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domenica 28 marzo 2010

Limbo

Una cosa che ho imparato é che nei periodi di demoralizzazione occore rimanere inerte.
La vita non si ferma, continua anche durante queste fasi che durano settimane, a volte mesi, e quindi ci sono una serie di azioni da compiere, decisioni da prendere, scelte da fare. Però la lucidità non é la stessa. Così capita di compiere delle azioni assurde, prendere decisioni sbagliate, fare delle scelte demenziali. E le conseguenze bisogna portarsele appresso anche quando si ritorna all'equilibrio. Con qualche problema in più a causa delle stronzate commesse durante la fase di demoralizzazione, problemi che ci vorrà tempo a smaltire, forse tutta la vita...
Così mi astengo il più possibile da ogni azione, soprattutto per le cose importanti.
Ma anche per una cosa frivola come questo blog preferisco astenermi da ogni iniziativa. Se seguissi l'ispirazione del momento potrei chiuderlo, oppure rendere disponibili tutti i miei scritti in download gratuito, oppure trasformarlo in un blog personale senza alcun riferimento alla letteratura... (ecco, un altro motivo per cui in questi periodi é meglio non fare nulla é che l'ispirazione del momento passa da un estremo all'altro con una rapidità impressionante, e basta poco a compiere un gesto pensando di aver fatto la cosa giusta per poi pentirsi trenta secondi dopo).
Un po' come succede al pc di casa:
Attendere prego - il sistema é sovraccarico - si consiglia di spegnere e riavviare
Aspetto pazientemente il mio reload...

2 commenti:

  1. Il mio consiglio personale: stiracchiati, fai un bel respiro.
    Approfitta della bella stagione, rosicchiati una mezza giornata dagli impegni (meglio ancora, una intera) e vattene in giro, a telefonino spento.
    Comprati un tascabile all'edicola della stazione e sali un treno che non ti porta né troppo lontano, né troppo vicino.
    Guarda dal finestrino. Sonnecchia. Attacca bottone con un passeggero.
    Comprati un panino e mangialo passeggiando, su un ponte o su un lungomare.
    Vai a vedere un film nel pomeriggio quando non c'è nessuno.
    Fermati in una piazza con una fontana e fanne uno schizzo sul quaderno.
    Entra in un bar che non conosci, siediti e ascolta per un po' quello che dicono gli altri avventori.
    Cena in una trattoria di quelle con la tovaglia a quadrettoni e bevi un bicchiere di vino in più del solito.
    Tornatene a casa e non accendere la tv.
    Reload.

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  2. Seguito il consiglio, anche se solo per un paio d'ore, il massimo che mi posso permettere in questo periodo.
    E' servito.

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