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venerdì 2 marzo 2012

Il punto della non-situazione

Quando posto un messaggio intitolato "il punto della situazione" o giù di lì, si vede che sono confuso.
In effetti si fa il punto della situazione quando tante attività si accumulano insieme e bisogna necessariamente mettere ordine. Nel mio caso non ho ancora raggiunto livelli di complicazione così elevati, tuttavia ogni tanto devo fare da autista a un mio congiunto per portarlo a un noto policlinico romano, e come potete immaginare non sono momenti piacevoli. Il tempo libero rimane, ma con qualche pensiero spiacevole in più per la testa... Forse è per questo che preferisco vivere nel 1908 in una torre d'avorio decorata in stile liberty.
Comunque, in mezzo a questi piccoli problemi, qualcosa sto scrivendo sebbene con poco costrutto. Anzi: per essere precisi sto traducendo ;-) altri racconti dello scrittore Hiroshi Miura. Evidentemente non posso farne a meno.
Sto anche editando un mio vecchio ebook di genere mainstream (o meglio: narrativa tradizionale, gli anglicismi vanno usati solo quando servono davvero).
Infine, ho in bozza un racconto vagamente steampunk (ecco, in questo caso il termine inglese è insostituibile) che forse potrei pubblicare a puntate sul blog. Almeno avrei un post a settimana già definito :-)
E poi naturalmente leggo. Più leggo e più mi accorgo di quanto poco ho letto. Sono troppi i libri e gli autori che ancora non compaiono nel mio mobile libreria o nel mio palmare. In questi giorni sto leggendo per la prima volta opere di Dostoevskij, e ho provato due sensazioni: comprensione profonda del perché certe opere diventano classici universali, e altrettanto profonda vergogna facendo un elenco rapido dei tantissimi classici che ancora non ho mai affrontato... Spero di colmare almeno in parte le mie gigantesche lacune.

12 commenti:

  1. Non c'è vergogna in questo, se non avessimo lacune non avremmo bisogno di leggere (e questo renderebbe impossibile scrivere) il che renderebbe tutto più grigio u.u

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    1. Sicuramente, però magari avrei potuto leggere qualche fumetto in meno e qualche classico in più :-(

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  2. Sono contento che le acque si muovano. D'altra parte è inutile e dannoso forzare quando le idee non sono chiare o il tempo non c'è. I classici effettivamente dovrei riscoprirli anch'io, ma mi piacerebbe andare a quelli greci e latini. Tempo fa mi era saltata in mente l'idea bizzarra di riprenderli in originale, anche per vedere cosa è rimasto dei miei studi classici, ma poi c'ho lasciato perdere. Non posso poi non appoggiare l'idea che la lingua inglese vada usata solo in casi di estrema necessità: è così bello cercare tra le centinaia di migliaia di parole italiane! Io, comunque, sono sempre a disposizione.

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    1. Ti ringrazio Tim, ovviamente la disponibilità vale anche da parte mia ;-)

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  3. Certo, è bellissimo riuscire a colmare le lacune. E' bella questa tua costante curiosità verso i classici,sono le nostre radici letterarie mondiali.
    E' ancora più bello il fatto che tu voglia sempre, continuamente migliorarti.
    Non ho consigli da darti su questa cosa, l'unica parola che posso spendere è quella di continuare a mantenere questa curiosità.
    Ciao.

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  4. L'impressione che ti ha colto leggendo Dostoevskij io ce l'ho avuta lo scorso anno quando ho iniziato a leggere Philp K. Dick, autore che pregiudizialmente ritenevo un po' astruso e un pelo sopravvalutato (all'attivo avevo solo Blade Runner e La Svastica Sul Sole).
    Quanto mi sbagliavo.
    Più lo leggevo, più comprendevo perché Dick occupa il posto d'onore che occupa nella letteratura (e non solo di genere).

    E, ad ogni modo: quanto è vero che, presi dalle mille cose quotidiane (ma anche occasionali), alle nostre cose non restino che i ritagli.
    È una delle considerazioni più amare che posso fare della mia vita, adesso come adesso.
    Avere un lavoro full time e anche qualche cliente extra è certamente una bella cosa e ti permette di fare un paio di progetti in più... ma quanto poco tempo per se stessi, alla fine.

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    1. In effetti il tempo a disposizione per se stessi è la cosa più preziosa (ovviamente abbinato ad altre cose preziose come salute, benessere e un pizzico di fortuna).

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  5. Ma i fumetti sono arte! Non prendertela con loro se numericamente i classici sono di più.
    Pensa questo: se avessi già letto tutto saresti un saccentone insopportabile e ti annoieresti a morte.
    Pensa...la tua mente vergine di classici, NON rovinata da balzane spiegazioni scolastiche sommarie e pedanti.
    Tu puoi leggere da adulto le opere più belle mai prodotte in letteratura. E ne puoi leggere ancora tante!

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  6. Sì, ammetto che leggerli da adulto fa un altro effetto. Certe cose si capiscono meglio. Forse mi hai ispirato un post ;-)

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  7. Sono curiosa di Hiroshi Miura e penso di leggere quel romanzo tradotto da te appena ho tempo. Ma se avessi tanto tempo per leggere...in questo periodo ho poco tempo e leggo molto meno...

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