domenica 29 novembre 2015

Amore fra letterati

La condivisione di una medesima passione è spesso il primo passo per l'amicizia, che talvolta aumenta di intensità sino a mutarsi in amore. Vale in tutti i campi e la letteratura non fa eccezione.
Sono numerose le coppie formate da romanzieri, poeti e drammaturghi, menage coniugali nati sulle ali del comune esercizio della scrittura. Alcuni di questi amori sono diventati celebri quanto l'opera letteraria dei due innamorati, talvolta è più nota l'unione che la loro produzione.
Una storia quasi romanzesca ma reale è quella di Elizabeth Barrett e Robert Browning. Lei era una donna di salute cagionevole, paralizzata alle gambe da anni e grande lettrice, nonché un'ispirata poetessa che nel 1844, quasi quarantenne, ottenne un grande successo con la pubblicazione di una raccolta di poesie. Robert Browning si innamorò dell'autrice leggendone i versi, si dice. Di sicuro volle a ogni costo conoscerla e benché lei fosse di sei anni più grande e quasi invalida, lui le chiese di sposarlo. Le nozze furono celebrate di nascosto poiché il padre di Elizabeth era contrario, in effetti quando scoprì che erano avvenute a sua insaputa si infuriò talmente da diseredare la figlia. Robert e Elizabeth se ne andarono allora in Italia, ebbero un figlio e vissero felicemente per sedici anni sino alla morte di lei. Entrambi sono considerati fra i più significativi esponenti della poesia inglese del XIX secolo e certamente la loro romantica storia d'amore ne ha accresciuto la popolarità come personaggi storici.
Sempre nel secolo decimonono, è impossibile non citare la coppia formata dal poeta Percy Bysshe Shelley e Mary Godwin (poi diventata, appunto, Mary Shelley) l'autrice di Frankenstein. Anche nel loro caso la vita reale supera di gran lunga la fantasia di ogni romanzo: lui già sposato, lei che gli da appuntamenti segreti al cimitero, la fuga insieme in Francia, il suicidio della prima moglie di lui, la nascita di numerosi figli quasi tutti morti prematuramente, l'ipotesi di altre donne nella vita del marito, di tradimenti e figli illegittimi, infine la morte tragica di Percy a soli 29 anni in seguito all'affondamento della barca a vela sulla quale viaggiava. Vi risparmio i ricatti a Mary in tarda età da parte di avventurieri senza scrupoli e altri fatti bizzarri nelle vite dei due letterati. Mi limito a puntualizzare che occupano entrambi un posto di rilievo nella storia del Romanticismo e ne sono quasi assurti a simbolo.
Emblema invece dei poeti 'maledetti' sono stati Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, protagonisti di una storia d'amore omosessuale che diede scandalo nella puritana Francia di fine '800. La vicenda ebbe risvolti tragici quando Verlaine tentò di uccidere (senza riuscirci) Rimbaud per la disperazione di essere stato lasciato. Finì in carcere per alcuni anni, perdonato poi da Rimbaud che comunque iniziò una vita errabonda e non rivide mai più l'amante. La loro importanza nella storia della poesia francese è indiscussa.
Un'altra coppia omosessuale icona di un movimento letterario è stata quella formata da Allen Ginsberg e Peter Orlovsky, di fatto l'immagine stessa della Beat Generation. É opportuno però precisare che parlando di talento letterario in senso stretto solo Ginsberg viene considerato un poeta degno di figurare nelle antologie, mentre Orlovsky è una figura di secondo piano.
Sempre a proposito di coppie-icona, quando si parla dell'esistenzialismo è automatico pensare a Jean-Paul Sartre e alla sua compagna Simone De Beauvoir, entrambi celebrati scrittori.
Tornando ancora ai poeti vengono in mente Ted Hughes e Sylvia Plath, ritenuti fra i massimi poeti di lingua inglese del XX secolo. La loro relazione coniugale è purtroppo passata alla storia anche a causa del suicidio di Sylvia, a proposito del quale sono state fatte numerose speculazioni di cattivo gusto.
In Italia l'esempio più noto è probabilmente il matrimonio fra gli scrittori Alberto Moravia ed Elsa Morante. Peraltro Moravia è stato successivamente legato a un'altra scrittrice, Dacia Maraini.
Ma di amori "letterari" analoghi ve ne sono stati molti altri. Ve ne ricordate qualcuno?

martedì 24 novembre 2015

Cavalcare l'onda del brand in auge

É una cosa che ho notato in questi ultimi giorni.
Sulla scia della prossima uscita de Il risveglio della forza, episodio VII della saga "Star Wars", tantissime attività commerciali tentano di cavalcare l'onda della pubblicità martellante e dell'hype creato attorno al film sperando di ricavarne a loro volta una luce riflessa di attenzione da parte dei consumatori.
Così, per dire, un noto marchio di abbigliamento espone in vetrina felpe con i principali personaggi del film. Un altro continua a proporre i soliti abiti privi di riferimenti cinematografici, però indossati da manichini col volto coperto dalla bianca maschera metallica dei soldati imperiali. Un altrettanto noto marchio di coperte e trapunte vende (giuro di averle viste) copertine per il vostro letto matrimoniale effigianti il logo dell'inossidabile saga. Nei negozi di giocattoli impazzano spade laser e maschere da Darth Vader. Una catena di ristorazione offe menù che danno in regalo ai bimbi action figures dei vari personaggi storici, da Han Solo a Yoda. Altri locali più caserecci, impossibilitati a pagare i diritti di copyright, si accontentano di proporre piatti ambiguamente evocativi come 'il panino dell'Alleanza' o 'il menù della Forza'. É probabile che qualche profumeria s'inventerà nei prossimi giorni l'eau de cologne Chevalier Jedi n. 7.
Insomma, tutti cercano in qualche modo di intercettare l'evento a proprio vantaggio inserendosi sul grande palcoscenico del marketing pompato dai trailers che preparano il mondo all'avvento dell'episodio VII.
Ho riflettuto sul fatto che, in fondo, non è mica un'idea sbagliata e ho deciso di cavalcare l'onda anch'io. Quindi, tanto per incominciare, potrei temporaneamente modificare le copertine dei miei ebook.
"Cronaca di natale" potrebbe diventare una cosa di questo genere:


Mentre per "Shakespeare noir" si potrebbe azzardare una variante di tale foggia:


Che ne dite, potrebbe funzionare? (n.b.: se volete fare un confronto gli originali sono QUI e QUI ).
;-P

giovedì 19 novembre 2015

Ottanta delusione in me [INTERFERENZA INTERNA]

Ci avevano convinto che eravamo i più bravi, che avevamo la quinta economia al mondo, che le nostre mamme erano le migliori al mondo, che qualunque cosa Italians do it better.
Ci avevano illuso di assistere alla fine delle tensioni fra gli stati, il crollo del muro, l'Europa unita, niente più guerre e niente più crisi.
Sapevamo che anche con il lavoro più scadente avremmo guadagnato almeno un milione al mese, a quindici anni avevamo in tasca banconote con quattro zeri e con le effigi di grandi italiani, intanto sognavamo un'estate al mare e le tette di Sabrina Salerno.
Ci dicevano che noi avevamo il più bel campionato di calcio al mondo, il presidente della repubblica più simpatico d'Europa, che ci aspettava un futuro sempre migliore, sempre migliore... E poi...
[FINE DELL'INTERFERENZA. L'USUALE PROGRAMMAZIONE DEL BLOG RIPRENDERA' QUANTO PRIMA]


sabato 14 novembre 2015

Proporsi come personaggio pubblico

Uno scapolo che offre consigli su come gestire i rapporti coniugali è poco credibile.
Allo stesso modo, un post di Ariano Geta incentrato sul proporsi come personaggio pubblico sembra quasi una barzelletta. Io sono l'uomo senza volto e senza nome, lo pseudonimo che blogga, non ho e non potrò mai avere le credenziali per fornire utili indicazioni su come proporsi agli altri in modo da diventare un "personaggio pubblico".
E infatti non ho nessuna intenzione di dare suggerimenti. La materia mi sfugge per congenita incompatibilità e la sto ancora studiando senza tuttavia apprendere granché.
Tuttavia, a coloro che condividono sogni scribacchini come il qui presente ma non sono affetti dalle mie ritrosie, consiglio fortemente di curare molto questo aspetto.
Siamo in un'epoca in cui la fanbase deve esistere a prescindere. Avere migliaia di amici su facebook, un canale su youtube in cui ogni video riceve centinaia di like (e aggiungiamoci pure una marea di contatti su twitter e whatsapp) è più importante che avere qualcosa da proporre. Il "qualcosa" in questione può arrivare anche dopo (che si tratti di un libro, di una canzone, di un fumetto o di un cortometraggio poco importa, potete decidere con calma) però bisogna prima essere conosciuti, sapere con certezza che ogni propria iniziativa verrà notificata dai meccanismi automatici di condivisione del web a un numero enorme di followers.
Può essere utile anche per proporvi all'editore al quale sottoporrete il vostro manoscritto: credo che non rimarrà insensibile al fascino dei numeri potenziali che potrete vantare in dote sui social networks.
Quindi, in due parole: siate personaggi. Non è necessario finire in televisione, potete esserlo anche in rete tessendo con pazienza una vasta tela di contatti.
Se ciò sia realmente attinente al desiderio di scrivere non sta a me dirlo. Io mi limito a evidenziare un elemento concreto che può favorire le chances di pubblicazione.

lunedì 9 novembre 2015

Riorganizzazione degli ebook in vendita

É inevitabile che alcuni ebook suscitino meno interesse di altri.
É ammissibile che capiti proprio per quelli che, dal punto di vista di chi li ha scritti, erano stati maggiormente elaborati.
É persino possibile che siano quelli più impegnativi per le tematiche trattate.
Però l'ammissibile e il possibile non sono automaticamente accettabili, quindi ho ritenuto opportuno ritirare dalla vetrina amazon e dalla pagina dei downloads gratuiti alcuni scritti che hanno ricevuto un riscontro davvero troppo minimo (è un'espressione grammaticalmente errata, lo so, ma esprime meglio il senso).
In questo periodo non mi sento ispirato a scrivere, quindi coglierò l'occasione per revisionare gli ebook evidentemente necessitanti di ulteriori riscritture.
... Sì, d'accordo, è un post pressoché inutile, però l'ho scritto per correttezza nei confronti di chi magari aveva messo nel mirino proprio uno di quegli ebook e adesso non lo troverà più disponibile e si chiederà che fine ha fatto.
Scribacchino sì, dilettante ovviamente, ma almeno maleducato non voglio esserlo ;-)

mercoledì 4 novembre 2015

Resoconto da Lucca - seconda parte

E come promesso ecco le foto del primo novembre a Lucca. La qualità è quella che è (sapete, non sono un bravo fotografo, lo ammetto. Neppure un buon scrittore in effetti, però mi ostino a provarci ugualmente ;-)
Per cominciare ecco a voi l'incontro fra bloggers a Piazza Napoleone: da sinistra a destra potete ammirare la mia meravigliosa principessa, Romina Tamerici, Marco Stabile e per ultimo il qui presente con indosso il suo cosplay postumo... ;-P

Tutti in fila per ricevere l'autografo di Angela Vianello. Alcuni stavano in coda supponendo che fosse la coda per entrare al Padiglione Passaglia... reazioni a base di risate isteriche quando, dopo venti minuti di attesa, hanno scoperto che se non gli interessava l'autografo potevano entrare subito.


Ancora la piccola Arianina Getina, felice di essere protetta da Luca "Dredd" Morandi.


Cosplayer dall'aria minacciosa nei pressi di Japan Town.


Direttamente dagli anni '70, un Don Zauker risvegliato dal suo letargo mi attacca con l'arma più temibile che esiste, la nostaglia canaglia...


Animatrici dello stand Sanrio in fibrillazione per il compleanno di Hello Kitty.


Angela Vianello intervistata allo stand della Think Comics


Comunque, non era poi così affollato...


Foto ricordo che si possono scattare solo al Lucca Comics...


Se Dio vuole l'anno prossimo si bissa!

lunedì 2 novembre 2015

Resoconto da Lucca - prima parte

Ed eccomi qui a stilare un bilancio della mia prima volta al Lucca Comics & Games.
La giornata è iniziata bene: lo shuttle è arrivato prima delle dieci al punto di raduno, pochi passi per varcare le mura ed entrare in Piazza Vittorio Emanuele, ed eccosi subito immersi nell'atmosfera di un carnevale cosplay contagioso. Per alcuni istanti medito che io e mia figlia avremmo potuto essere perfetti come Big Daddy e Hit Girl...
Il primo obiettivo è al Padiglione Passaglia a Piazza Napoleone per avere una copia autografata del terzo albo di Aeon di Angela Vianello. Bisogna fare un po' di fila ma l'attesa è ben ripagata, inoltre riusciamo dopo svariate indicazioni telefoniche a incontrare Romina e Marco, una vera toccata, e fuga ma più che sufficiente per empatizzare e augurarsi che seguiranno altri incontri.
Noi proseguiamo verso Japan Town e lungo il tragittto, a San Michele, possiamo ammirare in tutto il suo splendore il Giudice Dredd, o piuttosto la sua materializzazione, Luca Morandi. Anche in questo caso l'incontro è brevissimo ma speriamo sia prologo di altri.
Dopo un'altra fila tutto sommato non eccessiva siamo negli stand di Japan Town, la mia piccola può incontrare Giada Romano e avere anche da lei un fumetto autografato. Il suo papà può invece perdersi fra stand ad alto contenuto nipponico e fare un po' di amarcord quando vede le action figures di Daitarn 3 o Jeeg Robot.
Dopo un giro per le vie del centro e poi lungo le mura, il terzo obiettivo della mia principessa è lo spazio della Think Comics dove Fabio Celoni presenta un'app per leggere i fumetti su smartphone con effetti interattivi... (dovrò sicuramente approfondire) e dopo c'è di nuovo Angela Vianello, di cui mia figlia è davvero innamorata (al termine dell'intervista si è un po' innamorato anche il suo papà ;-)
C'è tempo per scoprire altri stand espositivi, riuscire nella clamorosa impresa di aver fatto venir voglia di fare cosplay persino a mia moglie (mia suocera pure, quasi quasi un pensierino ce l'ha fatto...)
Insomma, bilancio più che positivo. Se un noto sociopatico come il qui presente ha trovato entusiasmante trascorrere mezza giornata pressato fra migliaia di persone significa che l'esperienza è davvero indimenticabile. E spero di poterla ripetere.
Fra qualche giorno, giusto il tempo di organizzarmi, pubblicherò la seconda parte con il complemento fondamentale: alcune fotografie scattate nel corso della giornata lucchese.