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giovedì 5 aprile 2012

Ciao Kurt

Questo blog è dedicato interamente alle mie smanie scrittorie e, talvolta, a qualche outing personale. I miei interessi non si esauriscono nei libri e nell'arte, però avevo deciso che in questo piccolo angolo del web non avrei parlato di altro.
Solo per oggi dedico un post alla musica, che ha sempre occupato un posto importante tra le cose che mi piacciono. Il motivo dell'eccezione è Kurt Cobain, di cui cade oggi l'anniversario della morte. Era il 5 aprile del '94, non ero più un adolescente, eppure ho provato un disappunto enorme. So che può sembrare idiota ciò che sto per dire, ma i Nirvana sono stati il gruppo che è mancato alla mia adolescenza. Negli anni '80 così glamour e patinati, ascoltavo la stessa musica che ascoltavano tutti, ma non mi è rimasto quasi nulla di quel periodo.
Quando ho sentito le note di Kurt, Krist e Dave si è sbloccato qualcosa, anche se ormai ero uno studente universitario. Solo dopo molto tempo che ascoltavo la loro musica mi sono interessato a Kurt Cobain come personaggio, e ho scoperto qualche affinità con la sua adolescenza scolastica non proprio piacevole.
Quel giorno ci rimasi davvero male come ho detto. L'intossicazione da farmaci a Roma, poche settimane prima, purtroppo era già un chiaro segnale, e posso quasi dire che me lo aspettavo anche se speravo tanto di sbagliarmi.
Peraltro per me quello era un periodo particolare. La prima metà degli anni '90 la ricordo come una giostra impazzita in cui l'umore e le speranze per il futuro salivano e scendevano senza preavviso, giornate nere e giornate più luminose si alternavano continuamente tra loro. E la musica di Kurt Cobain mi accompagnava...
Posso dire che avrei preferito un'icona sbiadita ancora viva a una leggenda morta, ma evidentemente le stelle più lucenti talvolta si consumano più in fretta.
Ciao Kurt, e grazie per la tua musica.

15 commenti:

  1. Purtroppo non sono mai riuscito ad apprezzare l'arte di Cobain, assieme a tutto il movimento grunge che non mi ha mai veramente convinto.
    Ma capisco bene come accadimenti e periodi nelle nostre vite possano accompagnarsi e trovare affinità con quelle di artisti che hanno un significato particolare per noi.
    Chissà, magari recupererò qualcosa di suo più avanti... anzi, accetto consigli.

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    1. Essendo stati i Nirvana un gruppo dalla produzione sicuramente nota e assai trasmessa su radio e tv, se non ti hanno fatto scattare la scintilla in quel momento presumo che non siano proprio il tuo genere. Comunque, ti propongo un loro classico: "Heart-shaped box", e un pezzo meno noto "Serve the servants". Se ti lasciano indifferente, probabilmente i Nirvana non sono compatibili coi tuoi gusti musicali.

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    2. Luke: secondo me i Nirvana "veri" sono quelli con Grohl (quello dei Foo Fighters, che evidentemente era l'unico un po' meglio a suonare) e prima che Kurt iniziasse la discesa devastante.

      Insomma Nevermind e basta, gli altri dischi sono tutto sommato un po' deprimenti e basta.

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  2. Metà e metà, alcune cose mi sono piaciute, altre no:-)

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  3. Quella del video, sì, comunque... era un po' con la sentivo:-)

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  4. Non ho mai amato più di tanto i Nirvana e tutti i gruppi simili, perché è una musica lontana dai miei gusti. Forse i testi avrebbero potuto dirmi qualcosa, ma io non capisco, purtroppo, l'inglese. E non amo particolarmente, come sai, gli artisti "maledetti", forse anche perché la loro morte serve poi sempre ad altri a pompare le vendite e a farne miti e idoli. Quindi non posso dare un giudizio sull'uomo come artista.

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    1. Lui è stato un maledetto sincero. Come puoi vedere guardandoti attorno (anche negli ultimi decenni) la scena musicale è piena di finti maledetti creati a tavolino, lui invece era sincero, così come erano sinceri Jimi Hendrix e Jim Morrison.
      Riguardo la musica, beh, quella ovviamente è un gusto individuale, e non può piacere se non si amano le chitarre elettriche.

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  5. Da una parte ho letto che Smells like teen spirit sta alla nostra (mia, non sono sicuro di quanti anni hai) generazione come Stairway to heaven stava a quella passata.

    Sono piuttosto d'accordo: la confusione e la disillusione della vita con la voglia di rivalsa perennemente repressa di quelli della mia età sono esattamente riassunti in un brano che non volendo è diventato un simbolo e che - lo vedo anche dai commenti - chi non aveva 16-20 anni a quell'epoca non riesce a capire.

    Dico anche non volendo perché Kurt è una vittima e un derivato, non il promotore di un certo modo di scontrarsi con la vita. E le canzoni dei Nirvana al di fuori di Nevermind non sono gran che e non hanno nemmeno molto senso di esistere - almeno secondo me.

    Simone

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    1. Condivido praticamente tutto quel che dici, tranne quando dici che al di fuori di Nevermind non sono un granché. "In utero" per me è un ottimo album, e anche in "Incesticide" e "Bleach" ci sono momenti di grande musica.

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    2. A me gli altri album solo se li risento mi prende l'ansia, i testi non si capiscono, suonano male e Kurt è stonato. Però insomma so' gusti! :)

      Simone

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  6. Anni 90 = Grunge
    Anni 90 = Techno hardcore

    Io le seguivo tutte queste correnti alternative.

    I Nirvana erano, sono e saranno sempre nel mio cuore.

    Grazie Kurt é_è

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  7. Ricordo che quand'ero piccolino e andavo a casa di mio cugino, lui ascoltava in loop unicamente Nevermind, e almeno 150 volte il più classico dei classici "Smells like teen spirit". Mi ricordo che quando Kobain morì, se ne restò un paio di giorni chiuso in casa ad abbracciare l'album.

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    1. Io non ho avuto reazioni del genere ma ci soffrii moltissimo. Era come se avessi perso qualcosa.

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