Il mio umore oscilla fra estremi, pertanto genera comportamenti antitetici. Ragion per cui ho
sempre ritenuto la coerenza un optional di lusso che non posso
permettermi: troppo costosa in termini nervosi per la mia misera
personalità lunatica.
Inevitabile che da ciò conseguano
situazioni in cui sembrano agire due persone diverse: una posata,
paziente, educata (ed è quella alla quale in genere affido la
gestione del blog); e un’altra nevrotica, cinica, ignorante
(normalmente incaricata di discutere coi clienti morosi e i fornitori
ritardatari).
Talvolta però si scambiano di ruolo in
contesti non specificamente assegnati…
Le attese nel traffico causa auto
parcheggiata in doppia fila, ad esempio. In genere tendo ad
affrontarle flemmaticamente. Spengo il motore e lascio al resto della
fila l’incarico di clacsonare per comunicare al coglione di turno
che se gli pesano le chiappe a percorrere dieci metri, allora
dovrebbe noleggiare un elicottero e farsi calare davanti ai negozi
col cavo d’acciaio in stile “Mission Impossible”, non certo
lasciare la sua macchina a bloccare tutte le altre in attesa che lui
termini l’acquisto.
Però, quella volta nel lontano 1997,
ero piuttosto incazzato alterato per motivi miei.
Quando ho svoltato sul vicolo che
dovevo per forza attraversare ho trovato una macchina ferma in mezzo
alla strada. Intendiamoci: era strettissima, e anche se il mezzo fosse stato accostato al
marciapiede avrebbe bloccato il traffico ugualmente. Infatti il
conducente non aveva neppure simulato il tentativo di lasciare un
margine finto e inutile per chi giungeva alle sue spalle. Motore
spento e auto proprio al centro della carreggiata.
Suono il clacson. Prima una serie di
colpetti, poi un lungo assolo.
Niente. Il tizio (lo intravedo che sta
parlando col negoziante, deve essere per forza lui perché c’è una
sola attività commerciale in quel vicolo) fa finta di non
accorgersene. E diamine: lui sta allegramente cazzeggiando e c’è
uno che si permette di interromperlo perché, con tante strade che ci
sono, deve passare proprio in quella che lui ha adibito a parcheggio.
Che maleducato!
Però il tizio in questione ignora che
il maleducato impegnato a infastidire la sua conversazione a colpi di
clacson è alla guida di un’autovettura prossima alla rottamazione…
Proprio così. Il lunatico in fase
oscura che deve assolutamente attraversare quel vicolo è a bordo di
una Fiat Ritmo, e tra pochi giorni questa verrà consegnata al
concessionario e inviata allo sfascio in cambio di un Nissan Micra
nuova fiammante.
State ipotizzando un'idea potenziale che però
appare insensata? E perché mai dovrebbe essere insensata?...
... Metto la retromarcia e vado indietro il
più possibile. Reinserisco la prima e do gas.
BUM!
L’allegro conversatore esce di corsa
dal negozio.
Il conducente lunatico si affaccia dal
finestrino della Ritmo.
“Ma sei coglione? Lasci la macchina
in mezzo alla strada? Sono arrivato in velocità e non l’ho neppure
vista!”
Il proprietario dell’auto tamponata
da un’occhiata rapida al paraurti posteriore: poche sgraffiature,
niente di rilevante. Il danno maggiore lo ha avuto la Ritmo, ma il
conducente non sembra preoccuparsene. Preferisce continuare a
gridare:
“Vuoi togliere stà cazzo di
macchina, ‘mbecille?”
L’allegro conversatore (che non è
più tanto allegro) guarda negli occhi il tizio che gli sta urlando
di spostarsi. Si capisce che pensa qualcosa tipo: “È un drogato.
Un malato di mente. Forse entrambe le cose”. Monta sull’auto,
accende il motore e schizza via. Siccome anche il drogato malato di
mente deve passare nella stessa direzione, i loro sguardi si
incrociano un’ultima volta quando il conversatore non più allegro
ha finalmente trovato uno spiazzo in cui posteggiare il suo mezzo
senza intralciare il traffico. A ben trenta metri dal negozio,
distanza clamorosa che dovrà percorrere due volte a piedi, poverino.
E intanto – appunto – fa in tempo a voltare gli occhi in
direzione della Ritmo che gli passa accanto e ad osservare ancora il
conducente e il lampo di furore nelle sue iridi lucide.
La smorfia di tensione del tamponato è
un libro aperto. C’è scritto: “Psicopatico, forse pericoloso”.
Un attimo dopo vede solo il portellone
posteriore della Ritmo che si allontana in velocità. E non può
minimamente immaginare che il drogato psicopatico forse pericoloso ha
appena assunto l’espressione di un ragazzino sorridente mentre
guarda beatamente i cartoni animati.
Postilla finale: a distanza di anni devo ammettere che mi vergogno un po' del mio comportamento in quella circostanza, anche perché, in un momento successivo della mia vita, è capitato pure a me di bloccare il traffico lasciando l'auto in mezzo alla carreggiata per entrare in una pizzeria e prenotare un tavolo per la sera... Morale: anch'io sono stato un allegro conversatore, ma nessun lunatico mi ha tamponato.
Postilla finale: a distanza di anni devo ammettere che mi vergogno un po' del mio comportamento in quella circostanza, anche perché, in un momento successivo della mia vita, è capitato pure a me di bloccare il traffico lasciando l'auto in mezzo alla carreggiata per entrare in una pizzeria e prenotare un tavolo per la sera... Morale: anch'io sono stato un allegro conversatore, ma nessun lunatico mi ha tamponato.
Non sono così audace, ma quando sono irritata e mi comporto male, provo una sensazione soddisfacente ma amara...
RispondiEliminaSì, un po' di amarezza resta sempre anche se ti senti soddisfatto. La cosa migliore sarebbe trovare sempre gente educata così non c'è bisogno di andare fuori di testa.
EliminaHo lo stesso carattere, sono lunatico e imprevedibile, anche se per il novanta per cento passa l'indole pacifica e bonacciona, ma quando raramente sbotto (il dieci per cento) - sbagliando ma sempre a ragion veduta - faccio paura anche a me stesso
RispondiEliminaNon a caso si dice comunemente che le acque chete sono le più pericolose.
EliminaMi hai ricordato Pomodori Verdi Fritti... Mancava solo che gridassi TOWANDA!!
RispondiEliminaGuarda il video: http://youtu.be/D-5-70EP9QI
Scena memorabile ;-)
Eliminaio ultimamente sono molto meno paziente e incline alla bontà, ma una volta riuscivo anche a prendere in giro il malcapitato di turno. A volte ad un incrocio qualcuno clacsonava perché ero lento a inserirmi; e allora io spegnevo il motore e facevo segno che, mi dispiaceva, ma l'auto non voleva ripartire. Ancora oggi però quando ricevo quelle telefonate dai call center di gestori telefonici o elettrici o di altro, dopo che mi hanno detto: pronto sono (giovanni) e chiamo da XY, rispondo subito: ah! ciao, giovanni, coma stai? e a casa? che tempo fa da quelle parti?
RispondiEliminaSicuramente il tuo metodo è migliore del mio ;-)
EliminaOttimo metodo :) Di solito, se non sono di corsa, faccio così anche io. Tempo fa, chiacchierando con una ragazza di un call center - che voleva vendermi il solito contratto telefonico - questa mi ha raccontato che per lo stipendio le venivano conteggiate solo le chiamate valide, non tanto le chiusure di nuovi contratti, bensì le telefonate che duravano qualche minuto. Da quel giorno, quando mi chiamano, li tengo un po' in linea, così - visto il lavoro ingrato - riescono a portare a casa la pagnotta!
Eliminasi, anch'io so che se stanno più di (mi sembra) tre minuti, gli viene conteggiata la telefonata come valida. ma spesso, stando in negozio, non ho il tempo di stare al telefono. Comunque ho memorizzato i numeri 'incriminati' e non rispondo neanche.
EliminaQuesta è una di quelle cose che mi piacerebbe fare perchè la cosa che più odio, sono le persone che non rispettano le regole della strada.
RispondiEliminaTi parla una persona che abita vicino ad una dannata scuola elementare dove le mamme credono che far fare 3 passi ai loro bimbi sia un crimine quindi occupano completamente la strada lasciando serenamente le loro auto ovunque (preciso che a meno di 100 metri di distanza ci sono decine di parcheggi liberi).. inoltre sono ben coalizzate, anche se ci sono i vigili che fischiano, nessuna va a spostare le auto e i vigili difficilmente si mettono a multare un centinaio di vetture ogni mattina, quindi bisogna aspettare imbottigliati nel parcheggio o fare il giro di tutta la città per riuscire ad allontanarti da quel luogo infernale.
La cosa più odiosa è che dopo mezz'ora, quando i bimbetti sono ormai entrati in classe, le carissime mammine restano a chiacchierare su quello che hanno cucinato il giorno prima, e cucineranno a pranzo e si scambiano ricette e si guardano le scarpe, e si consigliano le borse per almeno un'altra ora! Quindi nei miei sogni c'è un carro armato che spiaccica tutte le loro auto passandoci sopra!
Se cerchi su ebay, dovresti trovarlo qualche buon carro armato usato ;-)
EliminaQuasi quasi.. magari controllo su ebay annunci o kijiji così ho la possibilità di un ritiro "a mano" se segnalato in una zona vicina! Grazie per il consiglio! ;p
EliminaMacché vergognaaaaaaaa!
RispondiEliminaTI LOVVO TROPPO!!!!
Forse è meglio che non inizi IO a dire COSA FACCIO (e non guido) alle auto in mezzo alle palle… su marciapiedi, strice o altro…
Sai qual è comunque - ne son certa - la differenza tra te e il coglione di cui racconti? Che se qualcuno ti avesse strombazzato dietro perché la tua auto era in mezzo alla strada non avresti preteso di aver ragione, anzi, saresti corso fuori subito chiedendo scusa e spostando l'auto!
Quello sicuramente sì. A volte sono scorretto, ma sempre consapevole di esserlo, quindi se mi becco una protesta me la tengo e non cerco giustificazioni.
EliminaFatico a credere a questo tuo "dark side", ma mi fido, quindi non sfasciarmi la macchina, ok?
RispondiEliminaTranquilla. Al massimo buco tutti e quattro i pneumatici :-P
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