Nota per i non-nipponofili: i due titoli ai quali fa riferimento Issei nella seconda vignetta sono due testi classici del genere letterario giapponese chiamato haibun e che fondamentalmente si può definire proprio con le parole del nostro protagonista: un'opera in prosa con elementi biografici ed evocazioni letterarie che viene integrato con degli haiku.
Oku No Osomichi in Italia è stato tradotto come "L'angusto sentiero del nord" ed è l'opera più nota di Matsuo Basho (1644-1694) uno dei quattro grandi maestri del haiku.
Oraga Haru in italiano è diventato "La mia primavera" ed è uno dei tanti libri di un altro maestro degli haiku, Kobayashi Issa (1763-1828), il poeta al quale mi sono liberamente ispirato per creare il personaggio di Issei.
Un Issei che ora può confrontarsi con un altro appassionato di letteratura, che però la concepisce in modo diverso rispetto a lui. Sarà probabilmente l'occasione per un arricchimento culturale reciproco...


Due punti di vista, per me, entrambi validi. Sarà difficile giungere a un compromesso? Le collaborazioni lo richiedono, ma i due studenti “poeti” mi sembrano abbastanza ragionevoli.
RispondiEliminaInfatti hanno un approccio ragionevole: sono convinti delle proprie idee ma interessati alle motivazioni che sorreggono idee diverse dalle loro.
EliminaTutti prima o poi devono piegarsi al compromesso; è inevitabile.
RispondiEliminaEh già, possiamo illuderci quanto vogliamo, ma alla fine essere sempre "duri e puri" è di fatto impossibile.
EliminaEh, ma se non si è ribelli da giovani, quando mai lo si può essere?
RispondiEliminaAnche questo è vero.
EliminaIo creodo che se questo rapporto si porta di nascosto sarà ancora più ricco, sebbene è un sintomo di che qualcosa non va nel loro ambiente.
RispondiEliminapodi-.
Sicuramente è una città in cui parecchie cose non vanno bene.
EliminaNon mi piace fingere e non capisco perché i due ragazzi debbano fingere. Credo che potrebbero benissimo collaborare alla luce del sole ma , forse , nella loro società, c'è qualche cosa che non va. Saluti.
RispondiEliminaGià, Dorogomi è una città con molte "disfunzioni" sociali...
EliminaI compromessi sono inevitabili, soprattutto sul lavoro, nella vita puoi essere un “puro” e non accettare mai compromessi, ma sul lavoro bisogna cercare di essere ragionevoli e “abbozzare” quando non siamo d’accordo con certe decisioni…
RispondiEliminaIo per esempio vorrei “sopprimere” (in senso figurato) alcuni colleghi e capi presuntuosi ma fingo di essere d’accordo con loro per sopravvivere
Bella comunque la collaborazione tra i due ragazzi, anche se sarà nascosta.
Eh già, purtroppo il dover "abbozzare" sul lavoro (e non solo) è una condanna alla quale non si sfugge.
EliminaLe diversità culturali portano fondamentalmente a una valida crescita, se non nascono inutili gelosie e controversie. Bellissima e interessante striscia. Grazie Ariano.
RispondiEliminaInfatti il confronto - civile - fra idee diverse è sempre estremamente utile.
Elimina