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mercoledì 30 maggio 2018

Titoli visionari, meravigliosi titoli

Prendo spunto da un'idea interessante di Cristina che è partita da una constatazione cui spesso non diamo la dovuta importanza: la suggestione del titolo. Vi sono libri (come pure film o canzoni) che colpiscono l'attenzione per il loro titolo fortemente evocativo, quasi fosse il verso di una poesia o un pensiero espresso ad alta voce. Va da se che poi è il contenuto dell'opera a fare la differenza, però la fascinazione che emana un titolo può sopravvivere persino se il romanzo associato non mantiene le promesse.
Tuttavia, per partecipare al "gioco" proposto da Cristina ho scelto solo titoli di libri che poi mi sono piaciuti. Titoli che - per quanto mi riguarda - sono meravigliosamente suggestivi. Le regole proposte da Cristina sono semplici: scrivere una sorta di breve componimento ispirato dalle parole che compongono il titolo e abbinarlo a un'opera d'arte.
Pat ha già aderito, ora provo anch'io a dare il mio contributo.

Confessioni di una maschera (Yukio Mishima)
La verità, un segreto troppo inconfessabile.
Perché poi renderla nota?
Un uomo senza niente da nascondere è come il cristallo
(basta un nulla e va in pezzi).
Nel torbido si celano tesori che acque limpide
non potrebbero mai proteggere dalla volgarità degli sguardi.
Sono una maschera, forse.
Ma una maschera che ha il potere di un'armatura.

(come immagine associata scelgo L'uomo col cappello di René Magritte)


L'insostenibile leggerezza dell'essere (Milan Kundera)
Precario come una piuma nel vento.
Ogni scelta, ogni gesto, ogni capriccio altrui
è il gioco della mia vita in cui
vincere o perdere è solo un colpo di dadi.

(l'immagine associata è un famoso dettaglio relativo ai dannati del Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti)


La seconda crocifissione di Cristo (Nikos Kazantzakis)
Ogni giorno si ripete.
L'essere umano che non impara mai,
che si bea della promessa che mai più vi sarà un nuovo diluvio,
che non ha paura di chi porge l'altra guancia
(uno sciocco da trattare come merita, no?)
Ogni giorno, ogni istante,
fermo al principio dei tempi.

(l'opera associata è L'ombra della morte di William Holman Hunt)

31 commenti:

  1. Bellissimo post, ottime scelte! Mi piace l'idea, posso aderire?

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    1. Direi proprio di sì, basta specificare che è Cristina l'ideatrice di questo spunto blogghistico.

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    2. Rosalia, se vuoi partecipare ne sarei felice. Anzi, se mi avvisi potrei aggiungerti in fondo all'elenco del mio post.

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    3. Certo Cristina, ti avviso. GRazie

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  2. Come mi vergogno.. ho i primi due titoli da anni nella mia libreria e non li ho ancora letti! @_@

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    1. Perché "vergogna"? Meglio aspettare il momento giusto in cui ci si sente pronti ad affrontare una lettura impegnativa piuttosto che leggerli "per forza" e poi magari fermarsi a metà senza voglia di proseguire la lettura.

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  3. Già! I titoli sono importanti, e a volte fuorvianti. Di recente ho letto un ebook che ho acquistato perché il titolo mi attirava, un thriller, accalappiatore di bambini, poi... leggendo il romanzo [spoiler]scopro che non c'è nessun accalappiatore. 3 bambini scomparsi per motivi diversi... va be'![fine spoiler]

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    1. A volte c'è anche l'italica furbata di cambiare i titoli in chiave più torbida... Il caso più clamoroso che ricordo è il romanzo pubblicato in Italia col titolo "Il gusto proibito dello zenzero" (titolo originale "Hotel all'angolo fra dolce e amaro"...)

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  4. Come prima cosa grazie di aver partecipato, Ariano! Come seconda cosa i tuoi versi sono bellissimi... e le opere d'arte quanto mai azzeccate ed evocative. Non conoscevo L'ombra della morte di William Holman Hunt. Ora ti aggiungo all'elenco in fondo al post.

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    1. É stato un piacere partecipare :-)
      Holman Hunt era emotivamente coinvolto dalle questioni fideistiche, molti suoi quadri esprimono proprio la sua tensione religiosa.

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  5. Uffa uffa uffa!!!! Non partecipo più! Siete troppo bravi voi coi quadri :) :) :)
    Scherzi a parte Ariano, bellissimo il tuo post. Abbinamenti perfetti direi da quello che hai scritto dei libri.
    Di Katkanzakis conosco solo Zorba e di Mikio Mishima niente ma ho preso nota :D)
    Ciaoooo

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    1. Tu sei stata bravissima coi tuoi titoli Pat, quindi non buttarti giù ;-)

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  6. Sempre detto che sei bravo. Ottime scelte. Cristina ha ideato un bella iniziativa, anche lei è tosta Eh?

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    1. Cristina ha una cultura umanistica straordinaria e un'inventiva stupenda.

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  7. Molto belle le associazioni, mi piace in particolare la prima con il Magritte...però il mio titolo preferito, che amo da sempre, è L'indostenibile leggerezza dell'essere che confesso non ho mai letto, fa parte di quelle lacune da colmare

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    1. Non è una lettura facile, ma se ti "prende" ti fa innamorare di Milan Kundera.

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  8. Io ho letto solo il libro di Kundera, il cui titolo figurerebbe senza dubbio nella mia lista perché l'ho sempre considerato il miglior titolo di romanzo mai concepito. In effetti non vi è nulla di più insostenibile per l'essere umano della semplicità del puro essere, per cui ci affanniamo a seppellirlo, prima involontariamente attraverso l'educazione ricevuta e poi volontariamente, sotto montagne di roba al confronto superflua.

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    1. Una montagna di roba che serve proprio a dimenticare quell'insostenibile leggerezza...

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  9. I titoli, sono spesso quello che mi spinge ad acquistare un libro....anche se ammetto che, pur essendomi piaciuto, oggi come oggi non rileggerei una seconda volta "L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere".

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    1. Sicuramente è un libro impegnativo e offre una visione del mondo e della vita piuttosto disincantata, priva di nobiltà o scopi superiori...

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  10. Ho letto Confessioni di una maschera diversi anni fa, anche se personalmente come titolo mi ispirerebbe di più Il padiglione d’oro!
    In generale, quando acquisto un libro oltre al titolo che comunque fa la parte del leone, vado anche a verificare la trama. Purtroppo ci sono casi di titoli stupendi per trame che lasciano a desiderare (almeno ad una veloce lettura) e titoli banali per cose che sembrano essere bellissime!
    Molto belli i componimenti ispirati, soprattutto il secondo l’ho apprezzato molto!

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    1. Sì, a volte il titolo di un romanzo è come il trailer di un film: promette molto ma non mantiene nulla.

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  11. Bello!!!
    Mi sono piaciuti sia i titoli scelti che i mini componimenti!

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  12. Molto belli i componimenti e azzeccatissimi gli abbinamenti. Quello di Kundera è il miglior titolo in assoluto per un romanzo. :)

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  13. Questo è un gioco molto raffinato e infatti tu e Cristina siete dei blogger molto raffinati e attenti al gusto estetico. Confesso che per gioco ho fatto finta che non fossero componimenti tuoi, ma gli incipit dei rispettivi libri.

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    1. Grazie per le belle parole. Fingere che siano gli incipit dei libri in questione... mamma mia, solo un sogno, neppure dopo mille anni di pratica riuscirei a scrivere come i tre autori in questione.

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