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mercoledì 6 marzo 2019

Musica, pensieri tristi e coincidenze

Ieri mattina sono dovuto uscire di casa prima del solito perché a causa di lavori in corso vicino al mio ufficio sarebbe stato molto più difficile trovare un parcheggio. Sono riuscito a posteggiare l'auto a una distanza accettabile e mi sono ritrovato con trenta minuti di anticipo da riempire.
Quando sono in attesa (del mio turno dal medico, o del mio numero alla posta, o di qualche risposta esistenziale più complessa) mi affido sempre alla musica. Ero nervoso ieri mattina, sentivo un peso sul cuore, pulsazioni dolorose, così ho scelto di ascoltare un artista che riesce sempre a rilassarmi: Lucio Battisti.
Mentre nelle cuffiette risuonava "Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi" pensavo alle notizie relative al mondo della musica degli ultimi giorni, notizie che purtroppo si incentravano su due lutti. Prima la scomparsa di Mark Hollis, leader dei Talk Talk, band di cui avevo adorato l'album "The colour of spring", piccola perla dimenticata degli anni '80. E poi, praticamente cronaca recente, quella di Keith Flint, l'istrionico vocalist dei Prodigy. Due artisti agli antipodi: la melodia contro il techno, la calma malinconica di Hollis contro l'adrenalinica esuberanza di Flint.
Intanto la musica di Lucio continuava a fluire, era passata a "Sì, viaggiare", eppure il cuore palpitava ancora male, con difficoltà. Purtroppo i problemi cardiaci non sono una cosa sconosciuta nella mia famiglia. Finora non sono stati fatali solo per la straordinaria possanza fisica di chi li ha vissuti, ma se capitasse a me una botta di quelle forti, a me che sono esile come un topo di biblioteca, ci resterei secco subito.
Mark Hollis è morto a 64 anni pensavo. Non un ragazzino, ma comunque un'età in cui al giorno d'oggi ci si aspetta di vivere ancora per un decennio o persino di più. Keith Flint addirittura 49 anni, praticamente un mio coetaneo. Un suicidio a quanto pare, comunque una morte prematura.
E il cuore che continuava a farmi male, a torcersi...
Un pensiero negativo inevitabilmente mi ha attraversato la testa. Subito controbilanciato da uno quasi scherzoso, la naturale reazione dell'istinto di vivere: "Beh, morire mentre ascolto Lucio Battisti tutto sommato sarebbe un bel modo di andarsene".
E passando a "Gli uomini celesti" e poi a "Anima latina", i trenta minuti intanto erano trascorsi. Sono sceso dall'auto e mi sono avviato verso l'ufficio. Mentre andavo ho controllato gli aggiornamenti sul blog e su twitter. Ho notato che c'era in tendenza un hashtag inatteso... #LucioBattisti
É vero, chi ci pensava? Il 5 marzo è la data di nascita del musicista di Poggio Bustone. Nella giornata in cui molti stavano sicuramente ascoltandolo come omaggio per il suo anniversario, io avevo scelto le sue canzoni in modo casuale per lenire un peso sul cuore che... Ecco, mentre facevo questa considerazione mi sono accorto di non accusare più quel fastidio. Camminavo e percepivo i battiti cardiaci pulsare in modo regolare, non sentivo più nessun dolore, come recita il titolo di un'altra canzone celebre di Battisti.
Tutto ciò può avere un qualche significato?
Direi proprio di no. É solo un casuale rimescolamento di musica, pensieri tristi e coincidenze.

27 commenti:

  1. Quello che sembra una pura coincidenza a volte non lo è affatto.. io credo che ci sia sempre un qualcosa di mistico (non necessariamente religioso) nella casualità.
    L'importante è che il tuo cuore si sia sentito meno oppresso e tu stia bene! ;)

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    1. Quello sì, probabilmente era solo un affanno dovuto a nervosismo. Riguardo le combinazioni, in effetti a volte sono troppo puntuali per essere solo un caso...

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  2. E no, Arià, i pensieri tristi no, che qui siamo tutti nella stessa barca (parlo per me, per la mia età e per i piccoli/medi acciacchi che fanno sempre pensare ad "altro".)
    Certo, anche le notizie sulla morte di coetanei (o quasi) non aiuta: per esempio, hai sentito di Luke Perry, il sex symbol di Beverly Hills 90210 (io ero una sua fan e anche della serie), un ictus e zac!
    Senti, sai che facciamo? Musica a tutto spiano: Battisti è venuto in soccorso a te, io mi butto su... Eminem, oggi Eminem, sì! ;)

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    1. Non seguivo "Beverly Hills" ma ci sono rimasto male anch'io quando ho letto la notizia della scomparsa improvvisa di Luke Perry.
      La musica è sempre un ottimo aiuto in qualunque circostanza della vita, esattamente come la lettura ;-)

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  3. La morte non è l'opposto della vita, è solo l'opposto della nascita.

    Come scrisse anche Henry Miller, negli anni '50, in piena paura dell'olocausto nucleare:
    "I nostri giovani di anni guardano con occhi offuscati e confusi: sono pieni di timori e paure. Il pensiero che li ossessiona giorno e notte è: Chissà se questo mondo non sarà distrutto prima che noi si sia avuta la possibilità di goderlo? E non c’è nessuno a dirgli che anche se il mondo dovesse essere distrutto domani o dopodomani, ciò in realtà non avrebbe nessuna importanza – poiché la vita che essi bramano di godere è indistruttibile."

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    1. Purtroppo a me vengono sempre in mente i versi di una poesia di Andrew Marvell: "And yonder all before us lie / Deserts of vast eternity"...

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    2. Mi sembrano versi molto positivi, nient'affatto lontani dai concetti espressi da Miller.

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    3. Occhio alla parola "deserts"...

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    4. Notata, notata... il deserto nella mistica rappresenta il luogo di tutte le possibilità. Come la carta senza numero dei Tarocchi.

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  4. La malinconia e la tristezza che ti hanno toccato sono pensieri che fanno parte di noi, bisogna solo saperli gestire anche se non è sempre semplice. La musica può sicuramente aiutare a superarli. Certi hashtag pure :-)))

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    1. Bisogna sempre cercare motivazioni e tirarsi su, sia le maniche che il morale...

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  5. Mi dispiace che tu non ti sia sentito bene. Purtroppo però oggi i motivi essere sotto stress, nervosi, affannati, di umore nero sono talemnte tanti che sfuggirli è difficile.
    Se la musica ti ha risollevato e tranquillizzato bene! Ma un controllino da uno di quelli che studia tanto... capperi non ricordo il nome ma veste sempre di bianco e ha una strana collana al collo... :)

    ps tirarsi su il morale? Ok... sigaretta please!!! Dopo 16 giorni di astinenza una per premio me la meriterei no? ahahahahh

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    1. La sigaretta non me la sento di autorizzartela io, chiedi al tipo col grembiule bianco e la strana collana al collo :-D
      Grazie, in effetti avevo pensato a fare un controllo, ma mi sto convincendo sempre più che è stato un affanno di tipo nervoso, sono stressato per vari motivi e ne risento anche a livello fisico.

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    1. Ti dirò che in questo periodo ho avuto momenti in cui se non ci fosse stata una canzone o una band particolare, sarei rimasta fortemente a piedi emotivamente parlando. Siamo fortunati ad avere questa passione, molto!

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  7. I nostri pensieri, se li analizzassimo veramente, sono una strada maestra

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    1. Già i greci nell'antichità, sul frontone di un tempio celebre, avevano scritto la frase: "Conosci te stesso".

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  8. Spero che il tuo cuore non faccia scherzi, magari era solo un momento di stress. Pensa che martedì scorso dopo una giornata di lavoro intensa e un paio di telefonate familiari con notizie poco allegre ho avuto un attacco di tachicardia, ho dovuto prendere un ansiolitico. La morte di Luke Perri mi ha colpito molto (era più giovane di me di due anni pensa un po') purtroppo non sappiamo quando moriremo e questa è una fortuna perché possiamo vivere giorno per giorno e decidere noi come vivere, io scelgo di non pensare alla mia morte. E anch'io trovo molto conforto nella musica, ho una canzone per ogni momento.

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    1. La pensiamo allo stesso modo. Come hai scritto tu una volta, per me la musica è una cosa molto ampia, ascolto generi e cantanti anche estremamente diversi fra loro, ognuno si adatta a un determinato stato d'animo, a una certa situazione, a un particolare momento.

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  9. Un tale scrisse: La bellezza salverà il Mondo.
    Penso si riferisse anche alla musica che, nel caso specifico, ha salvato il "tuo" di Mondo. :)
    O quantomeno la tua giornata. ;)

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  10. Lo apprendo dal tuo blog della scomparsa di Mark Hollis. Mi ricordo quando in 5° liceo la prof. di Inglese aveva detto: "C'era anche una canzone che si intitolava Shame..." E subito io: "Such a Shame. Dei Talk Talk..."
    Comunque secondo me la musica ha un potere lenitivo, se non persino terapeutico. Sicuramente risolleva lo spirito.

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    1. Lo penso anch'io. Almeno per alcun individui è così (e io sono uno di quelli).

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  11. Io invece non credo troppo alle coincidenze. Ne sono prova diverse cose che mi sono capitate, tutte troppo schiaccianti per poterle definire tali. Ci sono cose inspiegabili, con le quali abbiamo un contatto nei momenti più difficili, e il tuo, accidenti se lo è stato.
    Mi auguro che tu possa restare in salute e vivere ancora una vita lunghissima. :)

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  12. Io credo alle coincidenze, ma la musica ci aiuta sempre a rilassarci...

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