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martedì 17 maggio 2016

La cinquina dei candidati al premio

Tutto è pronto a Piazza San Marco per la grande serata. Il prestigioso premio letterario sta per essere assegnato, il selezionato pubblico degli invitati ha già occupato i posti a sedere e c'è grande curiosità su quale fra i candidati sarà insignito dell'onore di iscrivere il proprio nome nell'albo dei vincitori.
Tutti e cinque sono presenti all'evento, accomodati ai posti d'onore in prima fila. Ognuno affronta la tensione dell'attesa a modo suo. Ci permettiamo di osservarli sin troppo indiscretamente per cogliere i dettagli più intimi delle loro emozioni.
Il giovane Ugo Foscolo, fedele all'immagine dark che si è creato nel corso degli anni fra sedicenti tentati suicidi e voci mai smentite di abusi di sostanze stupefacenti, se ne sta ombroso e solitario all'estrema sinistra. Ha lo sguardo funereo, si direbbe che si atteggia proprio come il protagonista del suo romanzo Ultime lettere di Jacopo Ortis. Qualche maligno sostiene che sia una tattica per colpire l'attenzione della giuria e dare un'aria di vissuto alla propria opera, prima candidata al premio. Ci permettiamo di commentare che la sua sdegnosità appare effettivamente un po' troppo smaccata per essere del tutto autentica.
Molto composto è invece Alessandro Manzoni, austero, invecchiato, accompagnato dalla moglie che appare seria quanto lui. L'inserimento de I promessi sposi tra la cinquina dei candidati viene intepretata da tanti osservatori come un riconoscimento finale alla sua già lunga e onorata carriera, ricca di successi ma ancora priva del suggello rappresentato dal trionfo in una premiazione letteraria. Il romanzo è piaciuto tantissimo alla generazione dell'autore, un po' meno ai giovani che lo reputano sin troppo demodé. Vedremo cosa ne penserà la giuria.
Sorridente, elegantissimo, Gabriele D'Annunzio domina la scena lanciando occhiate seducenti verso le tante groupies accorse a vedere da vicino il loro idolo. Il giovanotto abruzzese, benché sia ormai vicino alla trentina e denoti una calvizie incipiente, continua a sembrare una star della musica o del cinema piuttosto che della letteratura, e riscuote un successo innegabile presso il pubblico femminile. Il romanzo Il piacere è stato accolto con diffidenza da una parte della critica per l'evidente tentativo di creare clamore con un'opera intesa a dare scandalo, ma la giuria lo ha ritenuto degno dell'onore di contendersi il premio.
Un po' impacciato, nervoso, il professore di liceo Luigi Pirandello muove a scatti la testa mentre il suo sguardo schizza ovunque lungo la piazza e verso il pubblico alle sue spallle, quasi fosse incredulo di trovarsi lì. Nessun famigliare lo ha accompagnato (si vocifera in effetti che la moglie non gradisca affatto le velleità letterarie del coniuge, al punto di rifiutare l'occasione della ribalta mediatica per la quale tante altre donne avrebbero già tirato fuori dall'armadio il loro abito da sera più elegante). Scarsa anche la presenza di sostenitori in platea, ma d'altronde il prof aveva pubblicato quasi esclusivamente su riviste e giornali underground. Il successo editoriale de Il fu Mattia Pascal è stato una vera sorpresa anche per gli esperti del mercato libresco: un fitto passaparola ha favorito evidentemente la vendita del romanzo anche presso lettori che neppure conoscevano il quarantenne scrittore siciliano e ne ha determinato il successo nelle classifiche dei libri più popolari, facendolo scoprire anche ai giurati del premio.
Ma il vero outsider della serata non è il professore bensì l'attempato imprenditore triestino Hector Schmitz, che siede compiaciuto e raggiante al centro della prima fila, giocondo come uno studente in procinto di ricevere la sua laurea e, pertanto, quasi ringiovanito nonostante i capelli imbiancati. Pubblicato con lo pseudonimo di "Italo Svevo", il suo romanzo La coscienza di Zeno ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte di critici qualificati che hanno quasi costretto, per così dire, i giurati del premio a inserirlo nella cinquina. Nel giro di poche settimane il sessantenne scrittore è passato dall'anonimato di un passato in ombra fatto di autopubblicazioni e delusioni al clamore di un presente in cui si ritrova protagonista delle cronache culturali. Il sogno di tutti gli autori poco conosciuti ha preso forma reale nella vita del signor Schmitz ed è ben dipinto sul suo sorriso e sui suoi occhi brillanti di commozione.
Ed ecco che la giuria sale sul palco, a breve sapremo chi sarà il vincitore. Chi se la sente di tentare un pronostico?

22 commenti:

  1. A Venezia non potranno che votare quel gran maialone libertino di D'annunzio.... PS: ma sarà vera quella storia delle costole?

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    1. Mah, secondo me è una voce che lui stesso ha sparso ad arte fedele al principio "si sparli purché si parli". É un volpone, Gabriele.

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  2. Prima rido poi tento il pronostico: vincerà D'Annunzio, very cool!
    E poi oggi vanno di moda i "piaceri" nella letteratura.

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    1. Lui avrebbe scritto "Cinquanta sfumature di grigio perla" ('grigio' e basta era troppo insipido e volgare ;-)

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  3. Gabry vince sicuro, una tipa che lavora in teatro lo ha raccomandato alla grande, poi è troppo figo nonostante sia pelato e abbia i denti marci. Comunque, l'estate scorsa ci siamo fatti un giretto a Fiume perché a detta sua era pieno di mussa ma ti dirò, alla fine era solo pieno di maschi palestrati. Mi ha inviato ieri un sms dove mi racconta di una tipa che ha conosciuto al Lido: "Il flutto su la faccia la percuote;
    ma rimane godendo ella in quell'atto
    fin che l'alta marea non la sommerga.
    Sempre il solito fanfarone.
    Ugo, il mio caro amico di gioventù, oramai lo sento solo quando mi chiama per chiedermi soldi, è a Londra senza una lira, si arrabatta come porta pizze. Corrispondenza di amorosi sensi di qua, corrispondenza di amorosi sensi di la, ma di figa non ne prende. Mi stupisce che abbia trovato la grana per andare a Venezia, boh, magari avrà accettato la proposta di Gabry di andare a lavorare alla Rinascente.

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    1. Glieli ho prestati io. Comunque ha fatto bene ad andare a Londra. Pensa che si era mezzo in testa di fare l'animatore nei villaggi vacanze a Zacinto. "Farò divertire i turisti, li farò sorridere" diceva.
      "Tu? Ma lascia stare, va!" gli ho risposto prima di dargli il centone per il biglietto per Venezia.

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  4. Ma quali sono le quotazioni dei bookmaker? :D

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    1. Niente scommesse, questa non è un'agenzia ippica.
      ;-P

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  5. Io da eterno darkettone voterei per il mio compagno di liceo "Eataly" Svevo ma temo che il poveraccio non abbia speranze, lo sanno tutti che il concorso è truccato vincerà quel raccomandato di Gabry, che ha troppe protezioni politiche ad anche da parte dell'alta borghesia. E' amante di una famosa attrice di Teatro che ha già corrotto tutta la giuria promettendo serate con una nuova moda arrivata dall'Africa chiamata "bunga bunga".
    Dove andremo a finire, Povera Italia?

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    1. Povera patria :-(
      Io però punto su quel prof siciliano...

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  6. Mi piacerebbe che vincesse Hector Schmitz, se non altro per dimostrare che anche nel mare magnum dell'autopubblicazione ci sono libri di qualità, eccome!
    Ma concordo con i commenti precedenti: è quasi sicuro che vinca Gabriele che, nonostante il nome, di angelico ha ben poco.

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  7. Secondo me invece vince Pirandello...

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  8. Io ve lo dirò qunado avrò finito di sbellicarmi ahhahahhhhahahhaha
    E come si chiama il premio?
    L'Ariano d'oro di Venesia????

    No, Gabri no, per favore! Sciupafemmine e balengo.
    Ughetto... sarebbe simpatico ma sorridesse una volta!
    L'italian Svevo... ecco forse lui, ma solo per simpatia perchè... smetto di fumare ma poi va dal tabaccaio e mi ricorda tanto qualcuna... :)

    Alex... mah..... un po' menagramo con i bravi che poi son cattivi e la peste...
    Rinuncio! Non voterei nnessuno :))

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  9. Tzè, giuria venduta -_- E piena di pregiudizi!
    Voto il dark tormentatissimo *__* ("hey babe,
    take a walk on the wild side")
    Bravo Ariano! :D Divertentissimo ^^

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  10. Tifo per Pirandello, ma vince D'Annunzio, fra l'altro, la mossa di presentarsi accompagnato da Lady Gaga ha conquistato il pubblico più modaiolo ;-)

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    1. É sempre un volpone il Vate ;-)
      P.S. anche io tifo Pirandello.

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