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venerdì 23 luglio 2010

(A)socialità geniali

Come promesso, stavolta pago pegno. Ebbene sì, gli (a)sociali qualche difetto ce l'hanno, alcuni decisamente gravi, e ovviamente io non faccio eccezione...

(A)sociali eruditi
I loner vengono sempre guardati con sospetto. Quando si leggono notizie tipo:
“Tranquillo impiegato commette una strage sparando come un invasato sui suoi colleghi di lavoro”
tutti pensano che sia un loner andato fuori di testa. E in alcuni casi è vero. Ammetto che quando ero più giovane e più analfabeta spesso reagivo come una iena nevrotica ogni volta che subivo dei soprusi, veri o presunti (spesso molto presunti). In linea di massima le reazioni violente sono tipiche degli asociali con un livello culturale basso.
Invece quelli con tendenze artistico-letterarie elevate sono un pericolo per se stessi, più che per gli altri…
Faccio un elenco di loner famosi ed eruditi:

Vincent Van Gogh (1853-1890) pittore olandese
John William Godward (1861-1922) pittore inglese
Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) pittore italiano
Raymond Roussel (1877-1933) poeta e scrittore francese
Antonin Artaud (1896-1948) drammaturgo francese
Robert Ervin Howard (1906-1936) scrittore americano
Cesare Pavese (1908-1950) poeta e scrittore italiano
Osamu Dazai (1909-1948) scrittore giapponese
Guido Morselli (1912-1973) scrittore italiano

Avete notato cosa hanno in comune tra loro?
No?
Beh, io sì. E poichè sono diventato un loner con tendenze artistico-culturali (anche se meno famoso dei succitati) ho ritenuto opportuno adottare una serie di precauzioni personali per non aggiungermi a quell'elenco in modo diverso da quello che avrei sperato… Per capirci:

-non possiedo armi da fuoco
-non ho oggetti taglienti in casa e utilizzo solo coltelli di plastica
-evito accuratamente le farmacie e ogni tipo di tranquillante
-a casa non ho bombole o stufe o forni a gas
-abito al pianterreno e mi tengo lontano da balconi, scogliere e strapiombi
-non mi avventuro mai in barca in mezzo al mare (e neppure in un semplice lago)
-per quanto solitario, sto sempre in contesti dove c’è gente che possa tenermi d’occhio e, all’occorrenza, impedirmi di “commettere atti sconsiderati”…

… soprattutto però, cerco di scherzare, di non prendere le cose sul serio, e di accorgermi sempre quanto è bello il mondo che mi circonda (persino un loner immaturo e complessato come me riesce sempre ad apprezzare la vita :-)

2 commenti:

  1. Per carità! Solitario sì, ma non così autolesionista. Preferisco la filosofica di Thoreau che hai citato un post fa :)

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  2. Nel casso, facci sapere un po' prima.
    Lo trasformiamo in un "Evento Mediatico™". ;)

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