Nota per i non-nipponofili: il modo di parlare di Chizuru, che a volte invece di dire "io" nomina se stessa in terza persona, non è una stramberia ma qualcosa che in Giappone può capitare alle ragazze.
Per dire "io" in giapponese esistono varie forme, legate peraltro al sesso della persona che sta parlando. Una donna in genere usa la parola "atashi", che però è estremamente formale e adatta a una persona adulta, perciò le bambine piccole tendono a non usare quella parola preferendo piuttosto utilizzare il proprio nome in terza persona, e talvolta, per abitudine, continuano a farlo anche quando sono adolescenti.
Ecco perché la nuova arrivata invece di "Ho capito cosa vuoi dirmi" dice "Chizuru ha capito cosa vuoi dirle".