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venerdì 27 dicembre 2019

L'anno trascorso e quello che verrà

É tradizione che a fine anno si faccia un bilancio dei dodici mesi trascorsi e il qui presente blogger l'ha sempre rispettata.
Il 2019 è stato l'anno in cui ho (quasi) completamente cambiato i contenuti del blog, che ormai non dovrebbe più chiamarsi "Il blog di Ariano Geta" ma "Le strisce di Yumi & Nana".
Come ho già spiegato in alcuni post precedenti, creare fumetti in stile manga era un mio vecchissimo sogno e non ho resistito alla tentazione di farlo diventare realtà, anche a costo di rendermi ridicolo (un esito in cui sono particolarmente esperto peraltro, avendolo già ottenuto in numerosi altri aspetti della mia vita).
Sul piano dell'interesse suscitato la svolta fumettistica non è stata un successo, tutt'altro. I numeri sono minimi e i riscontri assai limitati. Tuttavia quando si fa una cosa perché piace farla è abbastanza normale non lasciarsi scoraggiare dai cattivi risultati, un po' come l'appassionato di funghi che appena può mette gli scarponi, prende il cesto e si avventura nel sottobosco, anche se la maggior parte delle volte non scova neppure un porcino. La ricerca da sola, seppure infruttuosa, gli da soddisfazione.
Conseguentemente anche nel 2020 il blog seguirà la nuova via. Posso spoilerare che l'anno prossimo Yumi e Nana non saranno più due studentesse delle superiori ma diventeranno – da subito – maggiorenni. Ciò mi permetterà di allargare le loro possibilità di interazione nel mondo che le circonda e di affrontare situazioni che sarebbero inopportune per delle minorenni (se qualcuno nota un doppio senso ambiguo in queste parole... probabilmente ha notato bene ;-)
E quindi, in conclusione, il qui presente blogger e le damigelle Yumi e Nana vi augurano un felice 2020 e sperano di poter contare sulla vostra compagnia anche nei prossimi dodici mesi.
Buon anno!

mercoledì 11 dicembre 2019

mercoledì 6 novembre 2019

Dell'irrazionalità umana, ovvero: il mio sabato al Lucca Comics

Recarsi in un luogo sapendo che vi si dovranno trascorrere lunghe ore sempre in piedi, carichi di buste e pressati dalla folla, per di più dovendolo fare sotto la pioggia e coi piedi in mezzo al fango, denota razionalità?



Direi proprio di no. Eppure decine di migliaia di persone lo hanno fatto lo scorso sabato a Lucca, quindi ciò dimostra inoppugnabilmente che l'essere umano (compreso quello quasi umano che sta scrivendo questo post) è del tutto irrazionale.
D'altronde, a parziale giustificazione, si può argomentare che per quanto riguarda la pioggia era possibile ripararsi all'interno del Palazzo Ducale e ammirare tavole e disegni originali, vere opere d'arte di grandi autori del fumetto internazionale. L'amico Ivano Landi avrebbe sicuramente gradito la sala dedicata a Jeffrey Catherine Jones...


Straordinari anche i virtuosismi della penna di Emil Ferris...


L'allestimento più tenebroso era ovviamente quello riservato al maestro del gore Suehiro Maruo...



Per quanto riguarda i cosplayers, ho scattato varie foto ma parecchie sono venute sfocate, un po' per la poca luce (sempre nuvole e pioggia, ecchecca**o!) e un po' perché è davvero ora di buttare la Kodak FZ151 - che fa davvero schifo come digitale – e di sostituirla con una vera macchina fotografica.
Propongo comunque alcuni scatti dove prevale la... follia generale del Lucca Comics:





Cose che sono abbastanza normali nel contesto...



Non ho tenuto il conto delle bancarelle in cui ho curiosato a Japantown, delle installazioni viste lungo le mura, degli stand visitati, però di una cosa sono certo: ho potuto vedere meno di un quinto di quel che c'era.
Perché in fondo il Lucca Comics è una metafora della vita: offre una quantità infinita di esperienze e possibilità di cui si riesce a sfruttarne solo una piccolissima parte, ma il solo fatto di esserci è già una soddisfazione ;-)

mercoledì 9 ottobre 2019

Romics 05/10/2019

Considerato che il web si sta instagrammizzando e il mio modesto blog ha virato verso una predominanza grafica, evito ogni preambolo e passo subito alla documentazione fotografica.
Tanto per cominciare, l'unica vera protagonista della kermesse: la ressa.


Game addicted area...


Il mio rifugio preferito: la sala proiezioni, dove ho potuto ammirare i cortometraggi del premio Castelli Animati. Peccato che ci sia tanta gente maleducata che non si rende conto che non è una sala per bivaccare e fare casino...
(Per la cronaca: il corto che mi è più piaciuto è "Mercurio" di Michele Bernardi).


E passiamo ai cosplayers. Un omaggio al veterano Luca "Cyberluke" Morandi mentre guida la flotta dell'Impero contro i Ribelli...


Spiderman sempre il più gettonato.



Gruppo horror abbastanza variegato...


Bellezza elfica orientaleggiante...


Anche tra i soldati dell'Impero si festeggia il Gay Pride.


... e con questo è tutto. Spero di poter documentare fotograficamente anche Lucca ;-)

giovedì 3 ottobre 2019

Presentazione ufficiale di Special! - Volume 1

La scuola superiore triennale Fudeko è una scuola “speciale”, nel senso che gli studenti che la frequentano sono... carenti nell'apprendimento. É un istituto riservato a ragazzi e ragazze con un'oggettiva difficoltà nello studio dovuta a problemi di vario genere. 
Le giornate degli studenti della Fudeko sono simili a quelle dei loro coetanei “normali” e trascorrono fra lezioni, attività didattiche e appartenenza a un club. Ma in realtà nella loro vita ci sono tante situazioni che per altri adolescenti sarebbero estremamente semplici, mentre per loro appaiono sempre complicate. Questa almeno è la sensazione costante di Takeda Suzue, arrivata al suo ultimo anno di scuola.
Cosa succede se nel primo giorno di lezione dell'anno accademico arriva alla Fudeko una nuova studentessa che ha tutta l'aria di essere... normale?

Come avevo preannunciato, oggi presento ufficialmente la mia ultima... fatica? Ma no, perché definirla una fatica? Creare pseudo-manga è una cosa che faccio con piacere. Ovviamente implica la necessità di usare una parte del mio tempo libero per lavorarci sopra, ma d'altronde il cosiddetto “tempo libero” non serve proprio per dedicarsi alle attività che più ci piacciono?
A me piace immaginare storie, dare forma a luoghi e persone, e qui ho provato a inventare una piccola comunità di adolescenti che sono stati certificati come “imperfetti”. E lo sono davvero, hanno le loro debolezze, i loro difetti, le loro incapacità. Ma per fortuna hanno ancora umanità, una dote che viene troppo spesso ignorata.
Se la vicenda vi incuriosisce potete dare un'occhiata alle prime pagine su amazon e naturalmente potete anche farmi delle domande :-)

lunedì 30 settembre 2019

giovedì 19 settembre 2019

Nuovo... collage in arrivo!

Avevo accennato tre mesi fa a un nuovo progetto fumettistico. Far uscire il primo volume a luglio, nel bel mezzo della smobilitazione estiva della blogosfera, non era una grande idea, perciò ho spostato la data di esordio al 3 ottobre, quando ci sarà maggiore movimento nel web e potrò puntare a vendere il doppio delle copie (nel dettaglio: quattro anziché due :-)
Seguiranno ovviamente altri post pubblicitari prima della data in questione, però comincio già da oggi a anticipare di cosa tratterà il nuovo... collage.
A differenza delle strisce di Yumi & Nana che sono umoristiche e hanno come unica ambizione quella di far sorridere, cerco di sfruttare gli albi di maggior portata per affrontare tematiche serie.
L'ho già fatto con Aikawa High School scegliendo argomenti come il potere di dare la morte nel primo volume, il reale valore del denaro nel secondo volume e la difficoltà di elaborare un lutto nel terzo volume.
Questa nuova serie che uscirà ai primi di ottobre è sempre di ambientazione scolastica, ma da una prospettiva diversa. Gli studenti protagonisti delle vicende frequentano infatti una scuola speciale, termine apparentemente lusinghiero ma che in effetti sta a sottintendere una scuola per ragazzi e ragazze con difficoltà di apprendimento dovute a svariati problemi. La protagonista femminile si autodefinisce "difettosa" e, per contro, lei e la sua compagna di banco si riferiscono agli studenti delle altre scuole come "quelli normali".
Insomma, avrete capito che affronto il tema certamente non nuovo della diversità, o meglio ancora della sensazione (o in questo caso una vera e propria certificazione) di essere "meno all'altezza" di quanto impongano gli standard minimi sociali o scolastici. Già da un po' di tempo bruciava dentro di me la necessità di creare una storia su questo argomento. Perché, sebbene sia ormai giunto alla soglia del mezzo secolo, continuo costantemente a sentirmi inadeguato da ogni punto di vista.
Fornirò ulteriori dettagli nel post di presentazione ufficiale, però anticipo che in questo caso i volumi non saranno autoconclusivi. Sarà una storia corale con più personaggi a contendersi la scena, anche se due in particolare avranno maggiore spazio.
Il progetto prevede quattro volumi da 70 tavole ciascuno. Dopo il numero di ottobre ne uscirà un altro a dicembre. Nel 2020 seguiranno gli altri due. Ma mi sto spingendo troppo oltre, dimentico sempre il detto delle mie parti: "fra n'anno beato a chi c'ha n'occhio"...
Quindi appuntamento al 3 ottobre per chiunque sia interessato (ma anche per chi non lo è: qui sono tutti benvenuti :-)

mercoledì 17 luglio 2019

Liebster Award 2019


Il blog Cent'anni di Nerditudine mi ha nominato per il Liebster Award, un vero classico della blogosfera :-)
Le regole del Liebster Award 2019 sono sostanzialmente le stesse degli anni scorsi:

1 Ringraziare la persona che ti ha nominato e lasciare un link al suo blog   OK
2 Elenca le regole della manifestazione (vabbé, le sapete a memoria, quindi   OK )
3 Rispondi alle domande che ti sono state fatte,  OK  sto per farlo
4 Fornisci alcune informazioni casuali su di te, idem  OK
5 Nomina altri blogger     ........... beh .....
6 Poni loro alcune domande   OK
7 Informali del fatto che hanno ricevuto una Liebster Award nomination  ........... beh .....

Come sapete io ormai ho democratizzato il Liebster e permetto l'auto-nomina: chiunque passi da questi pizzi può partecipare. Quindi anche i punti 5 e 7 sono risolti ;-)
Passiamo alle domande:

    1.    Per quale motivo hai aperto un blog?
Perché sono un grafomane. Parlo poco, comunico verbalmente meno, quindi incanalo tutta la mia necessità comunicativa nella scrittura.
    2.    Se il tuo blog fosse un film, quale film sarebbe?
Bella domanda. Sicuramente un film francese, uno di quelli dove il protagonista dice di voler fare una cosa e poi ne fa un'altra e la trama si svolge senza troppi scossoni... Un po' intellettuale e un po' demenziale insomma.
    3.    Il tuo frutto preferito?
La frutta mi piace in generale, salvo poche eccezioni (tipo il melone, che utilizzerei solo per concimare i campi). Se proprio devo esprimere una preferenza direi l'uva da tavola, soprattutto quella rossa.
    4.    Come sarebbe la tua vita senza il blog?
Come lo è stata in parte nel mio passato, visto che essendo un vecchiaccio sono stato giovane quando internet non esisteva: avrei un sacco di cartacce scritte in più nel proverbiale cassetto. Ma sicuramente sarebbe una vita in cui manca qualcosa...
    5.    …e senza Internet? Nel senso, se non esistesse proprio.
Per come sono fatto io, ripeto quanto detto alla risposta precedente: nella mia vita ci sarebbe un piccolo vuoto, probabilmente ogni tanto penserei a come sarebbe stato il mondo se fosse esistito un mezzo per... fare quello che possiamo fare con internet. Certo, avrei comunque avuto altre strade da percorrere, che peraltro conosco bene proprio per la mia giovinezza risalente all'epoca non-digitale. Intratterrei - come facevo all'epoca - molti rapporti epistolari e non avrei ancora smesso di rompere le scatole agli editori. E andrei più spesso in biblioteca.
    6.    Credi nel pollice verde?
Credo che, semplicemente, ci sono persone che hanno molta pazienza e dedizione nel curare le piante, e i risultati si vedono. Io amo le piante ma non ho mai avuto la dedizione necessaria, ergo: non regalatemi alberelli da balcone o li avrete sulla coscienza.

Ora devo fornire qualche informazione casuale su di me. Ordunque...
Nel corso degli anni ne ho fornite parecchie di queste informazioni, un ipotetico lettore di tutti i post in questione ormai sa quasi ogni cosa di me. Stavolta posso precisare meglio il perché abbia scelto "Ariano" come nickname con riferimento all'eresia ariana. Ho sempre detto che sono cristiano a modo mio, quindi in un certo senso "eretico". In termini più specifici, diciamo che applico un sincretismo tra cristianesimo e buddhismo zen, entrambi ben frenati da un approccio razionale e materialistico (quasi degno di un ateo) rispetto alle questioni concrete della vita.

E con questo ho terminato!
... come dite? Il punto 6, le domande per chi vuole partecipare?
Rispondete alle stesse alle quali ho risposto io, che sono già ottime ;-)