PAGINE

martedì 4 febbraio 2014

Quando andai fuori di testa

Il mio umore oscilla fra estremi, pertanto genera comportamenti antitetici. Ragion per cui ho sempre ritenuto la coerenza un optional di lusso che non posso permettermi: troppo costosa in termini nervosi per la mia misera personalità lunatica.
Inevitabile che da ciò conseguano situazioni in cui sembrano agire due persone diverse: una posata, paziente, educata (ed è quella alla quale in genere affido la gestione del blog); e un’altra nevrotica, cinica, ignorante (normalmente incaricata di discutere coi clienti morosi e i fornitori ritardatari).
Talvolta però si scambiano di ruolo in contesti non specificamente assegnati…
Le attese nel traffico causa auto parcheggiata in doppia fila, ad esempio. In genere tendo ad affrontarle flemmaticamente. Spengo il motore e lascio al resto della fila l’incarico di clacsonare per comunicare al coglione di turno che se gli pesano le chiappe a percorrere dieci metri, allora dovrebbe noleggiare un elicottero e farsi calare davanti ai negozi col cavo d’acciaio in stile “Mission Impossible”, non certo lasciare la sua macchina a bloccare tutte le altre in attesa che lui termini l’acquisto.
Però, quella volta nel lontano 1997, ero piuttosto incazzato alterato per motivi miei.
Quando ho svoltato sul vicolo che dovevo per forza attraversare ho trovato una macchina ferma in mezzo alla strada. Intendiamoci: era strettissima, e anche se il mezzo fosse stato accostato al marciapiede avrebbe bloccato il traffico ugualmente. Infatti il conducente non aveva neppure simulato il tentativo di lasciare un margine finto e inutile per chi giungeva alle sue spalle. Motore spento e auto proprio al centro della carreggiata.
Suono il clacson. Prima una serie di colpetti, poi un lungo assolo.
Niente. Il tizio (lo intravedo che sta parlando col negoziante, deve essere per forza lui perché c’è una sola attività commerciale in quel vicolo) fa finta di non accorgersene. E diamine: lui sta allegramente cazzeggiando e c’è uno che si permette di interromperlo perché, con tante strade che ci sono, deve passare proprio in quella che lui ha adibito a parcheggio. Che maleducato!
Però il tizio in questione ignora che il maleducato impegnato a infastidire la sua conversazione a colpi di clacson è alla guida di un’autovettura prossima alla rottamazione…
Proprio così. Il lunatico in fase oscura che deve assolutamente attraversare quel vicolo è a bordo di una Fiat Ritmo, e tra pochi giorni questa verrà consegnata al concessionario e inviata allo sfascio in cambio di un Nissan Micra nuova fiammante.
State ipotizzando un'idea potenziale che però appare insensata? E perché mai dovrebbe essere insensata?...
... Metto la retromarcia e vado indietro il più possibile. Reinserisco la prima e do gas.
BUM!
L’allegro conversatore esce di corsa dal negozio.
Il conducente lunatico si affaccia dal finestrino della Ritmo.
“Ma sei coglione? Lasci la macchina in mezzo alla strada? Sono arrivato in velocità e non l’ho neppure vista!”
Il proprietario dell’auto tamponata da un’occhiata rapida al paraurti posteriore: poche sgraffiature, niente di rilevante. Il danno maggiore lo ha avuto la Ritmo, ma il conducente non sembra preoccuparsene. Preferisce continuare a gridare:
“Vuoi togliere stà cazzo di macchina, ‘mbecille?”
L’allegro conversatore (che non è più tanto allegro) guarda negli occhi il tizio che gli sta urlando di spostarsi. Si capisce che pensa qualcosa tipo: “È un drogato. Un malato di mente. Forse entrambe le cose”. Monta sull’auto, accende il motore e schizza via. Siccome anche il drogato malato di mente deve passare nella stessa direzione, i loro sguardi si incrociano un’ultima volta quando il conversatore non più allegro ha finalmente trovato uno spiazzo in cui posteggiare il suo mezzo senza intralciare il traffico. A ben trenta metri dal negozio, distanza clamorosa che dovrà percorrere due volte a piedi, poverino. E intanto – appunto – fa in tempo a voltare gli occhi in direzione della Ritmo che gli passa accanto e ad osservare ancora il conducente e il lampo di furore nelle sue iridi lucide.
La smorfia di tensione del tamponato è un libro aperto. C’è scritto: “Psicopatico, forse pericoloso”.
Un attimo dopo vede solo il portellone posteriore della Ritmo che si allontana in velocità. E non può minimamente immaginare che il drogato psicopatico forse pericoloso ha appena assunto l’espressione di un ragazzino sorridente mentre guarda beatamente i cartoni animati.
Postilla finale: a distanza di anni devo ammettere che mi vergogno un po' del mio comportamento in quella circostanza, anche perché, in un momento successivo della mia vita, è capitato pure a me di bloccare il traffico lasciando l'auto in mezzo alla carreggiata per entrare in una pizzeria e prenotare un tavolo per la sera... Morale: anch'io sono stato un allegro conversatore, ma nessun lunatico mi ha tamponato.

17 commenti:

  1. Non sono così audace, ma quando sono irritata e mi comporto male, provo una sensazione soddisfacente ma amara...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, un po' di amarezza resta sempre anche se ti senti soddisfatto. La cosa migliore sarebbe trovare sempre gente educata così non c'è bisogno di andare fuori di testa.

      Elimina
  2. Ho lo stesso carattere, sono lunatico e imprevedibile, anche se per il novanta per cento passa l'indole pacifica e bonacciona, ma quando raramente sbotto (il dieci per cento) - sbagliando ma sempre a ragion veduta - faccio paura anche a me stesso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non a caso si dice comunemente che le acque chete sono le più pericolose.

      Elimina
  3. Mi hai ricordato Pomodori Verdi Fritti... Mancava solo che gridassi TOWANDA!!

    Guarda il video: http://youtu.be/D-5-70EP9QI

    RispondiElimina
  4. io ultimamente sono molto meno paziente e incline alla bontà, ma una volta riuscivo anche a prendere in giro il malcapitato di turno. A volte ad un incrocio qualcuno clacsonava perché ero lento a inserirmi; e allora io spegnevo il motore e facevo segno che, mi dispiaceva, ma l'auto non voleva ripartire. Ancora oggi però quando ricevo quelle telefonate dai call center di gestori telefonici o elettrici o di altro, dopo che mi hanno detto: pronto sono (giovanni) e chiamo da XY, rispondo subito: ah! ciao, giovanni, coma stai? e a casa? che tempo fa da quelle parti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente il tuo metodo è migliore del mio ;-)

      Elimina
    2. Ottimo metodo :) Di solito, se non sono di corsa, faccio così anche io. Tempo fa, chiacchierando con una ragazza di un call center - che voleva vendermi il solito contratto telefonico - questa mi ha raccontato che per lo stipendio le venivano conteggiate solo le chiamate valide, non tanto le chiusure di nuovi contratti, bensì le telefonate che duravano qualche minuto. Da quel giorno, quando mi chiamano, li tengo un po' in linea, così - visto il lavoro ingrato - riescono a portare a casa la pagnotta!

      Elimina
    3. si, anch'io so che se stanno più di (mi sembra) tre minuti, gli viene conteggiata la telefonata come valida. ma spesso, stando in negozio, non ho il tempo di stare al telefono. Comunque ho memorizzato i numeri 'incriminati' e non rispondo neanche.

      Elimina
  5. Questa è una di quelle cose che mi piacerebbe fare perchè la cosa che più odio, sono le persone che non rispettano le regole della strada.
    Ti parla una persona che abita vicino ad una dannata scuola elementare dove le mamme credono che far fare 3 passi ai loro bimbi sia un crimine quindi occupano completamente la strada lasciando serenamente le loro auto ovunque (preciso che a meno di 100 metri di distanza ci sono decine di parcheggi liberi).. inoltre sono ben coalizzate, anche se ci sono i vigili che fischiano, nessuna va a spostare le auto e i vigili difficilmente si mettono a multare un centinaio di vetture ogni mattina, quindi bisogna aspettare imbottigliati nel parcheggio o fare il giro di tutta la città per riuscire ad allontanarti da quel luogo infernale.
    La cosa più odiosa è che dopo mezz'ora, quando i bimbetti sono ormai entrati in classe, le carissime mammine restano a chiacchierare su quello che hanno cucinato il giorno prima, e cucineranno a pranzo e si scambiano ricette e si guardano le scarpe, e si consigliano le borse per almeno un'altra ora! Quindi nei miei sogni c'è un carro armato che spiaccica tutte le loro auto passandoci sopra!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se cerchi su ebay, dovresti trovarlo qualche buon carro armato usato ;-)

      Elimina
    2. Quasi quasi.. magari controllo su ebay annunci o kijiji così ho la possibilità di un ritiro "a mano" se segnalato in una zona vicina! Grazie per il consiglio! ;p

      Elimina
  6. Macché vergognaaaaaaaa!
    TI LOVVO TROPPO!!!!
    Forse è meglio che non inizi IO a dire COSA FACCIO (e non guido) alle auto in mezzo alle palle… su marciapiedi, strice o altro…

    Sai qual è comunque - ne son certa - la differenza tra te e il coglione di cui racconti? Che se qualcuno ti avesse strombazzato dietro perché la tua auto era in mezzo alla strada non avresti preteso di aver ragione, anzi, saresti corso fuori subito chiedendo scusa e spostando l'auto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quello sicuramente sì. A volte sono scorretto, ma sempre consapevole di esserlo, quindi se mi becco una protesta me la tengo e non cerco giustificazioni.

      Elimina
  7. Fatico a credere a questo tuo "dark side", ma mi fido, quindi non sfasciarmi la macchina, ok?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquilla. Al massimo buco tutti e quattro i pneumatici :-P

      Elimina