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lunedì 14 dicembre 2009

Mikhail Vrubel'


Avevo accennato ad artisti che hanno cercato di superare il classicismo (come Gustave Moreau) sfociando nel simbolismo, la grande corrente artistica da cui deriva quasi tutto il figurativo moderno.
Il pittore russo Vrubel, vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo, é passato attraverso un processo del genere. Da un lato é cresciuto nella tradizione greco-bizantina del suo paese e ha curato gli splendidi mosaici della chiesa di San Cirillo a Kiev, dall'altro ha creato delle tele con uno stile più affine alle nuove tendenze che si stavano diffondendo in Europa: pennellate meno nitide ma più evocative, immagini che si sgranano, figure che sembrano confondersi in macchie di colore...
Le sue opere più famose relative a questo tentativo di superamento del classicismo sono una serie di quadri ispirati dal poema "Il demone" di Lermontov.
La figura del demone diventa carica di umanità, rappresentata con tratti sicuramente poco accademici ma carichi di tensione emotiva. E' emblematica una delle immagini di questa "serie" pittorica, in cui al centro vi é una figura angelica che sovrasta il demone ripiegato su se stesso: il confronto con i santi impeccabili della chiesa di San Cirillo denota la doppia anima di questo artista classicista e simbolista. Un contrasto che a volte si annida nel lavoro di qualunque creatore, che si sente lacerato fra tradizione e innovazione e tenta di seguire entrambe le strade conciliandole o separandole rigidamente. Magari ne parlerò in un altro post.


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