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mercoledì 17 novembre 2010

E.L.I.T.E. di Glauco Silvestri

Come avevo già detto tempo fa, ho preso l’abitudine di utilizzare il palmare e il software gratuito mobipocket per leggere in formato digitale gli ebook disponibili in rete, soprattutto classici con il copyright ormai scaduto, ma anche autori contemporanei che rendono disponibili le proprie opere.
Ovviamente non potevano mancare gli autoprodotti, e dovendo fare una scelta ho optato per quelli che già conosco via web.
Glauco Silvestri è stato un riferimento per me, poiché tramite il suo blog ho raccolto molte informazioni utili sull’editoria. Inoltre mi è stato d’esempio per creare un mio blog e per trovare il coraggio di mettere on line i miei scritti.
Ma qui voglio parlare di lui come autore. Ho letto diversi suoi racconti: “Strage”, Sogna Sarajevio”, “Gloria” (ne avevo già parlato qui), “L'uomo dei compleanni”, “N.D.E.” e una prova di fan art come “Inferno”. Nei giorni scorsi ho aggiunto all'elenco “E.L.I.T.E.”, che é ispirato a un videogioco, ma nel mio caso appariva totalmente privo di questo legame creativo poiché non conoscevo il videogame in questione, e quindi l’ho letto senza alcuna predisposizione specifica. Tuttavia qualcosa mi ha risvegliato, ma solo per motivi generazionali: un ricordo della fantascienza stile anni ’80 (*).
La vicenda si snoda in un futuro ipertecnologico dove però le rotte spaziali assomigliano alle piste dei pionieri del vecchio west, e presumo che non sia un caso se a un certo punto…
Ma non intendo spoilerare, mi limito a esprimere le mie opinioni da lettore-scribacchino, non da critico.

se l'avessi scritto io: essendo un racconto ha una lunghezza limitata, tuttavia certi passaggi (soprattutto nel finale) potevano essere maggiormente ampliati, la vicenda lo meritava.
io non ne sarei stato capace: cala perfettamente nell’atmosfera dello space far west che accennavo. Si vola verso la misteriosa Confederazione, si gioca tra passato e futuro, sembra di stare davvero lì accanto a Jonathan O'Reele, e la lettura fila che è un piacere.

Complimenti all'autore, e adesso non posso più rimandare la lettura di altri suoi lavori di fantascienza, stavolta formato romanzo.

(*) per Glauco: mi sono ricordato, il titolo era "Bryger"

5 commenti:

  1. Devo confessare di non aver letto il racconto, pur avendolo scaricato a marzo di quest'anno, l'avevo praticamente dimenticato. Penso proprio di rimetterlo in lista.
    Temistocle

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  2. Grazie tantissime per questa bella recensione. Come ti avevo scritto, non conosco Bryger ma mi hai incuriosito, per cui andrò a cercare qualche info in più in rete! :D

    Ancora grazie tante e, sono felice che ti sia piaciuto.

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  3. Vale la pena Tim. E' un racconto abbastanza breve, e ben scritto.

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  4. Io voglio un libro di Glauco (già l'ho avvisato), il mese prossimo lo contatto in pm e così sistemo la faccenda, in queste settimane ho già troppi lavori da leggere purtorppo e il suo voglio leggerlo con calma:-)

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  5. Ormai non è più un problema trovare qualcosa di valido da scaricare e leggere, almeno nella nostra piccola cerchia.
    Il problema, almeno per quello che mi riguarda, è trovare del tempo da dedicarvici. È un"ingiustizia che percepisco sempre più bruciante.
    Ma c'è una luce in fondo il runnell: la pensione.
    Non vedo l'ora di andarci, e leggermi un libro al giorno.
    Ma come fanno quegli imbecilli a perdere tempo (il loro ultimo) a guardare gli operai che scavano?
    Sono strano io, mi sa.

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