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domenica 28 settembre 2014

I libri più strani della mia biblioteca

Questo post è ispirato a un’idea di Ferruccio di qualche giorno fa e parte da una domanda abbastanza semplice: quali sono i libri più strani presenti nella tua biblioteca personale? La mia si compone di alcune centinaia di volumi, e per la maggior parte è costituita da opere di narrativa. C’è anche una discreta rappresentanza di monografie di artisti a me graditi, raccolte di poesie, saggi storici, libri illustrati e vari dizionari ed enciclopedie.
Uno dei libri più strani (almeno secondo il mio obiettabile punto di visto) che possiedo è legato a un regalo che ricevetti anni fa. Sapete, tanta gente è convinta che un lettore abituale sia felice di ricevere in regalo un libro molto pubblicizzato, uno di quelli presentati in televisione da Fabio Fazio e recensiti positivamente da “TV Sorrisi & Canzoni”… Così, un conoscente ha pensato bene di regalarmi “Il cane di terracotta” di Andrea Camilleri pensando di farmi chissà quale gradito omaggio… Ma non è il romanzo in questione il libro che io considero strano. Non è il mio genere, però è inoppugnabilmente un testo narrativo e come tale può figurare in qualunque biblioteca. In questo che mi hanno regalato, però, c’era allegato un libriccino più piccolino: una guida alla lettura de “Il cane di terracotta”, neanche fosse una tragedia di Shakespeare o un poema di Leopardi…


Un altro testo strano è legato ai miei anni universitari e all’esame di Linguistica Generale, ovvero lo studio metodologico del linguaggio da un punto di vista strutturale, sonoro, semiotico... È una materia ampia che si interseca con altre discipline, e la trovai particolarmente interessante.


L’esame andò benissimo, ma ancora oggi non riesco a immaginare cosa diamine avrò risposto alle domande riguardanti uno dei testi da studiare che, a distanza di vent’anni, mi provoca ancora il mal di mare anche solo sfogliando qualche pagina…




Infine, un altro testo curioso della mia biblioteca è un frasario da viaggio gentilmente offerto ai propri clienti dal noto marchio di abbigliamento Diesel.


Frasari di tal genere sono abbastanza diffusi, ma questo è pregno della provocatoria ironia che caratterizza l’immagine del marchio sopracitato. Così, ad esempio, nelle frasi da utilizzare per socializzare potete trovare:
[italiano] Come si dice “fuori dalle palle, coglione”?
[english] How do you say, ‘piss off you cunt’?
[deutsch] Wie sagt man: “Hau ab du Arsch”?
mentre tra le espressioni utili quando si va a mangiare in un ristorante spiccano “E questo lo chiamerebbe fresco?” (english: Call this fresh?) o “Perché siete così dannatamente lenti?” (deutsch: Warum sind sie so verdammt langsam?)

… Che ne dite, si possono davvero definire libri strani?

22 commenti:

  1. Io ti potrei citare un libro di cui possiedo una delle poche copie in circolazione, era un antologia di cui l'editore per fare un dispetto ai due curatori dopo averci litigato preferì lasciare tutto lo stampato in magazzino per anni e poi lo fece distruggere completamente.
    Io possiedo la mia copia solo grazie ad un regalo di un mio amico che lavorava come grafico presso questo editore .

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    1. Per la serie: un esemplare unico. Beh, almeno hai qualcosa che si può definire non raro, ma addirittura di più ;-)

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  2. I libri sono sempre delle sorprese.

    Grazie Ariano

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  3. Quel libro di morfologia l'avrei già buttato dalla finestra.. il mio cervello non potrebbe mai comprenderlo.. ahahah!

    Il frasario Diesel invece sembra molto divertente! xD

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  4. I libri di scuola... non ricordo nemmeno dove li ho lasciati... forse dai miei...

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  5. Quel frasario mi sembra molto interessante, chissà cosa contiene :D
    (io ho un frasario giapponese per turisti - comprato per eventuali emergenze - e dentro ci sono frasi spassose) ^^

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  6. Uddiu… qui secondo me è molto difficile la definizione di "strano" perché c'entrano i gusti… una cosa normale per me è strana per te… Io ho un libro di Doodles, che reputo strano e molto divertente. Quando sono andata negli Stati Uniti, eoni fa (le torri gemelle erano ancora in piedi, anche se son crollate poco dopo) in una libreria c'era un volume che raccoglieva fotografie - per fortuna in b/n di cronaca nera. In una la faccia di un tipo - morto - risultava schiacciata e l'infossatura del volto aveva una punta. Ridendo - scusate il macabro sarcasmo ma cercavamo di sdrammatizzare gli orrori - una mia amica fa: "Sembra che gli abbiano tirato un ferro da stiro in faccia…" Poi leggendo la dida abbiamo capito che la moglie lo aveva ucciso proprio in quel modo…
    Sempre negli USA ricordo di aver comprato un libro sugli Oli Essenziali solo perché mi piaceva come era impaginato.

    Poi io possiedo il volume del "Dibattito Epistemologico di Popper" che ai tempi del liceo cercai di leggere e capire, ma a me paiono tutte cose assurde e strane sulle quali non capisco nemmeno perché sia necessario disquisire.

    @Acalia: non avevo dubbi che tu possedessi un frasario Giappo! :-) (e dopotutto, anche io ce l'ho!)

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  7. Io sul blog di Ferruccio ho citato le due enciclopedie dell'era fascista che ho ereditato. Però ho dato un'occhiata alla mia libreria e sono quasi tentato di fare un post anch'io.

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  8. La cosa strana è che tu abbia conservato quei libri...

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  9. Come 'libro strano' potrei citare un'edizione Feltrinelli datata 1955 di 'Noi' scritto da Zamjatin, la stranezza sta proprio nel fatto che nel 2008, nella disperata ricerca di questo testo per l'università e ignorando la possibilità di trovarlo in fotocopia, sono riuscita a recuperare questo testo da una libreria che teneva edizioni di antiquariato per così dire e che non esisteva più in nessuna forma edita! :°D
    Stessa cosa per un testo di un italiano uscito totalmente fuori stampa per la Einaudi che ho trovato in un edizione degli anni '90: Paolo Volponi, Il pianeta irritabile.
    Qui la stranezza oltre alla totale irreperibilità del testo che ho ho trovato grazie ad un colpo di gastonite acuta sta nel testo stesso, in quanto scritto in modo veramente particolare e a tratti suscettibilmente fastidioso, molto sporco e duro. All'epoca è stato complicato comprenderlo, mi era facile perdere il filo!

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    1. Anche queste rarità non sono niente male. Si vede che l'ebook non è ancora sfruttato (libri fuori pubblicazione potrebbero facilmente essere recuperati in quel formato, se gli editori lo volessere).

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  10. Ah ah ah... la guida al cane di terracotta è carina! Ma, per curiosità, cosa c'è scritto?

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    1. Riferimenti al luogo in cui si svolge la vicenda, spiegazioni riguardo certi aspetti della storia... Avendo abbandonato la lettura del romanzo, non mi sono neppure interessato alla sua "guida" ;-)

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    2. da siciliana, che ogni tanto ha difficltà a capire qualche parola, pensavo qualcosa tipo traduttore simultaneo dal camilleriano all'italiano :)

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    3. Ma va? Forse perché tu non sei di Porto Empedocle ;-P

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