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mercoledì 13 marzo 2013

Je suis un menteur

Qualche tempo fa avevo letto la graphic novel Ken Games (che segnalo, anche se disponibile solo in francese e in spagnolo), e io stesso stavo scrivendo una novella sul medesimo tema, ovvero la necessità della menzogna. Eventi dolorosi ne hanno temporaneamente bloccato la stesura, e d'altronde lo scopo del post non è pubblicizzare con enorme anticipo un lavoro che potrò terminare chissà quando.
Volevo semplicemente parlare di bugie.
Ne sentivo la necessità perchè ormai stanno diventando parte integrante della mia esistenza.
Toute verité n'est pas bonne a dire, è il motto che campeggia nei tre volumi di "Ken Games", ovvero: certe verità è meglio tacerle. E io - so che mi costerà parecchio in termini di fiducia - condivido in pieno.
Posso dire, a mia parziale giustificazione, che per molto tempo ho avuto l'abitudine di dire tutta la verità e i risultati sono sempre stati disastrosi, per gli altri e per me stesso. Ormai sono diventato scettico riguardo il dovere della sincerità. Quando si vuole bene - ma veramente bene - a qualcuno, talvolta è necessario omettergli alcune cose, con tutti i rischi personali che ne conseguono. Se invece si è ottusamente propensi a una moralità fine a se stessa e priva di misericordia, allora via libera alla verità brutale e alle sue conseguenze, spesso persino peggiori della menzogna (peraltro senza neppure beneficiare della benché minima sensazione di avere la coscienza più pulita).
Almeno per quanto mi riguarda, il voler bene non è più obbligatoriamente associabile alla sincerità.

... perché quelle facce sconcertate?

24 commenti:

  1. Penso che dipenda soprattutto dal contenuto delle verità da dire/omettere. A volte dire una bugia può essere uno scherzo divertente, a volte può essere causa di un dramma. Quindi tutto diventa commisurato a quel che si deve dire e a chi. Io, sinceramente, se si dovesse scoprire che ho qualche brutta malattia ad esempio, preferisco saperlo, così come mi da fastidio sapere che mi è stata detta una bugia anche se a fin di bene: devo sapere con chi e cosa ho a che fare, anche se la cosa stessa non mi piace.

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    1. Mi rendo conto che il discorso è particolarmente complesso, comunque mi riferivo più a rapporti famigliari che non a situazioni come quella che hai evocato tu.

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  2. Non sono sconcertato, per nulla. Non perché aspettavi menzogne da parte tua ma perché l’esperienza mi ha insegnato che a volte la verità sia problematica da accettare per alcuni. Ho anche riscontrato come avere la fama di persona franca possa essere negativo, il che la dice lunga su tanti rapporti sociali ed economici in questo simpaticissimo paese. Non ho una morale da proporre, men che mai un’etica a cui fare riferimento. Mi limito a fare il meglio che posso, a fidarmi di pochissime persone e ad usare il grano salis con tutti gli altri.

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    1. Giusto anche quello che dici tu, soprattutto nel nostro paese. Comunque io mi riferisco alla bugia detta a fin di bene e non allo scopo di creare zizzania fra gli altri.

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  3. Che argomento complesso!
    Io conosco una persona che mente di continuo anche per le più piccole cretinate, la cosa penosa è che nemmeno è in grado di farlo quindi a volte si contraddice e altre è convinta che le varie persone a cui mente non parlino mai fra loro e non si accorgano del misfatto.
    Spesso si è cercato di far notare le incongruenze ma questa persona non ha fatto altro che arrabbiarsi e negare.. risultato: tutti i suoi conoscenti pensano che sia stupida e la lasciano crogiolarsi nelle sue balle e nel suo orgoglio.

    Io sono propensa alla sincerità, a volte è necessario dire qualche bugia ma non ne farei mai una costante.. inoltre, essendo fra le persone che subiscono la menzogna, non vorrei ma essere io portatrice di questa sgradevole sensazione.
    Magari mi preoccupo inutilmente degli altri ma io non riesco a concepire una vita fatta di sotterfugi.

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    1. Bugie dette per darsi delle arie o per giustificare qualche mancanza le trovo quasi un peccato veniale.
      Quando parlo di menzogne dette perché si vuole bene, intendo dire quei casi in cui la verità avrebbe conseguenze inutilmente (e sottolineo "inutilmente") distruttive.

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    2. Resto dell'opinione che la verità è sempre la cosa migliore.. bisognerebbe capire anche cosa intendi tu per "distruttive" e per "inutilmente".

      Sempre immedesimandomi nella parte lesa, io ci rimarrei malissimo proprio perchè la persona in questione dice anche di volermi bene. ^^
      Personalmente lo interpreterei come un sottovalutarmi e avere poca stima di me... cmq è una cosa soggettiva..
      Magari davvero la persona a cui si nasconde la verità potrebbe reagire in modo spropositato.. non saprei..

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  4. Toc, toc, permesso. Ciao.
    Sono sempre stata sostenitrice della verità ad ogni costo, questione di rispetto per l' intelligenza altrui. Poi ho dovuto fare i conti con i sentimenti e le paure ataviche delle persone a me vicine e ho scoperto che una verità meno crudele, una mezza verità, aiuta loro e te stessa.
    Ci sono "faccende" rispetto alle quali le persone che ti vogliono bene non vogliono sapere niente, non è indifferenza o cattiveria ma solo paura verso qualcosa che non conosci e non puoi controllare. Credo vada rispettata.
    Veronica








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    1. Benvenuta.
      Ecco, penso che hai capito pienamente il senso del mio post.

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  5. Per nulla sconcertato.
    Ci sono bugie e bugie
    non si può confessare tutto

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    1. Esatto. In alcuni casi c'è più cattiveria nella verità che in una bugia detta con lo scopo di mandare il mondo in pace.

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  6. Nessuna faccia sconvolta.
    Alle volte una mezza bugia serve per non far del male alle persone.

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    1. O anche una verità non detta. Occhio non vede cuore non duole.

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  7. La Verità, ammesso che ne esita una (e già qui ho dei forti, fortissimi dubbi) non è la cosa più importante che esista.
    Almeno per me... ne potrei elencare parecchie altre prima che la Verità appaia in classifica.
    Certo, un'onestà di fondo ci vuole... ma io sono il primo a non richiedere al mio prossimo "verità ad ogni costo".
    E, sì, anch'io ho passato il mio periodo che dicevo quello che pensavo, e dicevo quello che sapevo ma che avrei dovuto tenere per me.
    Ho causato solo disastri, litigi, inimicizie, gelosie.
    E nessuno, mai, mi ha mai ringraziato di essere stato sincero.
    Sono tutte esperienze che mi fanno fatto pensare.

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  8. Io sono una di quelle sincere e oneste fino al midollo. Solo una volta, mi sono pentita (ma il problema lì era l'interlocutore).
    Però, penso dipenda dal contesto e da che tipo di verità stiamo analizzando. Sicuramente ometterei delle verità se queste potessero causare il peggioramento (fisico o morale) delle condizioni di qualcuno.

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    1. Anch'io ero un sincero a ogni costo, ma poi ho vissuto situazioni che mi hanno fatto riflettere molto su questa cosa della sincerità assoluta...

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  9. Io tendo a essere fin troppo sincera. E la cosa crea spesso problemi.

    Credo però nell'importanza delle bugie bianche. Se posso evitare che una persona soffra mentendole su qualcosa che comunque non avrà mai modo di scoprire e che non potrebbe risolvere, penso che mentire sia un gesto d'affetto.

    Diverso è invece mentire per secondi fini o per ingannare.

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  10. Da noi abbiamo un proverbio "Le circostanze possono giustificare una menzogna".
    Non mi piacciono le bugie ma a volte tacere le verità sarebbe un'amore...

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    1. Neanche a me piacciono le bugie, mi riferisco solo a certe circostanze specifiche in cui diventano più corrette rispetto alla verità.

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  11. "chiedi a una persona qualunque e ti dirà che preferirebbe sentirsi dire la verità sempre e comunque [...] Fallo e ti ritroverai con una persona in più pronta a pugnalarti alle spalle. La sincerità paga poco o niente".

    Da incorniciare.

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  12. Nessuna faccia sconcertata, concordo su tutta la linea…

    Io non mento, al massimo OMETTO alcune cose… preferisco non dire una verità, quindi non dire NIENTE piuttosto che dire una bugia…

    Sulla moralità di dire sempre la verità e sentirsi con la coscienza pulita concordo… una mia amica lo fa e ha combinato di quei casini…

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    1. Purtroppo in passato ho combinato casini anch'io per questo motivo... ho imparato la lezione.

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