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giovedì 24 ottobre 2013

Mondadori si avvicina al self-publishing?

Sembrerebbe che la Mondadori, quella che più di ogni altra è, nell'immaginario collettivo nazionale, LA casa editrice, si stia avvicinando al mondo del self-publishing.
In realtà le dichiarazionio rilasciate a tal proposito sono ambigue. Si parla di "pop-publishing" (?) definendolo come una piattaforma "in cui viene data a tutti la possibilità di acquisire gratuitamente competenze sulla scrittura e sulla pubblicazione, per poi, nel caso, auto-pubblicarsi..."
Il 29 ottobre se ne dovrebbe sapere qualcosa di più, però al momento attuale la risposta specifica dell'editore alla possibilità di auto-pubblicazione diretta è: "No, chi vorrà, potrà servirsi dei portali di self-publishing già esistenti. Ovviamente sarà presente un link diretto alla versione italiana del portale di Kobo, visto che sono nostri partner". I dettagli sull'intervista li trovate qui.
Se eventualmente cambiassero idea, potrebbe avverarsi una situazione piuttosto particolare: tutti noi scribacchini potremmo rispondere all'inevitabile domanda: "Ma i tuoi libri li pubblica Mondandori?" con un serissimo: "Sì, il mio romanzo è stato [omissis: AUTO-]pubblicato da Mondadori".

11 commenti:

  1. Si reinventano come agenzia letteraria? Non capisco la gratuità però. Mi sto immaginando una pagina di FAQ, o qualcosa di informativo e più elaborato, che indirizzi l'auto-pubblicante a produrre un ebook con tutti i crismi, per esempio ovviando ai problemi tipici: editing assente, refusi, impaginazione approssimativa. E poi, naturalmente, indirizzare al servizio di Kobo, dato che già c'è e in Italia è partner della grande M.
    Però, non mi convince la mia idea. Insomma, è ciò che dovrebbe fare, piuttosto, il portale di self-publishing (e che spesso non fa, a quanto ho avuto modo di vedere).

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    1. In effetti è tutto piuttosto vago... ne sapremo qualcosa di più fra qualche giorno.

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  2. La crisi fa scricchiolare anche i più grossi, a quanto pare...

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    1. Come forse ricorderai, il nano di Arcore ha preso Mondadori e lo fatto in maniera scorretta pure lì... mega-multa da pagare a De Benedetti, e più in generale problemi finaziari per l'editore... Vediamo se riescono a pararsi il sedere prendendo il posto del gruppo Albatros...

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  3. Certo che sarebbe un ulteriore caduta da parte della Mondadori.

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    1. Caduta magari no, più un adeguamento ai tempi nuovi. Già adesso la Feltrinelli è collegata a ilmiolibrokataweb (print-on-demand) e idem il gruppo Mauri-Spagnol che ha, tra le sue tante case editrici, anche una dedicata solo al print-on-demand... Quindi, come vedi, sarebbero in ottima compagnia.

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  4. Sono interessato all'utopubblicazione della mia mente in versione cartacea. I proventi saranno investiti in opere umanitarie..
    Un abbraccio ;-)

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  5. Non l'avevo sentita, comunque sul self publishing ci sarebbe molto da dire... io non sono contraria. Anche perché di schifezze se ne pubblicano e poi chi giudica cosa è una schifezza?
    L'unica cosa che distingue le pubblicazioni ufficiali dalle autopubblicazioni, a mio avviso, è l'editing... perché una casa editrice seria lo fa e quindi elimina strafalcioni e refusi, che, se ti autopubblichi, rimangono nel tuo libro.
    Sul sito che hai citato prima ilmiolibro, hai la possibilità di leggere diverse pagine, prima di acquistare, sufficienti a capire se l'autore sa scrivere in italiano oppure no o se ci sono migliaia di refusi...io ho acquistato 3 libri che mi sono piaciuti molto.

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    1. Anch'io ho letto cose interessanti che non erano state pubblicate da editori tradizionali ma liberamente autopubblicate dall'autore.
      Quando mi capita le segnalo sul blog.

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