Foto di scuola Ero l'ultimo arrivato Ero lì da appena tre giorni Dentro un istituto di trogloditi E di docenti ignoranti
Da ingenuo Volevo e cercavo Il modo di integrarmi Senza snaturare me stesso Ma cercando ugualmente punti di contatto, Inesistenti.
Foto di classe Nessuno mi ci voleva E con la scusa ridicola Che qualcuno doveva pur scattarla quella foto Ecco che fui scelto Per questo fondamentale compito Come se non sapessi già allora Che l'autoscatto era stato inventato da tempo
Mi sentii umiliato Ferito Deriso Sicuramente mi sentii vittima A pieno titolo Di un vergognoso atto discriminatorio.
Ripenso a quei momenti Oggi che sono un poeta affermato Oggi che scrivo E mi lascio ancora avvolgere Da tutto ciò che è "meraviglia" Sia immacolata Sia minacciata e deturpata Oggi che non ho perduto Quella mia capacità di stupirmi Come un bambino su ogni cosa bella Ma che nel tempo Ho saputo proteggere Dotandomi di una corazza Per non essere ferito Almeno non troppo Dalla volgarità e dalla becera ignoranza
Oggi sorrido Ripensando a quel momento Ma mi spiace Per non aver saputo già allora capire Che l'unico giusto sentimento da provare Era quello di una vergognosa ingiustizia subita E di un evidente atto discriminatorio Soprattutto perchè avallato dalla Scuola.
Ma se potessi tornare indietro E parlare a quel ragazzo Gli direi di non sentirsi ferito Perchè deriso Umiliato Non accettato E non perchè non sia stato così Ma perchè Quel loro bullismo da branco Nascondeva solo la paura della tua forza Della tua sensibilità Delle tue idee E della tua unicità.
Se solo quel giorno Avessi potuto dirti Di sentirti fiero Di non comparire in quella foto E di non essere immortalato con loro Se solo tutto questo Lo avessi potuto comprendere già allora...
Oggi Il mio nome è ovunque Così come la mia immagine E l'unica foto che non ho è proprio quella
Ed un sorriso Nel pensarci Mi nasce spontaneo Rendendomi conto Di come a volte Una giusta assenza È motivo di orgoglio Fierezza Giustizia e verità.
Sì, si capisce che è un Issei "futuro" ed esprime perfettamente il senso di una situazione che fa male nel momento in cui la si subisce, ma col senno di poi viene considerata un'esperienza utile per valutare le persone per ciò che sono e dunque fregarsene della loro malignità perché in fin dei conti è un bene avere un'ottima ragione per non avere nulla a che fare con loro.
Pessimo. Non so se esistono ancora professori di questo genere, so solo che ai tempi miei, all'università, per molto meno gli studenti arrivavano a compiere reati contro elementi simili (ovviamente cadendo nel torto)
Questa è una fiction e i personaggi sono fittizi, hanno un ruolo, nel caso specifico il "cattivo maestro". Da quel che sento dire qualcuno c'è ancora, ma per fortuna, come dici tu, non gode affatto del consenso degli studenti.
Anche Hinoki è un pirla, ma ben disegnato sullo stile pessimo di questa cittadina insulsa.. ma qualcuno dovrà salvarsi immagino, per la legge dei grandi numeri.. ahah
Direi che il destino di chi fotografa è lo stesso di quello che in una compagnia di amici in spiaggia suona la chitarra. Nella scheda del prof mi sa che suggerivi velatamente dell'ijime...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina"LA GIUSTA ASSENZA"
RispondiEliminaFoto di scuola
Ero l'ultimo arrivato
Ero lì da appena tre giorni
Dentro un istituto di trogloditi
E di docenti ignoranti
Da ingenuo
Volevo e cercavo
Il modo di integrarmi
Senza snaturare me stesso
Ma cercando ugualmente punti di contatto,
Inesistenti.
Foto di classe
Nessuno mi ci voleva
E con la scusa ridicola
Che qualcuno doveva pur scattarla quella foto
Ecco che fui scelto
Per questo fondamentale compito
Come se non sapessi già allora
Che l'autoscatto era stato inventato da tempo
Mi sentii umiliato
Ferito
Deriso
Sicuramente mi sentii vittima
A pieno titolo
Di un vergognoso atto discriminatorio.
Ripenso a quei momenti
Oggi che sono un poeta affermato
Oggi che scrivo
E mi lascio ancora avvolgere
Da tutto ciò che è "meraviglia"
Sia immacolata
Sia minacciata e deturpata
Oggi che non ho perduto
Quella mia capacità di stupirmi
Come un bambino su ogni cosa bella
Ma che nel tempo
Ho saputo proteggere
Dotandomi di una corazza
Per non essere ferito
Almeno non troppo
Dalla volgarità e dalla becera ignoranza
Oggi sorrido
Ripensando a quel momento
Ma mi spiace
Per non aver saputo già allora capire
Che l'unico giusto sentimento da provare
Era quello di una vergognosa ingiustizia subita
E di un evidente atto discriminatorio
Soprattutto perchè avallato dalla Scuola.
Ma se potessi tornare indietro
E parlare a quel ragazzo
Gli direi di non sentirsi ferito
Perchè deriso
Umiliato
Non accettato
E non perchè non sia stato così
Ma perchè
Quel loro bullismo da branco
Nascondeva solo la paura della tua forza
Della tua sensibilità
Delle tue idee
E della tua unicità.
Se solo quel giorno
Avessi potuto dirti
Di sentirti fiero
Di non comparire in quella foto
E di non essere immortalato con loro
Se solo tutto questo
Lo avessi potuto comprendere già allora...
Oggi
Il mio nome è ovunque
Così come la mia immagine
E l'unica foto che non ho è proprio quella
Ed un sorriso
Nel pensarci
Mi nasce spontaneo
Rendendomi conto
Di come a volte
Una giusta assenza
È motivo di orgoglio
Fierezza
Giustizia e verità.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Poesia di "Issei" da adulto...
EliminaSì, si capisce che è un Issei "futuro" ed esprime perfettamente il senso di una situazione che fa male nel momento in cui la si subisce, ma col senno di poi viene considerata un'esperienza utile per valutare le persone per ciò che sono e dunque fregarsene della loro malignità perché in fin dei conti è un bene avere un'ottima ragione per non avere nulla a che fare con loro.
EliminaLa posto domani ovviamente con tanto di link a questa tua "striscia" N 34
EliminaOk!
EliminaDel resto da giovane sarà stato un soggetto come gli altri...
RispondiEliminaInfatti non sempre l'età adulta migliora le persone... :-/
EliminaPessimo. Non so se esistono ancora professori di questo genere, so solo che ai tempi miei, all'università, per molto meno gli studenti arrivavano a compiere reati contro elementi simili (ovviamente cadendo nel torto)
RispondiEliminaQuesta è una fiction e i personaggi sono fittizi, hanno un ruolo, nel caso specifico il "cattivo maestro". Da quel che sento dire qualcuno c'è ancora, ma per fortuna, come dici tu, non gode affatto del consenso degli studenti.
EliminaQuesto prof è anche capace di sarcasmo a quanto vedo! Tremendo!
RispondiEliminaSì, davvero insopportabile :-/
EliminaÈ il super cattivo della saga. Spero possa cambiare ma...ci credo poco.
RispondiEliminaCambiare no, ma prima o poi potrebbe andare a sbattere il muso...
EliminaIn questa scuola non si salva nessuno...spero però che ci sia qualche prof. migliore di questo
RispondiEliminaCertamente c'è e ci sarà spazio anche per lui ;-)
EliminaCerto l'unica foto di classe dove non c'è il fotografo a scattarla.. ahah
EliminaAccidenti. Dovrà vedersela non solo con le angherie e lo scherno dei suoi compagni ma anche con l'infimo professore...
RispondiEliminaA volte il destino ci trascina nei peggiori abissi per poi farci risalire a rivedere (e apprezzare ancor più di prima) la luce.
EliminaOra comprendo perfettamente il degrado di questa città, con un sistema educativo così disastroso non ci si poteva aspettare un risultato diverso.
RispondiEliminaOvviamente il fiume è sempre inquinato se la sorgente non è pulita...
EliminaCi vorrà tempo, ma Issei scoprirà che ci sono anche persone umane nel luogo in cui è capitato.
RispondiEliminaE come farà a conquistarsi questi tremendi maschi alfa? La vedo dura. :)
RispondiEliminaNon è detto che debba riuscire a farlo ;-)
EliminaAnche Hinoki è un pirla, ma ben disegnato sullo stile pessimo di questa cittadina insulsa.. ma qualcuno dovrà salvarsi immagino, per la legge dei grandi numeri.. ahah
RispondiEliminaOsservazione corretta, infatti pian piano verranno fuori anche persone degne di essere definite "esseri umani" ;-)
EliminaDirei che il destino di chi fotografa è lo stesso di quello che in una compagnia di amici in spiaggia suona la chitarra.
RispondiEliminaNella scheda del prof mi sa che suggerivi velatamente dell'ijime...
Suggerivo, in generale, una certa mentalità tossica.
EliminaCome a dire, la vita è una questione di punti di vista... ovvero di angolazioni!
RispondiEliminaIn questo caso Issei si trova davanti a un'angolazione molto... ottusa :-D
EliminaChe poverino...
RispondiEliminaLo trattano male, sì...
EliminaSo io dove l'avrei mandato....
RispondiEliminaIssei ancora è rispettoso verso la "figura istituzionale" del professore... Non so quanto durerà però ;-)
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