Il lunedì è il giorno che più odio, da sempre. Scuola o lavoro che siano, il lunedì segna l'inizio della loro sequenza settimanale, di cui farei volentieri a meno.
Come se non bastasse durante il week end ho rimediato uno strappo alla schiena e quindi ho dormito poco e male, e sul piano dei rapporti umani ho dovuto accettare l'ennesima delusione della mia vita...
Insomma, l'umore era già nero prima ancora della mezzanotte di domenica.
Per fortuna ci ha pensato Alex a mandarmi un raggio di sole, visto che a quanto pare il mio racconto ucronico "Il millenario Regno d'Italia" è fra i finalisti del concorso Ucronie Impure.
E adesso, se solo riuscissi a farmi passare il mal di schiena, potrei persino mettermi a fischiettare.
Complimenti e... mi raccomando, non esagerare col voltaren! :D
RispondiEliminaGrazie Glauco.
RispondiEliminaP.S.: altro che voltaren, qua ci vuole un ciclo completo di massoterapia :-(
La Sindrome da Lunedì è terribile e colpisce chiunque debba alzarsi dal letto la mattina se vuole svoltare il pranzo e la cena. ;)
RispondiEliminaGiusto ieri, ero a passeggio per Roma con Andrea e una mia amica in visita da Torino, e riflettevo su quanto è in effetti bella questa città... se solo non si dovesse lavorare.
Potrei alzarmi con tutta calma, stare un'ora e venti in bagno con RadioRock accesa, starmene altri venti minuti a decidere cosa mettermi, poi afferrare le chiavi e uscire a fare colazione. Da seduto. Scorrendo pigramente pagine web e blog sull'iPad. Con Castel Sant'Angelo sullo sfondo.
Devo andare avanti?
Ariano, tieni duro.
La pensione non è poi così lontana.
Grazie per la solidarietà Luca. Purtroppo la cosa brutta è il timore che il lavoro, benchè odiato, possa venire a mancare... la situazione della ditta in cui lavoro non accenna a migliorare, e le prospettive non sono granchè...
RispondiEliminaGià ... proprio un classico lunedì nero ... domani sarà martedì, sicuramente andrà meglio, te lo auguro di cuore e Auguri anche per il racconto ucronico.
RispondiEliminaCiao
P.S....che fine ha fatto il tuo "Rispetto" ... scritto due ore fa? Non lo trovo!
RispondiEliminaComplimenti per la finale :)
RispondiEliminaMannaggia, il tuo titolo mi intriga parecchio! Mi fa venire alla mente un pò il Reich Millenario nazista e un pò il Regnum Italiae medievale!
@ Serena : l'inatteso evento dell'inserimento fra i finalisti mi ha spinto a dedicare il post di oggi a questo evento. Il post "Rispetto" che hai letto te è stato rimandato a domani, e sarà leggibile a partire dalle 07.55 ;-)
RispondiEliminaSono con te, anch'io il lunedì lo odio, e lo griderei in faccia a tutti quelli che hanno la sfiga di incontrarmi ma cerco di tenermelo per me, per non farmi la fama di gnegnosa (dalle mie parti, colei che si lagna).
RispondiEliminaPer il lavoro, solidarietà piena.
Precaria da una vita, cammino sulla fune tutti i santi giorni.
@ Stefano : il secondo che hai detto, anche se in realtà si parte addirittura da Teodorico... E' un racconto senza azione, basato sulla psicologia e la riflessione, e infatti non mi aspettavo che potesse entrare in finale proprio per la sua natura poco dinamica. Spero che insieme agli altri nove faccia la sua discreta figura.
RispondiElimina@ Yeeshaval : grazie, purtroppo la crisi economica si fa sentire. Spero solo che la ditta per cui lavoro (una delle più serie tra quelle con cui ho avuto a che fare) non affondi, perchè mi troverei davvero nei guai.
RispondiEliminaMa beato te che almeno un lavoro fisso ce l'hai ;)
RispondiEliminaE in bocca al lupo per la schiena.
@ Mirco : probabilmente sono solo un ansioso che vede tutto nero però un po' di paura ce l'ho. E anche il mal di schiena per il momento, ma speriamo che passino entrambi: crisi economica e strappo muscolare.
RispondiEliminaAriano, grazie a te per aver partecipato con un bel racconto :)
RispondiEliminaDiciamo che il suo essere elegante e riflessivo ha funzionato per farlo spiccare tra gli altri partecipanti.
"Il millenario Regno d'Italia" sarà probabilmente il pezzo più artistico dell'ebook.
Comunque vada a finire in termini di classifica.
Complimenti per la finale, specie se è un pezzo con poca 'action'. Sono cusrioso di leggerlo quando verrà pubblicato. Quanto al lavoro, sono con te e con tutti quelli come te che sono appesi ad un filo: l'Italia purtroppo è diventato il paese di Pulcinella, con la differenza che le farse napoletane avevano alla fine quasi tutte un finale e una morale buonista, nel nostro paese invece vige solo la legge del più forte. Per il mal di schiena: è l'età, fattelo dire da chi ne sa qualcosa!
RispondiEliminaTemistocle
Io sono un medievista mancato, il tuo racconto mi piace già :)
RispondiEliminaMi aggiungo alla schiera di coloro che odiano il lunedì ,mi dispiace di sapere della tua azienda, credimi capisco veramente .In un certo senso sto continuando a vivere un esperienza del genere da anni nella mia azienda. E non è bello.
RispondiEliminaPerò da napoletano ti dico:ADDA PASSA' A NUTTATA.
Grazie a tutti per la solidarietà ;-)
RispondiEliminaanche io sono solidale!! :) io odio il lunedì, già a partire dalla domenica dopo pranzo...
RispondiEliminaEhi... è vero che la situazione lavorativa qui da noi è un guaio, ma non è così impossibile aterrare in piedi...
RispondiEliminaL'azienda in cui lavoravo io ha chiuso ufficialmente i battenti a fine dicembre... io il 10 gennaio avevo un altro lavoro!
Quindi dai, so che è un momentaccio ma se anche la situaizone dovesse precipitare non sarà la fine del mondo! Ce la puoi fare!
E complimentissimi per il concorso! :)