mercoledì 31 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
venerdì 26 ottobre 2012
giovedì 25 ottobre 2012
Solo per fare il punto della situazione
Sono previste altre quattro tavole - già pronte - in cui lo sfigato Writerman continuerà a rendere ridicolo il suo autore, poi riprenderò la normale (eufemismo) programmazione del blog.
Ma mi riservo la possibilità di
qualche altra vignetta estemporanea in futuro…
martedì 23 ottobre 2012
sabato 20 ottobre 2012
giovedì 18 ottobre 2012
martedì 16 ottobre 2012
domenica 14 ottobre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
giovedì 11 ottobre 2012
Comics
Sommando insieme la mia antica passione per i fumetti, un software di clipart vecchissimo col prezzo di vendita ancora in lire, e l'inconscio desiderio di rendermi ridicolo, cosa viene fuori?
Mi sembra ovvio: comics.
Esordio previsto per domani...
Mi sembra ovvio: comics.
Esordio previsto per domani...
martedì 9 ottobre 2012
Una recensione per "Gioco letterario"
Un'utente di ilmiolibro ha gentilmente letto e recensito un mio lavoro. Ne ha dato un'interpretazione che esprime proprio ciò che io volevo trasmettere, quindi deduco che sono riuscito a essere - se non bravo - almeno chiaro :-)
Permettetemi la vanità di riportarla qui:
TRA REALTA' E FINZIONE - Apri la scatola e ne trovi altre tre, che, una volta aperte, racchiudono altre scatole più piccole: "Gioco letterario" è un romanzo che si moltiplica e si divide, in una continua altalena che invita il lettore ad oscillare fra realtà e finzione letteraria. La prima "scatola" è il racconto di un giorno come tanti: cinque studenti che - in una sorta di Decamerone del terzo millennio - provano a narrare delle storie più o meno inventate e, in una sapiente contaminazione fra romanzo e testo teatrale, commentano i vari racconti. Nella seconda "scatola", episodi della vita quotidiana di un aspirante scrittore si intrecciano con alcuni appunti di un romanzo da scrivere: l’autore non sa come e quando, nè se lo pubblicherà mai ma, mentre le sue giornate scorrono secondo i consueti e un po’ banali ritmi, si diverte ad immaginare un possibile prologo, un potenziale primo capitolo, un eventuale secondo capitolo e così via: realtà e immaginazione scorrono su binari paralleli, ma l’una, sebbene grigia e ordinaria, offre continui e inattesi spunti all’altra. Infine la terza "scatola" ne contiene altre quattro: quattro racconti, proposti come esercizio di scrittura all’amico che dovrebbe pubblicarli su un giornale locale. Ma l’amico è irraggiungibile, il racconto scelto fra i 4 è troppo lungo e in fondo l’autore non è più tanto convinto di volerlo pubblicare: perchè il solo lettore che veramente gli interessa è se stesso. La struttura narrativa, che interseca continuamente vita e letteratura, si snoda attraverso uno stile fluido e asciutto, che conduce il lettore ad addentrarsi in un sorprendente mondo parallelo, quello dell’invenzione letteraria, un "paese delle meraviglie" che appare all’autore/potenziale scrittore come l’unico mondo che possa rendergli tollerabile quello reale.
Permettetemi la vanità di riportarla qui:
TRA REALTA' E FINZIONE - Apri la scatola e ne trovi altre tre, che, una volta aperte, racchiudono altre scatole più piccole: "Gioco letterario" è un romanzo che si moltiplica e si divide, in una continua altalena che invita il lettore ad oscillare fra realtà e finzione letteraria. La prima "scatola" è il racconto di un giorno come tanti: cinque studenti che - in una sorta di Decamerone del terzo millennio - provano a narrare delle storie più o meno inventate e, in una sapiente contaminazione fra romanzo e testo teatrale, commentano i vari racconti. Nella seconda "scatola", episodi della vita quotidiana di un aspirante scrittore si intrecciano con alcuni appunti di un romanzo da scrivere: l’autore non sa come e quando, nè se lo pubblicherà mai ma, mentre le sue giornate scorrono secondo i consueti e un po’ banali ritmi, si diverte ad immaginare un possibile prologo, un potenziale primo capitolo, un eventuale secondo capitolo e così via: realtà e immaginazione scorrono su binari paralleli, ma l’una, sebbene grigia e ordinaria, offre continui e inattesi spunti all’altra. Infine la terza "scatola" ne contiene altre quattro: quattro racconti, proposti come esercizio di scrittura all’amico che dovrebbe pubblicarli su un giornale locale. Ma l’amico è irraggiungibile, il racconto scelto fra i 4 è troppo lungo e in fondo l’autore non è più tanto convinto di volerlo pubblicare: perchè il solo lettore che veramente gli interessa è se stesso. La struttura narrativa, che interseca continuamente vita e letteratura, si snoda attraverso uno stile fluido e asciutto, che conduce il lettore ad addentrarsi in un sorprendente mondo parallelo, quello dell’invenzione letteraria, un "paese delle meraviglie" che appare all’autore/potenziale scrittore come l’unico mondo che possa rendergli tollerabile quello reale.
venerdì 5 ottobre 2012
Ancora racconti sensazionali
E che marketing sia ;-)
Anche perché stavolta è un libro nuovo, ma dello stesso filone dei "Racconti sensazionali" e degli "Altri racconti sensazionali".
Eh sì, ormai non riesco più a smettere di tradurre le storie di Hiroshi Miura, sono al terzo della serie e chissà che non segua un quarto.
Come sapete l'autore è vissuto a cavallo fra XVIII e XIX secolo (1886-1932), pertanto il suo stile narrativo (e soprattutto la sua scrittura) possono apparire un po' datati, ma non mancano tentativi di sperimentazione, sulla scia delle avanguardie letterarie degli anni '20.
I suoi racconti si svolgono sempre su uno sfondo realistico, spesso a carattere storico con ambientazioni in epoche antiche della storia giapponese, ma con improvvisi elementi fantastici o quanto meno onirici che si innestano nella vicenda dei personaggi.
É disponibile sia in formato digitale su amazon che cartaceo su ilmiolibro.
EDIT: ovviamente "a cavallo fra XIX e XX secolo" come giustamente mi segnala un commentatore attento.
Siete pregati di perdonare la mia distrazione, sorry :-(
Anche perché stavolta è un libro nuovo, ma dello stesso filone dei "Racconti sensazionali" e degli "Altri racconti sensazionali".
Eh sì, ormai non riesco più a smettere di tradurre le storie di Hiroshi Miura, sono al terzo della serie e chissà che non segua un quarto.
Come sapete l'autore è vissuto a cavallo fra XVIII e XIX secolo (1886-1932), pertanto il suo stile narrativo (e soprattutto la sua scrittura) possono apparire un po' datati, ma non mancano tentativi di sperimentazione, sulla scia delle avanguardie letterarie degli anni '20.
I suoi racconti si svolgono sempre su uno sfondo realistico, spesso a carattere storico con ambientazioni in epoche antiche della storia giapponese, ma con improvvisi elementi fantastici o quanto meno onirici che si innestano nella vicenda dei personaggi.
É disponibile sia in formato digitale su amazon che cartaceo su ilmiolibro.
EDIT: ovviamente "a cavallo fra XIX e XX secolo" come giustamente mi segnala un commentatore attento.
Siete pregati di perdonare la mia distrazione, sorry :-(
Etichette:
Ancora racconti sensazionali,
gTerma,
mieiscritti
mercoledì 3 ottobre 2012
Contrordine per il marketing
martedì 2 ottobre 2012
Iscriviti a:
Post (Atom)