martedì 13 dicembre 2016

Blocco dello scrittore non totale

Ho sospeso il blog per mesi, non ho scritto quasi nulla e anche di letture ne ho fatte meno del solito.
É quel che si dice il blocco dello scrittore, che in genere si estende anche ad altre attività correlate alla scrittura.
Però il blocco non è totale. Qualche guizzo ancora anima le mie mani in presenza di una tastiera, seppure con svogliata lentezza e discontinuità. Potrei definire questo mio stato di apatia narrativa come stillicidio dello scrittore scribacchino.
Sì, perché non si tratta di esperimenti o bozze. C'è una storia già definita nella mia mente, una scaletta, uno scheletro di idee che attende solo di essere rivestito. Ma non riesco a impegnarmici più di pochi minuti una volta ogni tanto.
Sono sempre riuscito a darmi dei tempi che scandivano l'avanzamento di scrittura, riscrittura e editing, e quantunque spesso non li ho rispettati, adottavo quanto meno un orario e un metodo di lavoro che procedeva regolarmente, anche se il rendimento era inferiore alle aspettative (per inciso: preferisco darmi da fare qualche settimana in più e ottenere un prodotto qualitativamente migliore: le scadenze non sono un problema per un autopubblicato).
Ora invece avanzo senza alcun metodo. Eppur si muove, ma così lento che, diamine, quanto mi ci vorrà per portare a termine i lavori in corso? Il manoscritto in gestione non farà mica la fine di quei lavori pubblici di ristrutturazione edilizia di cui non ci si ricorda più neppure in quale secolo siano iniziati?...
Quel che sia, comunque il blocco non è totale. Lo considero un fatto positivo.

18 commenti:

  1. Io sono convinto che ne verrai fuori, trionferai bellamente su questo intoppo.

    RispondiElimina
  2. Tu hai grandi qualità. Hai bisogno di tempo, prenditelo. Come si suol dire: "la vita distrae". Ti capisco bene, io pubblico un post ogni 20 giorni e anche più, ma chi se ne frega. Romanzi? Ho tre progetti in ballo perché non riesco a dedicarmi e a concentrarmi su nulla di specifico. Un caos. Va bene così Ariano, prenditi i tuoi tempi. Siamo scribacchini, rubiamo tempo a tutto il resto per coltivare la nostra passione. Se smetti di pensarci e lasci scorrere le idee senza una logica precisa, vedrai che sorprese tira fuori il tuo inconscio, un bel giorno parti in quarta e per farti smettere di scrivere devono spararti.
    Un grande abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene, scriviamo a tempo perso e intanto la vita ha le sue necessità...
      Speriamo che alla fine qualcosa ne esca fuori...

      Elimina
  3. L'importante è procedere anche se a piccoli passi! E poi se la storia è nella tua mente e nel cuore sboccerà, prenditi il tempo che ti serve.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, in effetti è un blocco soprattutto psicologico...

      Elimina
  4. Scusami tantissimo ma da come hai descritto il "blocco", nella mia mente si sono inconsapevolmente formate le parole "la stitichezza dello scrittore"... ahahahahha!
    Non odiarmiiiii!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, Elsa Morante era infastidita dai colleghi che scrivono con troppa facilità e diceva che i libri "li cacano"... quindi come metafora ci può stare.

      Elimina
    2. Ahahahah.. come sai non leggo moltissimo ma ho più o meno presente il fenomeno... xD

      Elimina
  5. E' vero che più di un capolavoro è nato al termine di una lunga crisi... Rilke, per esempio, ha composto le due sue opere più importanti (Elegie Duinesi e Sonetti a Orfeo) dopo un blocco di dieci anni in cui non ha scritto un solo verso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è consolatorio anche per me! :)

      Elimina
    2. Dieci anni sono davvero tanti... D'altronde, non penso che potrei mai scrivere neppure mezza frase all'altezza di una qualsiasi opera di Rilke.

      Elimina
  6. Anche poco, ma c'è. Lentamente, ma avanza. Mi sembra un reinizio coerente con ogni reinizio.
    "Eppur si muove"! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, alla fine ciò che mi ferma è soprattutto una certa demotivazione... e non riguarda solo la scrittura.

      Elimina
  7. Finché il "guizzo" c'è, è tutto a posto. Devi solo trovare un nuovo ritmo. Buona scrittura.

    RispondiElimina
  8. Non avere fretta... a volte è meglio avanzare con calma...

    RispondiElimina