento con un'intensità emotiva enorme, partita dopo partita.
1983 - Durante le vacanze estive abbiamo un grave incidente d'auto: mia madre rischia la vita e resta ricoverata in ospedale per parecchi giorni, io me la cavo con qualche punto. Non scorderò mai il boato dell'impatto, la sensazione d'essere avvolto da un'ondata di calore, lo spostamento d'aria che in realtà era un camioncino penetrato dentro la fiancata sinistra della Ritmo di mio padre.
1984 - Muore mio zio, per me praticamente un nonno visto che quelli di sangue non li ho mai conosciuti. Sono molto legato a lui e non riesco a crederci. Ancora oggi quasi mi aspetto di incontrarlo quando passo vicino a casa sua.
1985 - La finale di Coppa Campioni che avevo atteso con tanta impazienza si trasforma in una mattanza. Ma la cosa che mi farà più male sarà, nei giorni seguenti, leggere scritte sui muri e sentire discorsi di signori adulti che esprimono noncuranza, disprezzo o irrisione per i "giuventini di merda" che sono "crepati" allo stadio Heysel.
1986 - Dei compagni di classe che credevo amici mi "pugnalano alle spalle" in modo inequivocabile nel corso di una festa. La situazione si deteriora ulteriormente col passare dei mesi e la mia già scarsa fiducia verso la "massa" decade del tutto.
1987 - I miei genitori mi concedono - ma solo dopo lunghe suppliche - la mia prima vacanza da solo, una vacanza-studio in Inghilterra. Pochi giorni prima di ripartire telefono a casa tramite un centralino (i cellulari ancora non esistevano) e vengo informato che mia sorella ha partorito la sua prima figlia. Sono appena diventato zio e percepisco lo scorrere del tempo.
1988 - Il 16 giugno insieme a sorella, cognato e altri parenti "under 23" vado al concerto di Bruce Springsteen allo stadio Flaminio.
1989 - Mi iscrivo a Lingue e Letterature Straniere a Roma. Inizio a frequentare i corsi e a leggere i testi d'esame, ma leggo anche romanzi e saggi non attinenti agli studi universitari. La passione per i libri diventa parte integrante della mia vita.
1990 - Durante le ore di "buco" fra una lezione e l'altra inizio a esplorare Roma. Un giorno arrivo casualmente in un vicolo che sbuca nella piazzetta con la Fontana di Trevi. (Questa scoperta dell'Urbe passo dopo passo mi entusiasma, ancora oggi ho l'abitudine di visitare i luoghi percorrendoli a piedi e perdendomi volontariamente fra le vie).
1991 - Un ragazzo che si allena nella stessa palestra in cui io vado da anni è interessato allo studio delle lingue straniere e mi fa tante domande sul corso di laurea che frequento. In estate io vado in Inghilterra e lui mi chiede se può venire con me. É l'inizio di un'amicizia che dura ancora oggi (proprio lo scorso anno sono stato invitato al pranzo per la comunione di sua figlia).
1992 - A Roma vado nei negozi specializzati in alimentari d'importazione e compro regolarmente tè verde cinese quando ancora è quasi sconosciuto in Italia.
1993 - Ho scoperto già da alcuni anni di avere un raro problema osseo al ginocchio sinistro, talmente raro da farmi scartare per "ridotta abilità militare" alla visita di leva. Nell'estate del 1993 decido di curarlo sottoponendomi a un intervento chirurgico che viene eseguito in anestesia completa (a quei tempi si usava molto più spesso di quanto non accada ai giorni attuali).
(continua fra tre giorni...)
Io ormai sono abbastanza rincoglionito, i due neuroni funzionanti danno segni di cedimento e scovare 46 eventi significativi riguardanti la mia piatta e inutile vita è quasi una sfida impossibile. Però ci provo ugualmente ;-)
1970 - Nasco con venti giorni di anticipo, una fretta decisamente inspiegabile considerati i pessimi risultati che seguiranno nel quasi mezzo secolo che segue.
1971 - Mia sorella mi attacca il morbillo. Da quanto mi è stato riferito ho rischiato seriamente di interrompere prematuramente la mia esperienza in questo mondo.
1972 - Imparo a parlare ma non faccio grande uso della comunicazione verbale, un'abitudine che ho mantenuto.
1973 - Il mio primo ricordo nitido: mio padre mi porta a far visita alla mamma in un luogo tutto bianco dove lei sta seduta su un lettino. É chiaramente stanca ma mi sorride felice (scoprirò anni dopo che si trattava di una clinica dove aveva subito un piccolo intervento di routine).
1974 - Mi portano all'asilo ma io rifiuto di rimanerci (la mia sociopatia si manifesta subito).
1975 - La colonna sonora di "Profondo rosso" ascoltata alla radio mi piace talmente tanto che chiedo ai miei genitori di comprarmi il 45 giri con la celebre musica dei Goblin (è opportuno specificare che il film non lo avevo visto).
1976 - Inizio la scuola con parecchio timore, ma all'atto pratico ottengo subito buoni risultati.
1977 - Dopo aver seguito in televisione la palpitante finale di ritorno di Coppa Uefa divento definitivamente tifoso della Juventus.
1978 - Imparo a dattilografare con una vecchia Olivetti di mio padre. Col suo permesso la uso per scrivere storie di guerre e conquiste ambientate in un continente immaginario. Mi premuro anche di creare delle "schede" con le caratteristiche dei popoli e delle nazioni, nonché i profili biografici di re e condottieri.
1979 - La maestra sceglie me per rappresentare la classe in un'iniziativa del comune: alcuni bimbi delle elementari dipingeranno il muro di un parco cittadino con murales creati dalla loro fantasia. Mi sento onorato e provo una grande soddisfazione quando vedo il mio lavoro ultimato. (Una decina di anni dopo il muro in questione verrà imbiancato, come a voler dire: sic transit gloria mundi).
1980 - Durante le vacanze estive in campagna accendo la televisione per guardare i cartoni animati, ma ci sono i signori del telegiornale anche se non è il loro orario. Dicono che c'è stato un attentato a Bologna in cui hanno perso la vita almeno sessanta persone. Lo riferisco subito a mia madre che terrorizzata balbetta: "Avrai capito male, non possono esserci stati sessanta morti..." Purtroppo saranno persino di più.
1981 - Due compagni di classe coi quali esco hanno l'abitudine di "taccheggiare" un grande magazzino, più che altro come prova di coraggio visto che prendono solo oggettini di poco valore. Mi invitano a fare altrettanto per dimostrare che non ho paura (per fortuna non ci beccheranno mai, e d'altronde infrangerò ancora la legge anche in futuro, ad esempio nel 2016...)
1982 - L'Italia partecipa ai mondiali di calcio in Spagna e li vince. Per motivi anagrafici vivo l'evento con un'intensità emotiva enorme, partita dopo partita.
1983 - Durante le vacanze estive abbiamo un grave incidente d'auto: mia madre rischia la vita e resta ricoverata in ospedale per parecchi giorni, io me la cavo con qualche punto. Non scorderò mai il boato dell'impatto, la sensazione d'essere avvolto da un'ondata di calore, lo spostamento d'aria che in realtà era un camioncino penetrato dentro la fiancata sinistra della Ritmo di mio padre.
1984 - Muore mio zio, per me praticamente un nonno visto che quelli di sangue non li ho mai conosciuti. Sono molto legato a lui e non riesco a crederci. Ancora oggi quasi mi aspetto di incontrarlo quando passo vicino a casa sua.
1985 - La finale di Coppa Campioni che avevo atteso con tanta impazienza si trasforma in una mattanza. Ma la cosa che mi farà più male sarà, nei giorni seguenti, leggere scritte sui muri e sentire discorsi di signori adulti che esprimono noncuranza, disprezzo o irrisione per i "giuventini di merda" che sono "crepati" allo stadio Heysel.
1986 - Dei compagni di classe che credevo amici mi "pugnalano alle spalle" in modo inequivocabile nel corso di una festa. La situazione si deteriora ulteriormente col passare dei mesi e la mia già scarsa fiducia verso la "massa" decade del tutto.
1987 - I miei genitori mi concedono - ma solo dopo lunghe suppliche - la mia prima vacanza da solo, una vacanza-studio in Inghilterra. Pochi giorni prima di ripartire telefono a casa tramite un centralino (i cellulari ancora non esistevano) e vengo informato che mia sorella ha partorito la sua prima figlia. Sono appena diventato zio e percepisco lo scorrere del tempo.
1988 - Il 16 giugno insieme a sorella, cognato e altri parenti "under 23" vado al concerto di Bruce Springsteen allo stadio Flaminio.
1989 - Mi iscrivo a Lingue e Letterature Straniere a Roma. Inizio a frequentare i corsi e a leggere i testi d'esame, ma leggo anche romanzi e saggi non attinenti agli studi universitari. La passione per i libri diventa parte integrante della mia vita.
1990 - Durante le ore di "buco" fra una lezione e l'altra inizio a esplorare Roma. Un giorno arrivo casualmente in un vicolo che sbuca nella piazzetta con la Fontana di Trevi. (Questa scoperta dell'Urbe passo dopo passo mi entusiasma, ancora oggi ho l'abitudine di visitare i luoghi percorrendoli a piedi e perdendomi volontariamente fra le vie).
1991 - Un ragazzo che si allena nella stessa palestra in cui io vado da anni è interessato allo studio delle lingue straniere e mi fa tante domande sul corso di laurea che frequento. In estate io vado in Inghilterra e lui mi chiede se può venire con me. É l'inizio di un'amicizia che dura ancora oggi (proprio lo scorso anno sono stato invitato al pranzo per la comunione di sua figlia).
1992 - A Roma vado nei negozi specializzati in alimentari d'importazione e compro regolarmente tè verde cinese quando ancora è quasi sconosciuto in Italia.
1993 - Ho scoperto già da alcuni anni di avere un raro problema osseo al ginocchio sinistro, talmente raro da farmi scartare per "ridotta abilità militare" alla visita di leva. Nell'estate del 1993 decido di curarlo sottoponendomi a un intervento chirurgico che viene eseguito in anestesia completa (a quei tempi si usava molto più spesso di quanto non accada ai giorni attuali).
(continua fra tre giorni...)
lunedì 3 luglio 2017
Tra laghi e nuvole
Un brevissimo post scritto solo per documentare - indegnamente - alcune delle cose belle che ho ammirato nella settimana appena trascorsa andando in giro fra lago di Garda e lago d'Iseo.
Intanto le vedute sono sempre gradevoli e rilassanti
In genere ricorro al photo editing per ritoccare i miei scatti, ma per molti di quelli fatti tra Sirmione, Iseo, Lovere, Malcesine e i tanti altri paesini lungo le sponde dei due laghi non è servito: troppo bello il paesaggio per necessitare di modifiche.
Gli uccelli lacustri sono le vere star dei due laghi. Non hanno alcuna paura e si avvicinano ai turisti. Se uno tende l'orecchio ha persino l'impressione di udire la mamma che starnazza ai suoi cuccioli: "Degli umani! Presto, avviciniamoci, così ci scattano un po' di foto! Siate teneri e coccolosi così ci danno pure qualcosa da mangiare!"
Io preferisco non dargliene poiché so che pane e pizza gli fanno male ed è meglio che si nutrano di erbe lacustri (quantunque potrei quasi giurare di aver sentito uno degli implumi che sbuffava una cosa tipo: "Mamma, questo è un tirchione! Andiamo a posare per umani più generosi!")
Sono stato anche in cima al monte Baldo, a circa 1750 metri di altezza. I temerari ascendono alla cima percorrendo sentieri di terra battuta in mezzo ai boschi, ma io ho voluto essere ancora più ardimentoso e ci sono andato con la funivia. Oh, ci vuole coraggio a salire su quella cabina sospesa nel vuoto, eh! E se per caso cadesse? ;-P
La natura ha fatto il suo, ma anche l'uomo ha saputo abbellire i luoghi. Le chiese sono meravigliose. Paradossalmente più i paesi sono piccoli, più le chiese sono sfarzose all'interno, con decori, affreschi, marmi e dorature.
Anche le case private sono spesso graziose: si va da quelle con le pareti dipinte con effetti trompe l'oeuil ai palazzi in stile classico veneto (soprattutto sulla sponda gardesana orientale ovviamente) sino a villini di epoca più recente in stile liberty.
Insomma, le mie ferie per ora sono finite, ma ho l'impressione che per ferragosto la ditta resterà chiusa qualche giorno e magari avrò modo di... scattare altre foto ;-)
Intanto le vedute sono sempre gradevoli e rilassanti
In genere ricorro al photo editing per ritoccare i miei scatti, ma per molti di quelli fatti tra Sirmione, Iseo, Lovere, Malcesine e i tanti altri paesini lungo le sponde dei due laghi non è servito: troppo bello il paesaggio per necessitare di modifiche.
Gli uccelli lacustri sono le vere star dei due laghi. Non hanno alcuna paura e si avvicinano ai turisti. Se uno tende l'orecchio ha persino l'impressione di udire la mamma che starnazza ai suoi cuccioli: "Degli umani! Presto, avviciniamoci, così ci scattano un po' di foto! Siate teneri e coccolosi così ci danno pure qualcosa da mangiare!"
Io preferisco non dargliene poiché so che pane e pizza gli fanno male ed è meglio che si nutrano di erbe lacustri (quantunque potrei quasi giurare di aver sentito uno degli implumi che sbuffava una cosa tipo: "Mamma, questo è un tirchione! Andiamo a posare per umani più generosi!")
Sono stato anche in cima al monte Baldo, a circa 1750 metri di altezza. I temerari ascendono alla cima percorrendo sentieri di terra battuta in mezzo ai boschi, ma io ho voluto essere ancora più ardimentoso e ci sono andato con la funivia. Oh, ci vuole coraggio a salire su quella cabina sospesa nel vuoto, eh! E se per caso cadesse? ;-P
La natura ha fatto il suo, ma anche l'uomo ha saputo abbellire i luoghi. Le chiese sono meravigliose. Paradossalmente più i paesi sono piccoli, più le chiese sono sfarzose all'interno, con decori, affreschi, marmi e dorature.
Anche le case private sono spesso graziose: si va da quelle con le pareti dipinte con effetti trompe l'oeuil ai palazzi in stile classico veneto (soprattutto sulla sponda gardesana orientale ovviamente) sino a villini di epoca più recente in stile liberty.
Insomma, le mie ferie per ora sono finite, ma ho l'impressione che per ferragosto la ditta resterà chiusa qualche giorno e magari avrò modo di... scattare altre foto ;-)