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domenica 11 aprile 2010

Les enfants terribles, di Jean Cocteau

Il quattordicenne Paul prova un'ammirazione morbosa per il compagno di scuola Dargelos, ma é proprio Dargelos a colpirlo con una sassata in petto durante una battaglia a pallate di neve.
La ferita lo costringerà a rimanere, malato, nella camera che condivide con la sorella Elisabeth e con il loro comune mondo fantastico, fatto di "tesori", disordine e soprattutto "gioco", una fervida immaginazione con cui viaggiano verso luoghi sognati.
Rimasti orfani, verranno accolti dalla famiglia di Gérard, compagno di classe di Paul che nutre per quel ragazzo fragile un profondo affetto e un senso di protezione fraterno.
La strana comunione fra Paul e Elisabeth continua nel corso degli anni, e Gérard può solo unirsi parzialmente ad essa. A questo trio si affianca successivamente Agathe, una ragazza che ha gli stessi lineamenti di Dargelos.
L'adolescenza trascorre, e i ragazzi giungono agli albori dell'età adulta. Gérard ama segretamente Elisabeth e vorrebbe sposarla, mentre Paul rivede il suo idolo Dargelos nella dolce Agathe, sentendosi inevitabilmente attratto da lei.
Le loro vite sembrano indirizzate verso la normalità, ma il legame quasi magico fra fratello e sorella é troppo potente per essere spezzato, e gli eventi prenderanno una direzione inattesa per condurli mano nella mano verso un finale tragico...
Romanzo breve, scritto con un linguaggio carico di suggestioni poetiche, fonde in modo straordinario la bellezza e il lato oscuro dell'adolescenza, la sua passionalità estrema e irrazionale, la follia di azioni compiute con il solo scopo di essere compiute ma senza nessuna reale motivazione, la trasgressione delle regole come gioco e come sfida alle leggi della vita.
Uno dei pochi libri che ho riletto a distanza di tanti anni e per il quale ho provato le stesse emozioni della prima lettura. Un piccolo capolavoro.

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