Questa primavera anarchica che scorre irridendo i suoi canoni stagionali e si maschera da tardo autunno sarebbe il soggetto ideale per un haiku.
Ma ci vorrebbe un bravo poeta, io non ci provo neppure.
Però mi attraversa la testa un'idea bizzarra: che la confusione di nuvole, sole, caldo, fresco, pioggia, schiarite e vento si propaghi nella mia vita di questi ultimi mesi.
Il disordine del tempo meteorologico che ammanta l'esistenza di una singola persona e i suoi fatti privati: un'idea megalomane prima ancora che improbabile. D'altronde a volte mi capita di credermi più importante di quel che sono.
Penso che in fondo un po' tutti siamo megalomani..
RispondiElimina..e se fossero invece gli agenti atmosferici a condizionarci?
Beh, nel mio caso ci sono anche alcuni eventi materiali che sicuramente non ho causato io... mi sono trovato a dover affrontare situazioni di cui avrei fatto volentieri a meno.
EliminaComunque, cerchiamo di tirare avanti.
Immagino che per molti, questo schifo di tempo e la promessa mancata della Primavera siano l'ultimo dei pensieri.
RispondiEliminaPerò l'idea di metterla in versi potrebbe essere un antidoto.
La musa della poesia mi ha gentilmente pregato di non infastidirla più.
EliminaPerò quella della prosa è più tollerante e potrebbe concedermi un'ispirazione o qualcosa che ci si avvicini...
Il tempo capriccioso ci turba... ma spero che torni presto alla normalità...
RispondiEliminaNormalità in tutti i sensi, è la cosa che spero di più.
Eliminasarebbe la trama per un bel romanzo alla Dick: il tempo meteorologico che cambia con l'umore del personaggio. Provaci!
RispondiEliminaTemo che ci abbiano già pensato ;-P
EliminaE anche se fosse? la tua versione sarà diversa ^^
RispondiEliminaConosco i miei limiti letterari e non ;-)
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