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sabato 29 gennaio 2011

Ariano's side of Survival - 8

AVVISO: questo post non rientra nella normale routine del mio blog, ma appartiene al progetto Survival Blog


Un giorno

L’ospedale Belcolle è stato trasformato in una fortezza. I malati sono in minoranza, nelle corsie ci vivono soprattutto famiglie di civili sani e gente armata. Nello spiazzo sono state create trincee di sacchetti con sentinelle fisse e mitragliatori sempre pronti a sparare, e l’eliporto ospita un paio di elicotteri militari. Ho notato parecchie divise da aviere, e sembrano cooperare senza problemi coi miliziani di Piersanti. In fondo lui è un generale in pensione, non gli sarà stato difficile accordarsi con gli ufficiali ancora in servizio e creare un comando unificato. Da quanto ho avuto modo di capire è stata creata un’altra roccaforte nella vecchia caserma sulla strada Cimina. Militari e civili insieme, a dividersi le camerate e il rischio giornaliero quando c’è da fare delle sortite nei boschi per raccogliere quello che la natura offre, probabilmente nocciole, funghi e un po’ di selvaggina.
Ci sono bracieri spenti ovunque nel cortile. La corrente elettrica ormai è una merce troppo preziosa per poter essere sprecata, e di notte si fa luce all’esterno accendendo dei fuochi. Non so se questi attirino i gialli, segni di scontri non ne ho visti, però ho notato che in mezzo ai tizzoni anneriti ci sono ossa e crani bruciati. Probabilmente i cadaveri degli yellow zombies troppo intraprendenti vengono smaltiti sotto forma di combustibile. Nulla può essere buttato, ogni cosa deve essere sfruttata.
Le prese elettriche sono pochissime, i generatori autonomi vengono piantonati costantemente, e le autobotti col gasolio sono scortate da mezzi armati.
A una certa ora la corrente viene staccata quasi ovunque. Ovviamente il mio palmare è considerato un inutile lusso che non ha il diritto di succhiare energia, e così ogni volta che passano i controllori lo spengo di colpo e lo nascondo (se nei giorni scorsi qualche mia connessione si è interrotta all’improvviso, adesso sapete il perché).
Sono incatenato su un letto: piedi e mano destra bloccati, la sinistra me la hanno pietosamente lasciata libera per poter grattare via le pulci, che hanno creato una metropoli dentro il materasso. In effetti penso che abbiano attecchito dappertutto, dubito che esistano ancora scorte di disinfettante per igienizzare tutti gli ambienti dell’ospedale.
Io sono debole, non so quanto reggerò ancora. Mi stanno togliendo il sangue. Letteralmente.
Il dottor Gobbi aveva iniziato a spiegarmi la faccenda, ma non riusciva ad articolare bene il discorso, era infastidito. Invece il rambo con l’accento grossetano che gli faceva da scorta è stato chiarissimo. Poche parole, concetti elementari:
-in tempi normali saresti processato, ma questi non sono tempi normali;
-parliamoci chiaro, sei colpevole. Ma la detenzione significherebbe una bocca in più da sfamare, una bocca passiva e meno importante di tanti poveri cristi che stanno collaborando al mantenimento di questa comunità;
-la detenzione te la devi guadagnare, e la pagherai con una merce molto preziosa in questo momento: sangue non infetto.
Chiaro no? Da alcuni giorni mi prelevano puntualmente una certa quantità del mio universale zero positivo. Non potevo avere un gruppo inutile tipo l’AB negativo?
Mio malgrado contribuisco alle esigenze della comunità. Le trasfusioni sono diventate un problema per scarsità di materia prima, e con me stanno cercando di reperirne il più possibile. Meno male che il Belcolle non è mai stato attrezzato per i trapianti, o mi avrebbero già tolto un rene. Anche se dubito fortemente che ci siano i mezzi per eseguire interventi del genere. La regressione è in corso, ma molto lentamente. Siamo tornati negli anni ’60, prima di arrivare al 1800 e poi ancora indietro sino al medioevo ci vorranno mesi e mesi. Non credo che vivrò così a lungo. Però le notizie che ho letto sul blog di Alex mi fanno pensare che il mondo potrebbe ritornare a essere ciò che era prima: un mondo tecnologico e falso, però gestito da gialli con connotazioni umane.
Io invece sono in mano a umani con tendenze gialle. Mi succhiano sangue, nel vero senso della parola.
Che presa per il culo. Avevo creduto nella possibilità di tornare a essere un animale, e in un certo senso ci sono riuscito. Prima la libertà selvaggia basata sulla legge della sopravvivenza, poi l’arrivo degli uomini e la depredazione delle mie risorse, quindi la migrazione forzata, a seguire la cattura e la cattività, e per concludere in bellezza la vivisezione. Mi piacerebbe pensare che tutto questo simboleggi qualcosa e abbia un senso, ma è solo il mio residuo di anacronismo mentale a farmelo sperare. La realtà, quello cosa che una bestia percepisce in modo naturale, è l’assenza di un qualunque senso. C’è solo la vita, e inevitabilmente deve terminare.
Le batterie sono scariche. Anche io. Non sento più la testa, devo avere la pressione azzerata. Se un bambino ferito avesse urgente bisogno di una trasfusione, io sono morto.
Mors mia vita sua. Nulla da eccepire. Però spero che quel bambino sia un disgraziato, e che appena ritorni in salute si diverta a dare calci sui coglioni ai medici che lo hanno salvato.

7 commenti:

  1. Cavolo.Le conclusioni di ognuno di noi,stanno diventando sempre più negative però devo dirti che la tua previsione in caso di un qualsiasi genere di catastrofe potrebbe essere una delle più credibili.
    Alla fine hai dipinto un personaggio contraddittorio che vive in un mondo ancora più contraddittorio.Molto plausibile.

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  2. (off): Bello, veramente bello questo pezzo. Mi è piaciuta anche il "riassunto" delle condizioni sulle quali è passato il tuo personaggio, per arrivare a questo ultimo stadio di "vivisezione". Complimenti, anche per aver interpretato uno dei SB più originali! :)

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  3. Concordo.
    Una delle immedesimazioni più "sentite", e, in definitiva, meglio riuscite.

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  4. (off)
    Bella soluzione, hai tirato fuori spunti originali e mai scontati. Uno dei SB migliori.

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  5. (personaggio off) naturalmente mi associo ai complimenti degli altri. Un finale per così dire 'a sorpresa' o comunque non scontato. Certo è la legge del contrappasso: il tuo personaggio ha tirato fuori l'aspetto animalesco che era in lui, e ora si ritrova ad essere un animale usato per i pazzi di ricambio (in questo caso il sangue).
    Temistocle

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  6. Sottoscrivo quanto detto dagli altri,un ottimo finale.
    Il vampirologo che ride

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  7. (off) grazie a tutti, onestamente ero scettico sulle mie capacità di poter partecipare al survival blog perché il catastrofismo non è il mio genere, e infatti sono stato me stesso e ho scritto seguendo il mio istinto. Sono davvero felice di leggere i vostri commenti.

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