Tralasciando i primi ormai mitici "cartoni animati giapponesi" che sono entrati nell'immaginario collettivo della mia generazione (da "Goldrake" a "L'ape Maia" passando per "Hello Spank!" e "Lamù") il mio interesse per fumetti e cartoni animati in genere - non solo quelli nipponici - non si è fermato ai tempi dell'infanzia e dell'adolescenza ma è proseguito sino alla mia attuale (quasi) semisecolare anagrafe.
Alcune delle opere lette o viste da "adulto" (definizione che mi si adatta pochissimo) le ricordo con maggiore interesse di altre.
Una serie animata che mi ha coinvolto emotivamente è stata Welcome to the NHK (da un romanzo di Tatsuhiko Takimoto) il cui protagonista è uno studente universitario affetto da una grave forma di fobia sociale che lo ha portato a trascorrere intere giornate chiuso in casa, in preda alle proprie fantasie malate. La trama si sviluppa in modo minimalista, con pochissimi personaggi - una ragazza di una setta religiosa che vuole aiutarlo, un suo ex compagno di scuola che lo coinvolge in un progetto per creare un videogioco - e riesce a mettere in scena in modo grottesco le follie legate ai social network e al fatto di "esistere" più nel mondo virtuale che in quello reale.
Un'altra serie animata notevole è stata Genshiken (fumetto originale di Shimoku Kio) incentrata su un club universitario composto da soli "otaku" (che sarebbe il modo giapponese di definire i geek, quelli talmente fissati con le fiction che finiscono col trovare più interessante guardare un anime o leggere un fumetto piuttosto che scambiare due parole con un altro essere umano). L'equilibrio viene rotto dalla presenza di una studentessa - fidanzata con uno degli otaku del club - che non condivide affatto il loro stile di vita e a malapena lo sopporta nel proprio ragazzo. Si tratta insomma di un anime che anticipa di qualche anno il format di The Big Bang Theory, telefilm americano di enorme successo.
Un manga che sto leggendo con piacere è Silver spoon di Hiromu Arakawa. Narra le vicende scolastiche di uno studente che, ossessionato dal proprio scarso rendimento scolastico, ha scelto di frequentare un istituto agrario - una scuola assai poco prestigiosa - pur di essere quello coi voti più alti, possibilità che gli sarebbe certamente preclusa in un liceo. A contatto con studenti quasi tutti figli di contadini, per i quali il rendimento scolastico è una cosa secondaria e l'unica cosa che conta è imparare a compiere al meglio le incombenze materiali delle esercitazioni pratiche (accudire gli animali, coltivare il raccolto) imparerà molto di più di quanto credeva.
Un altro manga letto recentemente che mi ha commosso per la sua dolcezza è Il cane che guarda le stelle di Takashi Murakami.
In passato sono stato uno di quelli che ha letto la prima edizione italiana di Ghost in the shell di Masamune Shirow (la rivista Kappa la pubblicò col titolo "Squadra speciale Ghost"). Per la cronaca: la versione cinematografica americana di pochi anni fa non mi è piaciuta granché.
L'elenco potrebbe allungarsi parecchio, ma ho scelto solo le opere che sono state più significative per me.
Voi leggete manga? Guardate anime? Quali sono quelli che ricordate con maggior piacere?
Non sono molto ferrata, ho dovuto fare una ricerca per capire bene la differenza. Ho scoperto che tra gli Anime ci sono alcuni dei miei cartoni preferiti: Mila e Shiro e Holly e Benji. Hanno scandito l'infanzia dei miei figli, li seguivo insieme a loro.
RispondiEliminaEh, almeno una volta si poteva fare. Adesso mia figlia guarda tutto sul pc, per conto suo... (però a volte qualche singolo episodio di una serie o un intero film d'animazione lo vediamo insieme).
EliminaSalve.
RispondiEliminaConosco solo "Il cane che guarda le stelle", e Ghost in the Shell, che però apprezzo poco (anche se sul film concordo, tranne per la performance di Michael Pitt, eccezionale). Gli altri li sento per la prima volta, però Silver Spoon mi intriga.
Non avendo la sua età, non ne conosco moltissimi, né di anime né, manga, e quelli che conosco sono perlopiù recenti; comunque ricordo alcuni classici (Lamù, Ken il guerriero, Devilman[decisamente meglio il manga dell'anime, ^^], Akira, City Hunter, Golden Boy, L'isola della piccola Flor, Gen di Hiroshima [Hadashi no Gen], Tre x Tre Occhi [anche Trinetra], Gantz, Kirara, Crying Freeman [della defunta Granata Press, sigh...], Storia di una geisha, e Video Girl Ai. Questi sono i più vecchi che mi vengono in mente, e che mi piacciono. Tra quelli recenti, se riesce a trovarli, provi i manga di Kaoru Mori [I Giorni della Sposa], quelli di Kei Tome [Canta Yesterday per me, purtroppo incompleta, in italia...] e Blade Of The Phantom Master, di Youn In-Wan e Yang Kyung-Il [sì, questo è coreano, non giapponese ma vabbe'... ^^'] ).
È stato un piacere.
Buonagiornata a tutte.
Suggerimenti utili e interessanti di cui prendo subito nota. I "classici" citati li ho visti/letti almeno parzialmente quasi tutti, ma con interesse diverso ("Lamù" lo adoravo, "Ken il guerriero" l'ho mollato quasi subito, per dire).
EliminaPiacere mio :-)
Salve.
EliminaLamù bellissimo, effettivamente Ken il guerriero è pesante, e può non piacere, come Devilman. Si tratta, modestissima opinione personale, di capirne il significato più profondo: lo si evince meglio dal manga. Comunque, la sigla iniziale italiana della prima serie è la più bella di tutti i tempi ;)
Buonaserata a tutte
Seguo Silver Spoon e lo trovo molto carino.
RispondiEliminaHo anche il manga/romanzo/anime di NHK però non ho letto/visto nulla di tutto ciò.. che vergogna!
Genshiken non lo conosco per niente... devo cercarlo, ora sono curiosa! :p
Trovarti impreparata su un manga/anime è un evento raro :-D
EliminaUna vita fa, quando lavoravo al ristorante giapponese, mi convinsero a leggere per prova alcune serie manga, che sono poi rimaste le uniche della mia vita: Video Girl Ai, Nausica della valle dei venti e 1001 nights. Ma la scintilla proprio non scoccò... forse ero già troppo vecchio (trent'anni).
RispondiEliminaNon penso sia una questione anagrafica, piuttosto di essere conquistati o no dal loro stile. Probabilmente per te il fumetto "del cuore" è piuttosto quello americano, che segue canoni stilistici e narrativi sicuramente diversi rispetto a quello giapponese.
EliminaLa mia idea è che nel fumetto i gusti individuali si formino essenzialmente negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza e quello che ci arriva dopo si inserisca bene o male in dei sentieri in buona parte già tracciati.
EliminaPurtroppo non conosco questi manga, ma il primo mi interessa molto...
RispondiEliminaIl manga di "Welcome to the NHK" è disegnato in modo approssimativo, non bello. Ma l'anime è bellissimo e molto originale. Non è una visione facile, affronta il problema serio degli hikikomori...
EliminaNon leggo i manga, però il primo che hai citato racconta una storia molto interessante e attuale, anche Silver spoon è una bella storia, la riscoperta dell'importanza del lavoro della terra è attualissima, come decreta il boom delle iscrizioni universitarie alla facoltà di agraria.
RispondiEliminaSì, peraltro "Silver spoon" è anche gradevole perché mette in scena dei ragazzi che, forse perché "campagnoli" sono tutti piuttosto innocenti, privi di malizia.
EliminaIo ricordo volentieri a parte il mitico Goldrake, Danguard e Capitan Harolock
RispondiEliminaSi vede che siamo della stessa generazione :-D
EliminaCiao Ariano! Ritorno a riaffacciarmi alla blogosfera, dopo un periodo a dir poco arroventato. :)
RispondiEliminaCome prima cosa lasciamo fare un veloce amarcord in merito a Goldrake, ricordo l'entusiasmo con cui era stato accolto da parte di noi giovani (allora) e lo scetticismo della generazione più vecchia di fronte a questi cartoni animati dalla fissità inquietante. Non leggo manga e non guardo gli anime, se ho capito bene la differenza. Ma trovo che "Il cane che guarda le stelle" abbia un titolo bellissimo!
E' molto commovente. Il titolo si riferisce a un modo di dire giapponese per indicare un "perditempo".
EliminaAl momento ho difficoltà a seguire le serializzazioni e preferisco i volumi unici oppure i film di animazione, infatti di Ghost in shell - che adoro - ho visto il film, così come dei capolavori di Satoshi Kon o Miyazaki.
RispondiEliminaTempo fa, però, ho potuto seguire comunque qualche anime: Assassination Classroom, Mirai Nikki (che non mi è piaciuto), Mononoke, Sengoku Basara la prima stagione, Kiseiju, Kagewani e qualche altro sparso.
Mononoke te lo consiglio, da non confondere con Mononoke Hime!
Prendo debitamente nota ;-)
Elimina