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mercoledì 20 aprile 2011

Progetti di lunghissima durata

Per inclinazione tendo a semplificare. Abbreviare. Concentrare anziché espandere.
Questo atteggiamento mi domina anche nella lettura e nella scrittura, dove prediligo le narrazioni brevi rispetto a quelle sterminate. 
Ma tutte le regole hanno la loro eccezione, come pure le abitudini. E quando mi capita di eccepire lo faccio in modo esagerato.
Tra i libri che più mi hanno appassionato e che ho vissuto pagina dopo pagina nonostante la loro lunghezza notevole, ci sono due opere diversissime fra loro, accomunate solo dalle dimensioni: il “Decameron” e “Il Signore degli Anelli”.
Ma l’opera letteraria che più di tutte mi coinvolge, e che entrerà a far parte dei ‘librivissuti’ quando avrò finito di leggerla, è un libro composto da tanti libri, una raccolta gigantesca di racconti che non mi stanca mai, anche se ci vorrà tantissimo tempo per leggerla tutta. Mi riferisco alle 237 narrazioni che costituiscono le “Novelle per un anno” di Luigi Pirandello. Io ne ho concluse meno della metà, quindi considerando i miei tempi di lettura e la tendenza a alternare autori diversi anziché concentrarmi su uno solo, posso ipotizzare che saranno necessari anni (nel vero senso della parola) per arrivare all’ultimo racconto.
Insomma, un progetto di lettura in nettissimo contrasto con le mie tendenze. O forse adatto, proprio perché la suddivisione in novelle mi permette di alternarlo con altri libri, cosa che non potrei fare con un romanzo unitario.
Per quanto riguarda la scrittura invece, l’unico progetto di dimensioni notevoli in cui mi sono cimentato è una trilogia di cui ho già concluso il secondo libro (ma è da rivedere), e che attualmente mi sta impegnando per la stesura del primo. Il terzo… vabbè, calma. È un progetto di lunga durata, quindi meglio non correre troppo ;-)

P.S. - Comunicazione di servizio: causa immeritate (ma comunque ben accette) ferie pasquali, sarò assente dal 22 al 27 aprile. Ho comunque programmato un paio di messaggi per non fermare l'attività del blog.

2 commenti:

  1. Ho letto poco Pirandello, e forse ho fatto male, ma non è proprio uno dei miei preferti. Per i tuoi progetti di scrittura, vedo che guardi lontano. Bene, bene, più l'attesa è lunga più cresce la cuiosità.
    Temistocle

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  2. A volte i libri "grandi" spaventano. Poi li inizi e speri che non finiscano mai.

    E' bello che tu scriva il secondo libri di una trilogia anche se non hai pubblicato il primo. Io non ho avuto coraggio di terminarla. Forse dovrei comunque farlo.

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