C’era una volta un blogger a corto di idee, che dopo aver trascorso tanto tempo a pubblicare post alla media di uno ogni due o tre giorni, all’improvviso non sapeva più di cosa parlare.
La sua mamma gli disse: “Porta dei biscotti alla nonna e magari ti tornerà l’ispirazione, ma mentre passi per il bosco non fermarti a parlare col lupo cattivo”.
Il blogger si incamminò verso la casa di sua nonna, e lungo il sentiero incontrò proprio il lupo. La mamma gli aveva proibito di rivolgergli la parola, ma il blogger era alla disperata ricerca di idee per un buon post, e gli venne in mente che avrebbe potuto scriverne uno proprio su quella bestia, qualcosa tipo: “Lui mi inseguiva, feroce e rabbioso, ma io sono riuscito a sfuggire alle sue avide grinfie”.
Però la bestia non era affatto feroce, anzi, si presentò educatamente e invitò il blogger al bar a prendere un caffè insieme. Dopo qualche minuto era sorta una bella confidenza, e il blogger raccontò al lupo che era assai crucciato per l’incapacità di trovare uno spunto interessante per il post del lunedì.
“Io posso darti qualche suggerimento”, spiegò l’animale mentre continuava a sorseggiare caffè. “Per creare interesse non c’è niente di meglio del sesso: ti inventi una storia erotica da paura che ti sarebbe capitata nel fine settimana, e vedrai che raddoppi i contatti. Oppure”, continuò il lupo con sguardo ammiccante “simuliamo una bella polemica a distanza sui nostri blog: tu mi accusi di aver plagiato un tuo racconto, e io ti rispondo per le rime; andiamo avanti per qualche giorno, finché io annuncio che modificherò la storia che ho scritto pur di non sentire più le tue lamentele. Effetto pubblicità garantito”.
Il blogger cominciò a capire perché la mamma si era raccomandata di non dare confidenza al lupo. Fedele alla sua nomina di bravo ragazzo, rispose che lui aveva dei principi morali in cui credeva profondamente, e non avrebbe mai potuto ricorrere a quei suggerimenti perché eticamente disonesti.
Il lupo commentò: “Sei proprio un coglione e rimarrai per sempre un perdente”.
Il blogger uscì dal bar e portò i biscotti a sua nonna compiendo il proprio dovere. Quella sera però dovette ammettere che il lupo aveva ragione, perché in effetti il lunedì seguente non sapeva proprio cosa scrivere. Alla fine non trovò niente di meglio da fare che dire la verità, e per il giorno 28 marzo 2011 pianificò il seguente messaggio:
Mi spiace ma non ho nessuna idea.
Dacci oggi il nostro post quotidiano non è un precetto, anche se molti blogger paiono percepirlo così. :D
RispondiEliminaIo non mi preoccuperei: se le persone ti sono affezionate, continueranno a seguirti e a cercarti anche dopo qualche giorno d'assenza.
Fors'anche più che dopo qualche post-tappo di dubbia utilità. ;)
Bella favola. Ma non ti sentire in obbligo di scrivere quando non sai cosa scrivere. Non ti lasciamo mica solo, sai? ^_^
RispondiEliminaTi capisco. Poi c'è il discorso qualità/quantità. Forse sarebbe meglio scrivere una volta ogni 10 giorni e fare un post approfondito invece di 10 post superficiali, come sto facendo io ultimamente.
RispondiEliminaCome vedi io non mi preoccupo di postare ogni giorno: sono 4 giorni che non lo faccio!! (postare, dico!) Ma come diceva Glauco: noi non ti lasceremo mai solo; e non è una promessa, è una minaccia!
RispondiEliminaTemistocle
Io ho lo stesso problema 7 giorni su 7! ^^
RispondiEliminaSimone
Anche il mio blog rimane spesso in silenzio
RispondiEliminaSiamo tutti sulla stessa blogbarca! :))
RispondiEliminaNemmeno io mi preoccuperei di scrivere sempre con un certo ritmo... io passo dalla fase logorroica - tipo oggi mi sa! - al silenzio per giorni (una volta mesi)... :))
E io che dovrei dire? In questo mese, solo cinque articoli...
RispondiEliminaE tanto per stare in tema, ti ringrazio per essere sempre uno dei più puntuali nel commentare :)