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venerdì 30 settembre 2011

Thangka

 Avevo già parlato di raw art, ovvero di forme espressive artistiche che nascono in modo spontaneo in persone prive di basi accademiche.
Ma esistono altri tipi di rappresentazioni figurative che non possono essere inquadrate all'interno dei nostri canoni di riferimento, e tuttavia hanno una loro suggestività.
Una di queste è il thangka, una pittura rituale tibetana dai complessi significati religiosi.
I soggetti sono sempre correlati al buddhismo, peraltro nelle forme del lamaismo tibetano, quindi con una serie di riferimenti alle varie manifestazioni del Buddha nel corso dei millenni, e alle numerose figure e personificazioni spirituali che lo attorniano.
Da un punto di visto artistico sono spesso estremamente ingenue (anche se, come dicevo, dietro le immagini si nascondono riferimenti sacri assolutamente incomprensibili per noi). Al tempo stesso però i forti contrasti cromatici, le figure "primitive" e l'accuratezza naif con la quale vengono rifiniti i singoli dettagli le rendono non prive di fascino, un po' come i graffiti di epoca preistorica o un certo tipo di artigianato etnico.
Colgo l'occasione per rammentare che il Tibet purtroppo NON è un paese indipendente. É stato forzatamente annesso alla Cina nel 1949, e i suoi abitanti si sono opposti a questo atto unilaterale facendo pochissimo ricorso alla violenza (comunque inutile contro il colosso cinese) e cercando la via diplomatica o, purtroppo, l'esilio.
É bene non dimenticarlo, anche se noi singoli possiamo fare poco. Ma almeno esserne consapevoli.

3 commenti:

  1. Mi permetto di citare, a proposito di arte sacra, le icone (essenzialmente di provenienza ortodossa e da qualche decennio 'preda' anche della cultura cattolica). Anche lì si tratta di dipinti, con a volte parti in sfoglia d'oro, piene di simboli da decidrare: ogni colore ha un significato, la posizione dei personaggi ne hanno un altro, ecc. E' un po' il discorso dei tarocchi e delle carte per la divinazione in genere. Ho visto in Calabria un paio di chiese comopletamente istoriate con affreschi di icone, anche se in stile moderno e facevano una certa impressione (positiva!).

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  2. Buonasera Ariano,
    Come al solito non capisco un fico secco (e l'arte sacra no ci provo nemmeno a capirla) ma ti lascio un saluto :)

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  3. @ Tim : esatto, l'aspetto mistico ha la sua importanza.
    @ Michela : in realtà non c'è da capire, solo un buddhista qui potrebbe capire. C'é solo da ammirare e sentirsi interessati oppure restare indifferenti ;-)

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