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venerdì 14 maggio 2010

Il print-on-demand si affaccia da Feltrinelli...

... ma non nel modo in cui speravano alcuni (meglio precisarlo subito per evitare che il titolo provochi ottimismo ingiustificato).
Il fatto: il portale ilmiolibro specializzato in print-on-demand (di cui sono peraltro utente), aggiunge da oggi un servizio supplementare: la possibilità di vendere i propri libri autoprodotti tramite la catena libraria e il sito internet della Feltrinelli. In fondo 'ilmiolibro' appartiene a un gigante dell'editoria come il gruppo Repubblica/Espresso, quindi era inevitabile che prima o poi si accordasse con altri giganti del settore.
I termini del servizio sono spiegati in questa pagina web.
Riassumendo in poche parole: i libri autoprodotti non sarebbero certo esposti negli scaffali delle librerie Feltrinelli, e un eventuale acquirente può semplicemente ordinare il libro presso un punto vendita feltrinelliano, attendendo poi alcuni giorni per la consegna (il tempo di stamparlo). Oppure può ordinarlo direttamente sul sito LaFeltrinelli, e in questo caso c'é il vantaggio di poter abbinare l'acquisto con altri testi dell'editoria ufficiale (esempio: se convinco mio cugino a comprare un mio libro autoprodotto con questo sistema, lui può inserire nel carrello "Gigantesca cagata" di Ariano Geta, "Il codice da Vinci" di Dan Brown e "La cattedrale del mare" di Ildefonso Falcones).
Il servizio non é gratuito, ma non ha costi assurdi e comunque quanto meno fornisce un codice isbn al proprio libro [EDIT: come da segnalazione in uno dei commenti, verificata e risultata corretta, viene fornito solo un codice a barre di tipo commerciale, ma NON un codice isbn].
Perplessità: purtroppo quelle tipiche del print-on-demand. Intanto la qualità dello scritto: qualunque analfabeta ambizioso (come me ad esempio) può pubblicare un romanzo con questo sistema, senza che il suo libro sia stato sottoposto a nessun giudizio da parte di lettori ed editors competenti.
Poi la pubblicità: anche ipotizzando che, con l'aiuto di ghost writers esperti, uno riesca a scrivere qualcosa di veramente originale, però deve farlo conoscere ai potenziali lettori. I libri prodotti da questo servizio NON sono (é bene ribadirlo) esposti in libreria, bisogna che l'acquirente sappia della loro esistenza tramite altri canali (messaggi su facebook, supplica di prenderne una copia da parte del parente che ha scritto il presunto capolavoro). In poche parole: la promozione resta tutta nelle mani dell'autore.
E poi il prezzo di copertina: devono guadagnarci il tipografo, il sito 'ilmiolibro', il distributore e la Feltrinelli... temo che a queste condizioni é impossibile mantenere un prezzo decente.
Partendo da questi presupposti e dal fatto che il servizio é a pagamento, resta il dubbio sia solo un buon sistema per spillare soldi ai tipici megalomani del vanity-press come quel coglione di Ariano Geta (che per il momento però non intende avvalersi di questa opzione).
Prendiamo il lato positivo: é un passettino in più per avvantaggiare l'autopubblicazione e la distribuzione dei libri autopubblicati a livello nazionale, che non sono necessariamente le cazzate dell'Ariano Geta di turno ma anche reportage e documenti di altro genere prodotti da gruppi o associazioni che vogliono scrivere le loro verità senza passare attraverso le forche caudine dei tagli e delle "correzioni" che applicherebbero la case editrici ufficiali (ovviamente c'é anche qui il rovescio della medaglia: é possibile creare libri tendenziosi e farli circolare senza troppi problemi, certe "organizzazioni" sono bravissime a diffondere tra i propri seguaci idee distorte facendole passare per il Verbo).
Insomma, riassumendo rimane la notizia in se stessa. Tutto il resto sono solo ipotesi e parole.

13 commenti:

  1. Somiglia all'accordo tra Lulu e Amazon. Io ho già un mio testo, realizzato in Pod con Lulu, che è in vendita sul portale di Amazon... con tanto di codice ASIN (una sorta di ISBN). Però ciò è successo gratuitamente e di pura iniziativa Luluiana.
    Il problema è che il codice ASIN fornito da Lulu è legato alle pubblicazioni in lingua inglese e il mio ebook è in italiano. Piccolo problema :(


    http://www.amazon.com/Cometa-Glauco-Silvestri/dp/B002AD1HGQ

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  2. Beh, come dicevo bisogna cercare di scorgere il lato positivo: se un gruppo di persone decidono di scrivere qualcosa di valido ma gli editori ufficiali gli impongono delle correzioni più "politiche" che grammaticali, ci si può auto-produrre e auto-distribuire tramite un canale importante come la Feltrinelli...

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  3. Il codice ASIN è un'acronimo geniale :O
    Secondo me un sistema del genere va bene soltanto per chi è già conosciuto. Se Saviano decide di scrivere un libro e nessuno glielo pubblica per chissà quali motivi, può ricorrere a un servizio del genere, senza sottostare alla censura e/o ai tagli. La pubblicità in questo caso sarebbe virale e ci sarebbe anche una certa "certezza" della qualità. Certo, io no vado a comprare un libro non editato di un Ariano Geta a caso, dovrebbe come minimo farmi vedere le foto di sua sorella nuda. Chi è? Cosa scrive? Come scrive? Nell'incertezza l'acquirente non compra, anche perché con molta probabilità il libro non è esposto. Quindi nel caso degli sconosciuti potrebbe essere un buon servizio complementare: ovvero leggi l' ebook gratis sul mio blogghetto carino e poi se proprio ti va di spendere 15 euro sappi che lo puoi trovare alla Feltrinelli. Sempre meglio di Lulu che comunque comporta delle spese di spedizione non indifferenti. In questo caso sì. Anzi, a te consiglio di fare così, Ariano.

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  4. @Mirco: Esatto, hai capito il senso del mio post nella parte finale.
    Per quanto riguarda Ariano Geta, beh, se dovesse ricevere 50 (non una di meno) recensioni entusiastiche su un suo ebook, considererà l'ipotesi di tentare questa forma di autopubblicazione...

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  5. Credo purtroppo che non sia una soluzione utile. Il POD autoprodotto non vende praticamente nulla, e anche con un servizio del genere credo che le cose cambierebbero poco.

    Per vendere un libro serve prima di tutto il marketing, cosa che io non conosco e comunque non so fare, e poi una presenza "fisica" in libreria anche per attirare l'occhio di chi compra.

    Simone

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  6. Non avevo letto il seguente punto:
    a). Il costo del servizio è di 40 euro + iva e ti garantisce di poter vendere il tuo libro dal momento dell’attivazione fino al 31 dicembre 2011.

    Quindi niente, lascia stare, ritiro quello che ho detto

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  7. E questo punto:
    b). Fino al 30 giugno, se acquistate un minimo di 60 copie personali del vostro libro (per voi, per gli amici, da distribuire nell’ambito di una presentazione) potrete attivare il servizio gratuitamente

    Fa di ilmiolibro non più un servizio POD ma una casa editrice a pagamento.

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  8. E' uno strumento in più per chi proprio non vuole rinunciare a vedere la propria roba stampata. Con tutti i limiti che dite voi.
    E cmq in libreria c'è un sacco di robaccia regolarmente pubblicata, quindi di che scandalizzarsi.

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  9. ATTENZIONE! Il mio libro non fornisce il codice ISBN, ho chiesto esplicitamente informazioni in merito e mi hanno risposto anche un po' arrogantemente che loro non sono editori ma si considerano stampatori...peccato! Fanno presa sul fatto che hanno come portale di diffusione il sito della Feltrinelli, ma in caso di saggi (come interessa a me) che cmq non venderanno molte copie è molto importante avere l'ISBN e il fatto che l'opera possa essere depositata nelle principali biblioteche nazionali...

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  10. Grazie per la segnalazione. Ho già corretto il post.

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  11. OH OH!.. "Gigantesca cagata" me lo comprerebbi subito! Ma davvero si trova alla Feltrinelli?..
    Grande Ariano!

    by Il bambinello

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  12. Tutto vero quello che leggo qui! Ma le grandi opere ovunque sanno sempre riconoscerle... la scrittura è arte, pertanto soggettiva

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  13. Se sei qualcosa o nessuno dipende solo da te!
    Non serve ricorrere a un bel niente.
    Scrivi scrivi e scrivi... insomma coltiva la tua arte e il resto verrà da sè ma se non hai stoffa ma solo passione, allora hai ottime possibilità di raggiungere la perfezione;)

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