PAGINE

lunedì 14 settembre 2015

A proposito di copertine

Non ho mai dato particolare importanza alle copertine dei libri. Sarà che da bimbo ho imparato ad apprezzare la lettura tramite i volumi di mia zia, ed erano libri vecchio stile, come si usavano una volta, testi classici tutti con la copertina rigida di marocchino rosso intarsiato di motivi dorati. Che si trattasse dei sonetti romaneschi di Trilussa o di un romanzo di Dickens, esternamente erano identici.
Ciò che rendeva speciale il libro era il suo contenuto, le parole che leggevo al suo interno aprendo la copertina come uno scrigno (il marocchino rosso intarsiato assomiglia un po' a uno scrigno, non trovate?)
Personalmente ho sempre ritenuto le copertine "fighe" poco più che uno spot pubblicitario: ovvio che ti promettano il meglio e ti facciano sognare, tutte le pubblicità nascono con questo scopo. E spesso (quantunque non sempre) sono ingannevoli.
Ho notato però che tanti lettori attribuiscono un particolare valore alla copertina, pertanto presumo come sempre che sia io a sbagliare col mio atteggiamento troppo minimalista e che dovrei curare maggiormente questo aspetto, se non come lettore, almeno come scribacchino.
Purtroppo temo di essere negato. Me ne sono reso conto mentre sto lavorando alla copertina per "Nazioni immaginarie". Ho sviluppato due idee diverse, una basate sulle bandiere e una sulle mappe geografiche, entrambe con qualche variante...






Ora, mi rendo conto che la terza è la più dilettantesca, quella che davvero rammenta lo scarabocchio d'un ragazzino che s'illude di poter creare la copertina d'un romanzo.
Però, al tempo stesso è la più sincera rispetto allo spirito del libro, che in un certo senso è la fantasia infantile di uno che vorrebbe cambiare il mondo (o inventare un luogo inesistente) proprio come uno... scribacchino che disegna su una carta geografica, col pennarello, uno stato immaginario e ne inventa la storia.
Che ne dite, la terza copertina potrebbe farmi vendere qualche copia in meno?
;-)

45 commenti:

  1. La copertina oggi rappresenta la metà del valore del libro, se non di più. Una copertina accattivante invita all'acquisto compulsivo... E' molto più efficace di una sinossi. Nel tuo caso, rioferendomi al terzo esempio, mi sembra che la parte debole sia il font che hai utilizzato. Dovresti provare a utilizzare font diversi... ce ne sono di migliaia simpatici scaricabili gratuitamente da ogni dove.
    Hai presente i due font che uso nel nome dei miei blog? Tutta roba trovata in rete....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio problema è proprio che non riesco a dare tutta questa importanza alla copertina...
      Comunque proverò a renderla più "accattivante".

      Elimina
  2. Il tuo disinteresse per le copertine, in realtà, sarebbe molto giusto... ma noi esseri umani ci facciamo sempre influenzare dalla prima impressione e non credo ci sia modo di cambiare questo fatto.

    Detto questo, secondo me bisogna distinguere tra copertina che non rivela il contenuto e copertina dilettantistica. Quella che non rivela può stare benissimo anche con i libri di oggi, magari con una grafica un po' più moderna del marocchino, ma il concetto rimane. La copertina dilettantistica, invece, fa un brutta impressione.
    E' come se una ragazza si presentasse spettinata e struccata ad un primo appuntamento, perché chi ha davanti deve dare importanza solo alla bellezza interiore. Ragionamento giustissimo, ma quanti lo apprezzerebbero? Nel migliore dei casi, penserebbero che alla ragazza non importava nulla dell'appuntamento.

    Delle copertine che hai mostrato, secondo me la migliore è la seconda. Se ti piace il concetto della terza, però, secondo me può essere migliorata molto, modificando le scritte.

    RispondiElimina
  3. Io userei la terza, modificandola un po'. Per quanto riguarda l'immagine, ne cercherei una con meno dettagli (poi dev'essere per forza l'America?), tipo quella che ha solo i confini degli stati. Inoltre, cambierei font. E il titolo lo inserirei in un box che prende la parte sinistra, con un po' di trasparenza sullo sfondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Deve essere l'America perché i due stati immaginari sono situati in quel continente. Vediamo un po', ora mi sta venendo il dubbio che forse la cartina geografica potrebbe stare DENTRO il libro, come una cover interna.

      Elimina
  4. Evita la terza... Davvero ehm... brutta, anche cambiando il font. Sembra quella di un libro di geografia delle elementari. Se hai difficoltà con le copertine, il metodo Einaudi, o Urania, potrebbe essere quello migliore da applicare. Il minimalismo difficilmente viene criticato, anzi, spesso piace. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Delle tre è sicuramente la migliore, ma sinceramente non è che sia proprio bella bella :-)

      Elimina
  5. Io sono una fan delle copertine.. ovviamente non è detto che poi compro il libro in questione, ma di certo conquista il mio sguardo e di conseguenza un'occhiatina alla trama.
    Le vecchie copertine in tessuto poi, si beccano mille carezze! xD

    L'ultima copertina è un po' troppo "atlante geografico" ma se riesci a stilizzare in modo interessante (o a farlo fare, o trovarlo) il territorio, sicuramente potrebbe venirne fuori qualcosa di molto bello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PS: ricorda anche che i colori sono molto importanti.. ci deve essere un qualche distacco che catturi l'attenzione quindi sia nella prima che nella seconda è indispensabile un qualche netto contrasto che salti all'occhio (per esempio la bandiera centrale deve infrangere l'uniformità del colore di sfondo per far risaltare il titolo).

      Elimina
    2. Prendo debitamente nota dei tuoi consigli ;-)

      Elimina
  6. Detto sinceramente io preferisco la prima copertina, ma questo è un limite mio che apprezzo una certa tipologia di grafica.

    RispondiElimina
  7. A me la copertina, talvolta, conquista più della trama, perché è il primo impatto che ha l'occhio sulla storia che leggerà.
    Di queste tre l'ultima non mi convince, soprattutto il titolo scritto in verticale, la prima ha i colori deprimenti, sceglierei la seconda, oppure la prima con il blu della seconda.

    RispondiElimina
  8. Sinceramente Ariano?
    La copertina è l'ultima cosa che guardo! Il titolo ma la copertina... non me le ricordo nemmeno!
    Comunque per restare in argomento col tuo post, concordo con Nyu. La terza più stilizzata e meno carta geografica mi piacerebbe.
    Anche il titolo sposterei in orizzontale...
    Ciaoooo

    RispondiElimina
  9. Io sulle copertine la penso come te, tra l'altro molti die libri che amo si distinguono per copertine orribili! Se mai a libro concluso posso apprezzare l'eventuale aderenza della copertina all'opera... Quando compro e-book dal kindle in bianco e nero ci faccio ancora meno caso. È anche vero, però, che per il self spesso è una prova di quanto abbiano lavorato al libro: copertina raffazzonata = editing inesistente...
    Se poi devo scegliere tra le tue, io preferisco la prima, la terza la metto al secondo posto e per ultima la seconda.

    RispondiElimina
  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  11. Anche a me importa soprattutto il contenuto, ma adoro le copertine! Sarà in parte deformazione professionale (visto che faccio la grafica).
    Secondo me devi cmq tenere conto dell'importanza della copertina. Quando la scelta dell'immagine di copertina è ben pensata (che sia una foto o illustrazione già esistente o creata ad hoc) e in qualche modo ha un nesso col contenuto (non spoilerosa), secondo me dà al lettore qualcosa in più. Io avevo anche fatto un corso di illustrazione editoriale a scuola...

    Ti faccio un esempio. Per il Frankenstein di Mary Shelly secondo me la copertina perfetta è la "Creazione di Adamo" di William blake.

    Guardala qui

    Perché? Perché è un'opera abbastanza vicina temporalmente a quella in cui fu poi scritto il romanzo; perché in quell'opera pare che Dio "rinneghi" di aver creato Adamo, quasi fosse un "errore". E adamo ha lo sguardo disperato… odia e ama il suo creatore...
    Apparentemente l'opera non c'entra nulla col contenuto del libro, ma io credo che il nesso sul potere di creare e la reazione del creatore sia molto inerente al racconto. In questo caso la copertina dà un valore aggiunto al libro/racconto e ben si integra col messaggio in essa contenuto.
    Anche se non ti interessa, non sottovalutarla!
    Il mondo lo trovo davvero bruttino!

    RispondiElimina
  12. Dimenticavo… è un po' come l'header del blog… è importante tanto quanto i contenuti IMHO :-)

    RispondiElimina
  13. A me la terza piace :) io mi faccio influenzare dalla copertina sino a un certo punto (anche io leggevo libri monocopertina!), infatti quello che conta sempre di più, per me, è quello che c'è scrittto dentro :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. riguardandole... mi associo a chi ha detto che il titolo lo metterebbe in orizzontale (anche io) e farei la cartina geografica un po' meno precisa... comunque mi piace anche la seconda. Della prima non mi piace il colore, ma non la trovo male.

      Elimina
  14. La copertina secondo è fondamentale e va curata al massimo, Ariano.
    Occupandomi di grafica da una vita, mi permetto di dirti che nessuna delle tre va bene e sinceramente non mi sembrano neppure recuperabili attraverso modifiche.
    Trovo saggio il suggerimento di uno dei commentatori che mi ha preceduto: indirizzati verso il minimalismo stile Einaudi (ma anche Adelphi).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La copertina secondo ME è fondamentale...
      Ma si capiva lo stesso, vero? ;)

      Elimina
    2. Ricomincerò daccapo a lavorarci ;-)

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  15. Se vuoi, ti dò volentieri una mano. ;)

    RispondiElimina
  16. Non faccio caso alle copertine, anzi... il mio criterio di scelta di un libro proprio non è minimamente interessato da ciò.
    Il senso estetico però mi suggerisce che la secondo prova sia la migliore. E darei retta al consiglio di Ivano: minimal e non si sbaglia mai!

    RispondiElimina
  17. Mi piace molto. Penso che rappresenta il contenuto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vai controcorrente, sei l'unica che la ha apprezzata.
      In effetti come dicevo è quella più vicina allo spirito del libro.

      Elimina
  18. La terza potrebbe forse funzionare rinchiudendo in un rettangolo l'immagine e scrivendo autore e titolo nello spazio sovrastante della copertina. Un po' stile Einaudi per capirci ;-)

    RispondiElimina
  19. Guarda se una delle due ti piace. ;)
    https://www.dropbox.com/s/fyk7n13eeb3ieq2/Covers.jpg?dl=0

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono belle entrambe. Forse è più adatta la seconda, con quel senso di "assemblaggio forzato" che in effetti caratterizza la novella principale dell'ebook.
      Grazie mille :-)

      Elimina
    2. Beh, fammi sapere, che poi te la mando.

      Elimina