Nota per i non-nipponofili: in alcuni templi giapponesi (compreso quello di Sensoji a Tokyo) esiste la tradizione degli o-mikuji ovvero: dei biglietti che si possono estrarre in appositi contenitori e che "trasmettono" al visitatore (in base agli ideogrammi che vi sono stampati sopra) un variabile livello di "benedizione" oppure di... "maledizione". Sono insomma dei "biglietti oracolari", ma con un grado di efficacia bassissimo, tanto è vero che in caso di "testo maledicente" dicono che basti appendere il biglietto al ramo di un albero e la cattiva sorte resterà lì ad aspettare anziché inseguire colui che lo aveva estratto.
Nel caso di Issei e Natsume, a quanto pare hanno pescato un biglietto illeggibile.