Sembrerebbe che la Mondadori, quella che più di ogni altra è, nell'immaginario collettivo nazionale, LA casa editrice, si stia avvicinando al mondo del self-publishing.
In realtà le dichiarazionio rilasciate a tal proposito sono ambigue. Si parla di "pop-publishing" (?) definendolo come una piattaforma "in cui viene data a tutti la possibilità di acquisire gratuitamente competenze sulla scrittura e sulla pubblicazione, per poi, nel caso, auto-pubblicarsi..."
Il 29 ottobre se ne dovrebbe sapere qualcosa di più, però al momento attuale la risposta specifica dell'editore alla possibilità di auto-pubblicazione diretta è: "No, chi vorrà, potrà servirsi dei portali di self-publishing già esistenti. Ovviamente sarà presente un link diretto alla versione italiana del portale di Kobo, visto che sono nostri partner". I dettagli sull'intervista li trovate qui.
Se eventualmente cambiassero idea, potrebbe avverarsi una situazione piuttosto particolare: tutti noi scribacchini potremmo rispondere all'inevitabile domanda: "Ma i tuoi libri li pubblica Mondandori?" con un serissimo: "Sì, il mio romanzo è stato [omissis: AUTO-]pubblicato da Mondadori".
Si reinventano come agenzia letteraria? Non capisco la gratuità però. Mi sto immaginando una pagina di FAQ, o qualcosa di informativo e più elaborato, che indirizzi l'auto-pubblicante a produrre un ebook con tutti i crismi, per esempio ovviando ai problemi tipici: editing assente, refusi, impaginazione approssimativa. E poi, naturalmente, indirizzare al servizio di Kobo, dato che già c'è e in Italia è partner della grande M.
RispondiEliminaPerò, non mi convince la mia idea. Insomma, è ciò che dovrebbe fare, piuttosto, il portale di self-publishing (e che spesso non fa, a quanto ho avuto modo di vedere).
In effetti è tutto piuttosto vago... ne sapremo qualcosa di più fra qualche giorno.
EliminaLa crisi fa scricchiolare anche i più grossi, a quanto pare...
RispondiEliminaCome forse ricorderai, il nano di Arcore ha preso Mondadori e lo fatto in maniera scorretta pure lì... mega-multa da pagare a De Benedetti, e più in generale problemi finaziari per l'editore... Vediamo se riescono a pararsi il sedere prendendo il posto del gruppo Albatros...
EliminaCerto che sarebbe un ulteriore caduta da parte della Mondadori.
RispondiEliminaCaduta magari no, più un adeguamento ai tempi nuovi. Già adesso la Feltrinelli è collegata a ilmiolibrokataweb (print-on-demand) e idem il gruppo Mauri-Spagnol che ha, tra le sue tante case editrici, anche una dedicata solo al print-on-demand... Quindi, come vedi, sarebbero in ottima compagnia.
EliminaSono interessato all'utopubblicazione della mia mente in versione cartacea. I proventi saranno investiti in opere umanitarie..
RispondiEliminaUn abbraccio ;-)
:)
EliminaBentornato Mark :-)
EliminaNon l'avevo sentita, comunque sul self publishing ci sarebbe molto da dire... io non sono contraria. Anche perché di schifezze se ne pubblicano e poi chi giudica cosa è una schifezza?
RispondiEliminaL'unica cosa che distingue le pubblicazioni ufficiali dalle autopubblicazioni, a mio avviso, è l'editing... perché una casa editrice seria lo fa e quindi elimina strafalcioni e refusi, che, se ti autopubblichi, rimangono nel tuo libro.
Sul sito che hai citato prima ilmiolibro, hai la possibilità di leggere diverse pagine, prima di acquistare, sufficienti a capire se l'autore sa scrivere in italiano oppure no o se ci sono migliaia di refusi...io ho acquistato 3 libri che mi sono piaciuti molto.
Anch'io ho letto cose interessanti che non erano state pubblicate da editori tradizionali ma liberamente autopubblicate dall'autore.
EliminaQuando mi capita le segnalo sul blog.