In sostanza sono due, in quanto il dolore può comprendere anche la sofferenza fisica. Cmq sono troppo generici secondo me, qui Fuji poteva fare meglio: "Appunti e spunti di vita reale a Dorogmi" Potrebbe sembrare un tema allegro per il termine "vita" ma poi "reale" e Dorogmi riconducono tutto sui binari più cari a Fujiwara.
Cmq nel rispetto dei temi della Presidentessa, unendo perfino quello di Issei ed il mio, Issei stesso potrebbe scrivere il presente Haiku
"LOVE PAIN"
Amore triste Se non sei ricambiato Dorogmi, buio. (ISSEI) ---------------------------------- "INSOPPORTABILE"
Odio Dorogmi È insopportabile Voglio la gioia! (IZUMI) -------------------------------------- "EFFETTO NOTTE"
Effetto notte Non sorge mai il sole Qui a Dorogmi (FUJIWARA) ------------------------------------ In realtà l'Haiku di Fujiwara nasconde molto di più...
"EFFETTO NOTTE"
Effetto notte Non sorge mai il sole Qui a Dorogmi
Il tanfo della nostra rabbia stantia Si mescola agli effluvi atmosferici E si fonde in un ossigeno transgenico Irrespirabile
Il cinismo Come fosse morfina La mia sola droga Ed unica forma di sopravvivenza
Il cinismo E la consapevolezza Che può anche esistere di peggio
Potevo essere nata a Bhopal O vivere in Yemen Essere costretta a sposarmi A soli 13 anni Venire lapidata per i miei capelli O finire spiaggiata come un capodoglio Solo però più piccolo Con due gambe E la pelle nera.
Ma il mio petto è al limite La mia morfina fa sempre meno effetto Lacrime cardiache Asfissiano la mia luce E mi debilitano
Il mio corpo si ribella Non vuole rassegnarsi A questa realtà E vuole spezzare queste catene Grigie come l'aria di questo posto.
Dorogmi Confini aperti Da cui puoi fuggire Ma invisibili Avvolti da uno smog raggelante
La rassegnazione, poi, Conclude l'opera Spegnendo la tua anima avvizzita Ed a quel punto Tu sei la gabbia di te stesso Tu diventi il tuo stesso carceriere Tu hai deciso di arrenderti.
Ma io non ho intenzione di cedere Dorogmi non mi annienterà Perchè io sono Fujiwara Michiko E so che è meglio essere cinici consapevoli Che ebeti ottimisti O carcasse inanimate che camminano
Ps ho il permesso di usare nella poesia il nome del tuo personaggio Fujiwara Michiko e di Dorogmi? Ovviamente postando la poesia da me e magari un giorno leggendola dal vivo ti citerei.
Ovviamente hai il permesso, però ti devo fornire un paio di delucidazioni. Il nome della città è Dorogomi, con una "o" dopo la "g" (che è un nome inventato, nel senso che in Giappone non esiste una città con un nome del genere, però è una parola formata da kanji dell'alfabeto giapponese e va pronunciata proprio "do-ro-go-mi" e significa più o meno "immondizia di fango" ;-) L'altra delucidazione è che Izumi, la ragazza per la quale Issei ha avuto un colpo di fulmine, in realtà è una "Shinako dentro" come avevo accennato nel suo profilo personaggio, ovviamente si capirà meglio con lo scorrere delle vignette nei prossimi mesi. E da questo punto di vista lei non odia affatto Dorogomi, anzi, ci si trova bene, proprio come Shinako. Quindi il secondo haiku lo attribuirei piuttosto a Shikishi Natsume, la ragazza con gli occhiali che si è subito innamorata di Issei ma al momento viene snobbata (e che avrà un ruolo importante nella storia, così come tutti i soci del club di poesia).
Ecco ho fatto casino con i nomi 😊: io infatti alludevo proprio a Shikishi ho scambiato i nomi accidenti, mai andare a memoria con i nomi giapponesi!!! L'altra cosa è che Dorogomi rende i miei haiku purtroppo imperfetti non più 5 7 5.Pazienza ma grazie per la precisazione e la doverosa correzione. Ed ancora grazie, sono onorato della concessione e correggo subito Dorogmi in Dorogomi nella poesia che posterò lunedì 17 aprile da me.
Dolore, sofferenza fisica e morte.. un po' come il decalogo ufficiale psicologico delle emozioni primarie, dove salvo la gioia, le altre sono tutte una tragedia.. ahah
In fin dei conti non ha tutti i torti la presidentessa... 😏 Di amore se ne scrive fin troppo... Ahahah... Lette tutte le tue strisce. Sempre complimenti Ariano. Ciao e buona serata.
Beh, innanzitutto complimenti per la grafica del blog e per i tuoi fumetti. Sono molto belli, fatti bene e ti scopro oggi anche se spesso leggo i tuoi commenti sul blog del Rockpoeta Amigu de Zena (sarebbe "Amico di Genova" perché anch'io sono di Genova seppur "immigrato" a Milano).
La poesia è forte nelle sue parole, descrive un dolore e una situazione personale in un mondo molto difficile, un mondo dove si intuisce che c'è da combattere per la propria esistenza. Potrei dire che per vivere bisogna sopravvivere, lottare.
In tutti i casi complimenti e ci rileggiamo prossimamente Un salutone e alla prossima
Per ora non li leggeremo, gli unici haiku (senryu in effetti) che compaiono sullo yonkoma sono quelli di Issei che commentano la situazione che gli è appena successa.
In sostanza sono due, in quanto il dolore può comprendere anche la sofferenza fisica. Cmq sono troppo generici secondo me, qui Fuji poteva fare meglio: "Appunti e spunti di vita reale a Dorogmi" Potrebbe sembrare un tema allegro per il termine "vita" ma poi "reale" e Dorogmi riconducono tutto sui binari più cari a Fujiwara.
RispondiEliminaCmq nel rispetto dei temi della Presidentessa, unendo perfino quello di Issei ed il mio, Issei stesso potrebbe scrivere il presente Haiku
"LOVE PAIN"
Amore triste
Se non sei ricambiato
Dorogmi, buio.
(ISSEI)
----------------------------------
"INSOPPORTABILE"
Odio Dorogmi
È insopportabile
Voglio la gioia!
(IZUMI)
--------------------------------------
"EFFETTO NOTTE"
Effetto notte
Non sorge mai il sole
Qui a Dorogmi
(FUJIWARA)
------------------------------------
In realtà l'Haiku di Fujiwara nasconde molto di più...
"EFFETTO NOTTE"
Effetto notte
Non sorge mai il sole
Qui a Dorogmi
Il tanfo della nostra rabbia stantia
Si mescola agli effluvi atmosferici
E si fonde in un ossigeno transgenico
Irrespirabile
Il cinismo
Come fosse morfina
La mia sola droga
Ed unica forma di sopravvivenza
Il cinismo
E la consapevolezza
Che può anche esistere di peggio
Potevo essere nata a Bhopal
O vivere in Yemen
Essere costretta a sposarmi
A soli 13 anni
Venire lapidata per i miei capelli
O finire spiaggiata come un capodoglio
Solo però più piccolo
Con due gambe
E la pelle nera.
Ma il mio petto è al limite
La mia morfina fa sempre meno effetto
Lacrime cardiache
Asfissiano la mia luce
E mi debilitano
Il mio corpo si ribella
Non vuole rassegnarsi
A questa realtà
E vuole spezzare queste catene
Grigie come l'aria di questo posto.
Dorogmi
Confini aperti
Da cui puoi fuggire
Ma invisibili
Avvolti da uno smog raggelante
La rassegnazione, poi,
Conclude l'opera
Spegnendo la tua anima avvizzita
Ed a quel punto
Tu sei la gabbia di te stesso
Tu diventi il tuo stesso carceriere
Tu hai deciso di arrenderti.
Ma io non ho intenzione di cedere
Dorogmi non mi annienterà
Perchè io sono Fujiwara Michiko
E so che è meglio essere cinici consapevoli
Che ebeti ottimisti
O carcasse inanimate che camminano
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Ps ho il permesso di usare nella poesia il nome del tuo personaggio Fujiwara Michiko e di Dorogmi? Ovviamente postando la poesia da me e magari un giorno leggendola dal vivo ti citerei.
EliminaOvviamente hai il permesso, però ti devo fornire un paio di delucidazioni.
EliminaIl nome della città è Dorogomi, con una "o" dopo la "g" (che è un nome inventato, nel senso che in Giappone non esiste una città con un nome del genere, però è una parola formata da kanji dell'alfabeto giapponese e va pronunciata proprio "do-ro-go-mi" e significa più o meno "immondizia di fango" ;-)
L'altra delucidazione è che Izumi, la ragazza per la quale Issei ha avuto un colpo di fulmine, in realtà è una "Shinako dentro" come avevo accennato nel suo profilo personaggio, ovviamente si capirà meglio con lo scorrere delle vignette nei prossimi mesi. E da questo punto di vista lei non odia affatto Dorogomi, anzi, ci si trova bene, proprio come Shinako.
Quindi il secondo haiku lo attribuirei piuttosto a Shikishi Natsume, la ragazza con gli occhiali che si è subito innamorata di Issei ma al momento viene snobbata (e che avrà un ruolo importante nella storia, così come tutti i soci del club di poesia).
Ecco ho fatto casino con i nomi 😊: io infatti alludevo proprio a Shikishi ho scambiato i nomi accidenti, mai andare a memoria con i nomi giapponesi!!! L'altra cosa è che Dorogomi rende i miei haiku purtroppo imperfetti non più 5 7 5.Pazienza ma grazie per la precisazione e la doverosa correzione. Ed ancora grazie, sono onorato della concessione e correggo subito Dorogmi in Dorogomi nella poesia che posterò lunedì 17 aprile da me.
EliminaMi piace: ha un che di dark, che approvo ;)
RispondiEliminaRammento i tuoi trascorsi adolescenziali dark ;-)
EliminaDolore, sofferenza fisica e morte.. un po' come il decalogo ufficiale psicologico delle emozioni primarie, dove salvo la gioia, le altre sono tutte una tragedia.. ahah
RispondiEliminaDiciamo che il nero si indossa meglio del bianco :-D
EliminaAi funerali decisamente.. ;)
EliminaOh mamma! Un'allegria veramente... XD
RispondiEliminaDecisamente :-D
EliminaDi curo non brilla mai una stella, però voglio vedere il lato buono della cosa, Issei sta avendo il suo spazio nel gruppo.
RispondiEliminaInfatti è quella la cosa importante.
EliminaHaiku sul dolore, insomma una poesia...sofferta
RispondiEliminaLa poesia scava anche nei sentimenti più bui, a volte.
EliminaIn fin dei conti non ha tutti i torti la presidentessa... 😏
RispondiEliminaDi amore se ne scrive fin troppo... Ahahah...
Lette tutte le tue strisce. Sempre complimenti Ariano. Ciao e buona serata.
Grazie Pia :-)
EliminaLa presidente del club di poesia non è affatto una romantica, per dire.
RispondiEliminapodi-.
Lei è proprio l'antitesi del romanticismo.
EliminaEh già, ma Fujiwara non è d'aiuto in situazioni del genere ;-)
RispondiEliminaDolore, sofferenza e morte? Aggiungerei anche un po' di sangue e viscere...
RispondiEliminaFujiwara è gotica, ma non pulp ;-)
EliminaPreferisco di gran lunga la tematica proposta del nuovo socio.
RispondiEliminaEpperò la parola finale spetta alla presidentessa ;-)
EliminaSi potrebbero anche coniugare le due cose... insomma, buona parte della letteratura l'ha già fatto...
RispondiEliminaFujiwara è un'estremista, per lei le cose sono o nere o bianche, e preferisce il nero ;-)
EliminaBeh, innanzitutto complimenti per la grafica del blog e per i tuoi fumetti. Sono molto belli, fatti bene e ti scopro oggi anche se spesso leggo i tuoi commenti sul blog del Rockpoeta Amigu de Zena (sarebbe "Amico di Genova" perché anch'io sono di Genova seppur "immigrato" a Milano).
RispondiEliminaLa poesia è forte nelle sue parole, descrive un dolore e una situazione personale in un mondo molto difficile, un mondo dove si intuisce che c'è da combattere per la propria esistenza. Potrei dire che per vivere bisogna sopravvivere, lottare.
In tutti i casi complimenti e ci rileggiamo prossimamente
Un salutone e alla prossima
Grazie mille, benvenuto a bordo :-)
EliminaSpero che gli haiku su dolori e sofferenze siano belli e commoventi...
RispondiEliminaPer ora non li leggeremo, gli unici haiku (senryu in effetti) che compaiono sullo yonkoma sono quelli di Issei che commentano la situazione che gli è appena successa.
EliminaNonostante la sua funerea visione della vita, la presidentessa mi è simpatica!
RispondiEliminaHa una sua personalità che non passa inosservata, forse è questo che la rende simpatica nonostante tutto :-D
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