Gli haiku sono un'ormai notissima forma di poesia tradizionale giapponese caratterizzata dalla brevità: la regola metrica é che sia formata da 17 sillabe divise in tre versi di 5 - 7 - 5 sillabe.
Questa enorme concisione da un lato rende facile la composizione, dall'altro la pone a rischio di eccessiva semplicità, banalità o addirittura stupidità. Insomma, bisogna saperla gestire.
Nel mio piccolo mi piace scrivere haiku, ma soprattutto mi piace leggerli. Il mio autore favorito é Kobayashi Issa, uno dei maestri del genere vissuto a cavallo fra XVIII e XIX secolo. Le sue composizioni sono caratterizzate da una gradevole ingenuità, un approccio sempre meravigliato verso il mondo e lampi di semplice saggezza:
Dove ci sono uomini
troverai mosche
e Buddha.
Un sito (in inglese) totalmente dedicato ai suoi haiku é questo. Io lo clicco spesso, magari verso le 11 della mattina quando faccio una breve pausa sul lavoro per bermi una tazza di tè verde. Un tocco di poesia quotidiano prima di rimettermi a registrare fatture...
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