PAGINE

giovedì 6 aprile 2017

Un haiku e un quadro in dialogo inconsapevole

Il poeta giapponese Santoka Taneda (1882-1940) e il pittore norvegese Edvard Munch (1863-1944) quasi certamente ignoravano l'uno l'esistenza dell'altro.
Hanno dato forma alla loro inquietudine tramite haiku che non rispettavano la metrica tradizionale e quadri che non si uniformavano alle regole accademiche.
Taneda, dopo una giovinezza costellata di momenti difficili - due fallimenti di diverse attività commerciali della sua famiglia, il suicidio del fratello, il divorzio dalla moglie, la perdita del lavoro e la miseria - all'età di quarantadue anni si fece monaco e iniziò a peregrinare per il Giappone in solitudine. Pregava, chiedeva l'elemosina e componeva haiku.
Munch, in perenne conflitto con il padre e quasi congenitamente portato a cacciarsi in avventure sentimentali tumultuose - una culminata in un apparente tentato omicidio da parte della donna alla quale si era legato - nonostante il discreto successo della sua opera pittorica all'età di quarantacinque anni ebbe un grave esaurimento nervoso che lo costrinse a lunghe cure e, successivamente, a vivere in una sorta di romitaggio in un'isolata fattoria vicino Oslo.
E ora, dopo questa brevissima e lacunosa premessa, posto il quadro Malinconia di Edvard Munch e un haiku di Santoka Taneda:


















Un'intera giornata
e io non ho pronunciato una parola.
Suono di onde.


24 commenti:

  1. Risposte
    1. Soprattutto per chi tende alla depressione, come il qui presente blogger...

      Elimina
  2. Se è un invito, ci provo.

    ​Qui sta il mio involucro
    ma la mia mente è altrove immersa
    nel passato perduto

    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà volevo solo evidenziare quello specifico quadro associandolo a quello specifico haiku.

      Elimina
  3. Non sapevo cosa fosse un haiku. Una piacevole scoperta. Direi che quadro e haiku si completano.
    Spero che ne parlerai ancora di quadri e sulle curiosità giapponesi. Interessante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se vedi i tag "pittura", "poesia" e "myhaiku" puoi fare un riassunto delle puntate precedenti ;-)

      Elimina
    2. Grazie. Andrò a vedere. :)

      Elimina
  4. Che bella idea! E ottimamente svolta. Viene davvero voglia di unirsi alle danze :-)

    RispondiElimina
  5. Che bellissimo posto. Ma non sapevo questo haiku...

    RispondiElimina
  6. Sembrano fatti uno per l'altro. L'haiju per il quadro o viceversa!!! Incredibile!
    Comunque a me pare proprio che il quadro sia descritto magnificamente da quel componimento poetico. E viceversa, ovvio.

    Però se mi istighi ahhahahahaha

    Guardo il mare
    ma son così assorto:
    penso e penso

    Ciaoooo

    RispondiElimina
  7. Certo, il mondo degli artisti famosi, che siano pittori, poeti, musicisti, è costellato da esperienze di vita traumatiche e momenti altamente drammatici: forse è questo che li rende così affascinanti. La tua associazione è riuscita perfettamente: parole e immagine si sposano alla perfezione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso che certi momenti drammatici li viviamo tutti, la "trasformazione" in artista è forse qualcosa di ancora più intimo. Però questi drammi sicuramente spingono coloro che hanno un'inclinazione artistica a esorcizzarli usandoli come ispirazione delle loro opere.

      Elimina
  8. Che meraviglia *__* I ribelli della poesia e della pittura perfettamente associati :O
    Ariano, una prova superba questa!

    RispondiElimina
  9. Non sapevo che Munch fosse stato fatto oggetto di un tentato omicidio da parte di una donna! Mi sono venuti in mente i rapporti tumultuosi di Rimbaud e Verlaine, culminati nel tentativo di quest'ultimo di uccidere il giovane compagno.
    L'abbinamento che hai fatto è perfetto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fu una situazione ambigua, lui aveva lasciato Tulla Larsen e lei tornò per un incontro chiarificatore durante il quale partì un colpo di pistola, ufficialmente (e forse anche veramente, chissà) classificato come un colpo "accidentale".

      Elimina
  10. Lo stesso senso di solitudine a cui rimanda l’haiku di Taneda trasuda dalla tela di Munch. Bellissimo abbinamento e bellissimo anche questo haiku che non conoscevo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Santoka Taneda non è il più famoso fra i poeti giapponesi, però ha mantenuto viva la tradizione del "poeta errante".

      Elimina