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venerdì 7 dicembre 2012

Come avviene la selezione?

Tanto per pormi una domanda oziosa, mi chiedevo come vengano selezionati gli autori stranieri – storici e contemporanei – al fine di essere tradotti e pubblicati in italiano.
Questo dubbio mi è sorto notando ad esempio il vuoto italico che c’è attorno a Toson Shimazaki, scrittore giapponese del XIX considerato assai importante per la letteratura del suo paese. Molti altri autori nipponici sono stati tradotti in italiano, e in generale non si può dire che manchi la possibilità di approfondire la conoscenza della narrativa del Sol Levante. Tuttavia, questo autore manca. È stato tradotto in inglese e francese, ma non in italiano. Non viene nominato neppure nella “garzantina” della letteratura.
Mi chiedo se queste selezioni siano solo di natura commerciale, per così dire. Per capirci: coi contemporanei succede verosimilmente che se l’editore che pubblica il tale romanziere nel paese di origine non ha accordi o contatti con nessuna casa editrice in Italia, difficilmente questo verrà tradotto e pubblicato nel nostro paese. Ma se si tratta di un autore ormai storico, per il quale non esiste più il problema del copyright, il discorso pubblicazione ha connotazioni più semplici o forse più complesse?
Sarei curioso di saperlo.

6 commenti:

  1. Vorrei saperlo anche io.. ci sarebbero tante cose meravigliose da poter leggere.. :s

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  2. Ecco, non ti sono d'aiuto ma mi aggrego ai curiosi!

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  3. Ho notato che di solito nel nostro paese si tende a tradurre solo gli autori ritenuti più commerciali, quelli che hanno avuto un richiamo al cinema (vedi il caso di Stieg Larson), i casi letterari (finti o veri che siano ) e gli autori di moda.
    Insomma si tende ad andare un po troppo sul sicuro, il che va a deperimento della qualità e della varietà.
    Non si tende ad osare questo è il problema.

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  4. Ma non sapevo che in Italia manca Toson Simazaki le cui poesie mi piacciono... mi dispiace...

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    1. Mi chiedo perché nessun editore ha pensato di pubblicarlo...

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  5. È un discorso che mi fa imbufalire… misteri del buonsenso letterario, o interessi delle case editrici… il problema è che in italia quersto non avviene solo per la letteratura, ma anche per la musica, il cinema e molto altro.

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