mercoledì 1 giugno 2011

Bagliori da un'intelligenza aliena

Dedico poco spazio (colpevolmente) a tutti quegli autori non pubblicati da case editrici ufficiali ma meritevoli di attenzione, almeno a mio modesto parere.
Oggi voglio segnalare un saggio che non troverete nelle librerie ma solo (al momento) su ilmiolibro.kataweb, precisamente qui.
L'autore, Libero Gianni Cordela, in genere è disponibile a inviare per e-mail alcuni capitoli per far valutare il prodotto. Avendolo comprato e letto integralmente, posso sostenere che è una lettura molto stimolante e - soprattutto - scritta davvero bene: un linguaggio agevole, scorrevole, che permette anche a un incompetente come il sottoscritto di capire i meccanismi della programmazione informatica, gli elementi che compongono il DNA, i fondamenti del pensiero di Spinoza, e tante altre piccole nozioni fuse insieme per portare avanti una tesi abbastanza ardita (e ovviamente non dimostrabile) circa la vera natura di Dio e dell'uomo. La traccia della creazione sarebbe scritta proprio nel nostro codice genetico, ma ne conseguirebbe che l'entità creatrice non può essere un'onnipotente divinità così come viene concepita dalle grandi religioni monoteistiche, bensì qualcosa di diverso.
L'unica pecca del saggio è proprio l'eccessiva certezza che l'autore ripone nella sua tesi, che invece dovrebbe costituire solo un interessante spunto di riflessione. E lo è senza alcun dubbio. La lettura permette di allargare la gamma delle nostre concezioni sull'origine dell'uomo.

2 commenti:

  1. Dalla presentazione del libro: "...Una via che conduce all'ipotesi inquietante di una divinità imperfetta, che tuttavia è in grado di condizionare pesantemente i comportamenti e le credenze dei terrestri."

    Se parla di Chtulu sono d'accordo

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  2. :-P
    No, fa riferimento alla concezione spinoziana di un dio panteistico, che però non sarebbe necessariamente misericordioso o intelligente...

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