Insomma, la vita di Issei a Dorogomi sembra essere a un punto morto. Tra teppistelli di strada, ubriachi rumorosi, degrado urbano, aria inquinata e bulli a scuola, lui non ne può più. Eppure, vorrebbe trovare ugualmente una qualche bellezza in questo contesto così sfavorevole.
Ci riuscirà?
Credo sia tremendamente difficile. 😏
RispondiEliminaCiao Ariano, buona settimana.
Difficile, sì.
EliminaOppure può scrivere del brutto che vede intorno per poi concludere scrivendo sulla bellezza sulla base dei suoi ricordi.
RispondiEliminaEh sì, però vivere di ricordi per un ragazzo così giovane non è il massimo...
EliminaUltimamente mi capita spesso di vedere quella stessa desolazione... ^^
RispondiEliminaAnche qui da me succede. Spero che qualcosa possa cambiare, un po' ovunque.
EliminaLa bellezza sgorga da dentro, Issei lo sa, e prova a contagiare dintorni, contorni e paesaggi.. ce la può fare.. ;)
RispondiEliminaMa avrà bisogno di un po' di aiuto ;-)
EliminaIn effetti, dovrà cercare la bellezza in quello che è brutto.
RispondiEliminapodi-.
D'altronde il grande letterato francese Hugo lo considerava lo scopo delle sue opere.
EliminaMi sa che può cercare la bellezza solo con la fantasia… e scrivere un haiku su questa ricerca.
RispondiEliminaUn proustiano "alla ricerca della bellezza perduta" ;-)
EliminaCome cantava De Andrè "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior." Può essere questo un punto di partenza per chi, in poesia o prosa, intende scrivere immerso nella realtà che lo circonda.
RispondiEliminaIl problema per Issei è che nel "letame" di Dorogomi lui non vede spuntare nessun fiore...
EliminaE' una questione di disposizione d'animo, certe persone riescono a mantenere il sorriso anche nelle situazioni più avverse.
RispondiEliminaPersone fortunate...
EliminaVedremo se Issei ci riuscirà o troverà altre strade.
RispondiEliminaSai cosa mi piace di Issei? Il suo ottimismo vincente anche quando è tutto da buttare, il suo tentativo di trovare il bello nell'impossibile.
RispondiEliminaHo cercato di dargli questa caratteristica che hai notato perché per crearlo mi sono ispirato (in modo molto libero) al poeta Kobayashi Issa che ha avuto una vita piena di sventure, eppure nei suoi haiku la traccia di tali sventure non è così evidente: la maggior parte dei suoi haiku hanno un tono scherzoso, piacevole. Ne ha scritti anche alcuni per esprimere la propria tristezza nei momenti delle peggiori sventure che gli sono capitate, però sono una parte minoritaria della sua produzione poetica, in maggioranza le sue poesie esprimono un grande amore per la vita.
EliminaLa poesia può nascere anche dalla bruttezza… è il poeta che crea bellezza anche osservando una realtà che fa male
RispondiEliminaPerò in quel caso ci vuole un talento particolare.
EliminaBravo, Issei! Ha trovato lo spirito giusto per essere un vero poeta. So di un libro intitolato "Lo spazzino e la rosa", dove il protagonista, Michel Simonet, riesce a trovare la bellezza nel suo lavoro e nella quotidianità.
RispondiEliminaMi hai incuriosito, voglio cercare questo libro.
EliminaPoverino... ma Issei deve seguire l'esempio di Masaoka Shiki...
RispondiEliminaE anche del suo quasi eponimo Kobayashi Issa.
Elimina...oppure meglio ancora trascorrere una mattinata deprimente in casa MA SENZA tivù spazzatura.
RispondiEliminaSempre mattinata deprimente resta...
Elimina