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venerdì 15 settembre 2017

Modalità acida "on" - 2

Un'altra situazione scribacchina tipica in cui una fase acida può essere problematica è quando si sta lavorando a un manoscritto.
Vi faccio un esempio rapido.
Lo scribacchino Getiano Arieta (nome inventato a caso) sta elaborando un racconto sentimentale. Però è in una giornata acida... Incurante di tale stato d'animo inizia a abbozzare la narrazione.

Aveva deciso di innamorarsi di lei la prima volta che l'aveva vista, sebbene non fosse affatto bella. Era semmai bruttina. Ai tempi delle scuole superiori alcuni compagni dispettosi l'avevano goliardicamente soprannominata "cesso", e malgrado l'evidente cattiveria insita in tale nomignolo non si poteva neppure affermare che fosse un'esagerazione, quanto meno da un punto di vista anatomico. Anche caratterialmente non emergeva in nessun modo: anonima, mediocre, ogni volta che apriva bocca sfornava banalità in serie.
D'altra parte, pure lui era il prototipo dell'imbranato che si crede poeta, supponendo - molto erroneamente - che 'sensibilità' e 'insicurezza' siano la stessa cosa. Non era un caso se i ragazzi del suo quartiere evitavano accuratamente di fermarsi a parlare con lui: sapevano che avrebbero dovuto sopportare una lamentazione funebre anziché un dialogo. Probabilmente lui voleva sperimentare, da presunto poeta quale si sentiva, la sensazione di amare. E da autentico coglione quale invece era, aveva inconsciamente inventato nel proprio cervello un'artificiosa attrazione per l'unica coetanea che non lo avrebbe snobbato, più che altro per disperazione, dacché anche lei stava antipatica a tutti ed era alla disperata ricerca di un essere vivente con cui poter scambiare due parole la domenica mattina nella piazza del paese, per non dover più passeggiare in una perenne e imbarazzante solitudine...

Ecco, non ci vuole molto a capire che se Getiano Arieta continua a scrivere il suo racconto sentimentale con questo andazzo è alquanto improbabile che ottenga qualcosa che si possa definire anche lontanamente 'apprezzabile'...
Ne consegue una regola: mai scrivere quando si è in giornata acida.
Ma volendo tale regola può essere integrata con un'aggiunta da valutare attentamente: si può anche scrivere quando si è in giornata acida purché si stia lavorando a un argomento attinente.
Se, per dire, Getiano Arieta decidesse di redigere un saggio sulla storia universale del pessimismo o un trattato sull'inutilità della razza umana, beh, in quel caso la modalità acida può essere di aiuto.
Ma solo sul piano della scrittura, eh! Sul piano sociale gli farà perdere i pochi contatti umani che aveva, così finirà come la protagonista del racconto sentimentale di cui sopra.
Quindi, la regola integrata deve essere applicata con moooolta cautela...

22 commenti:

  1. Sei pronto per "50 sfumature di acido" :-)

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  2. Getiano RULEZ! Lo trovo acidamente geniale XD
    Un grande insegnamento per tutti noi acidoni, non solo scribacchini :D

    P.S.: ho letto il tuo brano canticchiando mentalmente ciò (muahahahah) > https://www.youtube.com/watch?v=UYwBmzTfUWA
    Associazione folle, e allora! XD

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    1. Come abbinamento trovo più appropriato questo XD
      https://www.youtube.com/watch?v=EzIz5T4YltM

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  3. Ti dirò, a me le storie sentimentali in modalità acida piacciono... sono meno di fantasia delle altre ;-D

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  4. Si potrebbe anche inventare un nuovo filone letterario, l'acid writing... che avrà come padre nobile Getiano Arieta. Manca solo il manifesto programmatico. Così generazioni di studenti studieranno i suoi testi, moltiplicando il loro tasso di acidità. ;)

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    1. E sia, redigerò il manifesto dello scrittore acido:
      "Noi vogliamo cantare l'amor della bile, l'abitudine alla bisbeticità e alla acidità di stomaco..."
      (il buon Effetì Marinetti mi perdonerà per il plagio :-D)

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  5. Però questa storiella sentimentale in versione acida di Getiano Arieta non mi è dispiaciuta affatto, anzi l'ho trovata molto divertente, "acchiappa" il lettore.

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    1. Ma probabilmente non un lettore che si aspetta una "storia sentimentale" :-D

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  6. Oppure si potrebbe gestire la scrittura facendo coincidere argomenti a stati d'animo.
    Devi descrivere un litigio? Aspetta la modalità on di acidità.
    Devi raccontare una dichiarazione d'amore? Aspetta di mettere in modalità off l'acidità.
    Sei sempre acido?
    Smetti di scrivere.
    😀, scherzo.

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  7. Ricordo che durante la tournè di Animals uno del pubblico continuava a gridare "MONEY!" e Waters, esasperato, gli sputò addosso. In quel momento gli venne l'idea che un muro lo separasse dal pubblico e da lì nacque il concept di The Wall.

    Devo invece dire che io non mi lascio condizionare dallo stato d'animo quando scrivo. Quando scrivo mi distacco totalmente, sono in un altro mondo (rapito dalla musa, diciamo), per cui il resto del mondo non c'è e non ha per me alcuna influenza. :)

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    1. Io non sono così professionale, la mia vita privata continua ad avere il suo peso anche mentre scrivo.
      Però ammetto che riesco anche (non sempre ma spesso) a raggiungere quella fase di totale distacco durante la scrittura, più che altro devo trovare l'ispirazione per iniziare, una volta preso il via mi immergo nella storia che sto scrivendo.

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  8. Divertente il brano in modalità acida e geniale la trovata. Aspetto altre versioni

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  9. E dopo il Maalox io voglio la continuazione ahahhahaa
    troppo forte! Ma non fargli fare la plastica (a lei) perchè diventi faiga e l'elettrochoc (a lui) perchè diventi un genio eh.....
    Dai, che con la tua verve e la tua ironia celapuoifare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Che c'entro io? É opera di Getiano Arieta, non mia...
      :-D

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    2. Mi sono rivolta a te perchè tu sai come convincerlo e anhe dargli qualche suggerimento utile :D)
      Al mondo d'oggi c'è sempre bisogno di una raoocmandazione ahahahhahaahhah

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  10. Questa storia acida alla fine non è così acida...

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    1. Lo è fin troppo per un lettore che si aspettava una storia "sentimentale" :-D

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