Beh, chi ce l'ha può anche avere la sensazione che sia anaffettiva... Però a distanza di anni poi capisce che con un approccio del genere ti ha aiutato a renderti indipendente anche caratterialmente, ti ha spinto a scegliere la tua strada.
No, ma ha capito che suo figlio non si trova bene in quella città e pensa che sia meglio che lui se ne vada con la fidanzata in un'altra città dove probabilmente staranno meglio entrambi.
Ahahah, rido perché è esattamente quello che dico ai miei figli: vi nna ta gghi! (Forma contratta del siciliano "ve ne dovete andare!"). Oltre una certa età i figli devono allontanarsi dalla casa familiare e costruire un nucleo a sé.
Brava la mamma, vuole il bene del figlio e, giustamente, lo aiuta a tagliare il cordone ombelicale. I figli devono trovare la loro strada, ma non sempre i genitori aiutano 😀
Ammiro le madri che hanno questo senso dell'educazione dei figli. E mi riferisco in particolare alle madri che sanno che i figli staranno anche a centinaia di chilometri (tanti madri del sud hanno vissuto questo, come la mia) pur di realizzare le proprie aspirazioni. Ecco, lì si vede il vero valore genitoriale.
Infatti è così, un figlio che insegue un obiettivo importante va incoraggiato, anche a costo di "perderlo" nel senso che si trasferisce in un luogo dove starà più lontano dai genitori e quindi meno "presente" per loro, però può sentirsi realizzato.
I miei avrebbero sofferto, e sia io che mia sorella siamo sempre rimasti in orbita "familiare".. magari necessità avrebbe fatto virtù, ma non lo sapremo mai.. anche perché non abbiamo figli.. ;)
Avercela avuta una mamma così...
RispondiEliminaBeh, chi ce l'ha può anche avere la sensazione che sia anaffettiva... Però a distanza di anni poi capisce che con un approccio del genere ti ha aiutato a renderti indipendente anche caratterialmente, ti ha spinto a scegliere la tua strada.
EliminaNon sarebbe così sola se lui stessi nella stesa città.
RispondiEliminapodi-.
No, ma ha capito che suo figlio non si trova bene in quella città e pensa che sia meglio che lui se ne vada con la fidanzata in un'altra città dove probabilmente staranno meglio entrambi.
EliminaAhahah, rido perché è esattamente quello che dico ai miei figli: vi nna ta gghi! (Forma contratta del siciliano "ve ne dovete andare!"). Oltre una certa età i figli devono allontanarsi dalla casa familiare e costruire un nucleo a sé.
RispondiEliminaCosa normalissima in nord Europa peraltro :-D
EliminaBrava la mamma, vuole il bene del figlio e, giustamente, lo aiuta a tagliare il cordone ombelicale. I figli devono trovare la loro strada, ma non sempre i genitori aiutano 😀
RispondiEliminaQua da noi, soprattutto nel centro-sud, c'è effettivamente un attaccamento a volte ossessivo da parte dei genitori verso i figli.
EliminaAmmiro le madri che hanno questo senso dell'educazione dei figli. E mi riferisco in particolare alle madri che sanno che i figli staranno anche a centinaia di chilometri (tanti madri del sud hanno vissuto questo, come la mia) pur di realizzare le proprie aspirazioni. Ecco, lì si vede il vero valore genitoriale.
RispondiEliminaInfatti è così, un figlio che insegue un obiettivo importante va incoraggiato, anche a costo di "perderlo" nel senso che si trasferisce in un luogo dove starà più lontano dai genitori e quindi meno "presente" per loro, però può sentirsi realizzato.
EliminaI miei avrebbero sofferto, e sia io che mia sorella siamo sempre rimasti in orbita "familiare".. magari necessità avrebbe fatto virtù, ma non lo sapremo mai.. anche perché non abbiamo figli.. ;)
RispondiEliminaIn realtà non esiste neppure una formula "univoca e garantita". Ogni famiglia fa storia a sé.
Elimina